Tuesday, February 21, 2012

Uomini che odiano i remake...a parte questo

Fermo restando l' assoluta convinzione che i remake "immediati" sono sintomo di una letale mancanza di idee e creatività ormai entrata in fase terminale, c'è sicuramente da spendere qualche buona parola per questo Millennium - Uomini che Odiano le Donne, firmato David Fincher. Ma mettiamo per un attimo le mani avanti: non ho letto i romanzi di Stieg Larsson, dai quali il film originale e questo sono tratti e non ho intenzione di farlo a breve. Considero la pellicola di Niels Arden Oplev un thriller onesto ma abbastanza anonimo e la sua protagonista, la tanto decantata Lisbeth Salander, un personaggio interessante ma troppo costruito ad arte, estremizzato a tal punto da risultare addirittura artificiale. In completa controtendenza con quello che generalmente comporta un' opera di remake, Fincher sceglie di non allontanarsi dall' originale mantenendo inalterate, sia la struttura narrativa che la location svedese, calcando invece la mano su quegli aspetti che già nel film di Oplev erano abbastanza forti (la violenza subita da Lisbeth e la sua vendetta). Una scelta azzardata ma che inquadrata in un' ottica d' insieme appare come il riuscito tentativo di un autore di non snaturare l' opera originale ma neanche sparire dietro di essa. E se la parte thriller/investigativa può continuare ad apparire, ad un pubblico smaliziato, non particolarmente brillante, il tocco di Fincher "autore" si avverte, nella regia, nell' approccio visivo cupo, negli elementi da produzione di un certo livello (i bellissimi titoli di testa o nella colonna sonora di Trent Reznor) o in una Lisbeth che, senza nulla togliere a Noomi Rapace, trova in Rooney Mara un interprete perfetta. Non poco davvero per un remake, "su commissione" per giunta.

Recensione già pubblicata su CINE20.

10 comments:

nicce said...

giusto poco tempo fa, avendo infine visto il film "originale", mi chiedevo del perché di un remake, di quale necessità ci fosse, e poi da parte di un regista che non mi sembrava malaccio, anzi.

dreca said...

quindi sembra che sia un remake riuscito...io ho visto qualche spezzone in rete e non mi aveva convinta...proverò :-)

Pupottina said...

caro Weltall
mi parli dei libri che ho anteposto alla Bibbia. io adoro Larsson ed ancora non sono riuscita a sostituirlo nel mio cuore.... eheheh... sono andata a vederlo il film, così come ho anche visto i precedenti ed ho anche acquistato il cofanetto con i dvd ad un prezzo esagerato, ma solo per tenerli come reliquia....
Il film di Fincher è stato stupendo. anche per il cast degno di nota... nonostante anche Michael Nyqvist, a suo tempo abbia fatto breccia nel mio cuore.
vedere i propri eroi letterari in film così fedeli alla trama ed ai particolari non ha paragoni. comunque spero che fincher completi la serie, poiché quelli svedesi non rendevano l'adrenalina che soprattutto nel secondo film del secondo libro non è resa.
anche io ne ho parlato in preda all'esaltazione del film ed in risposta ad un altro amico blogger
http://pupottina.blogspot.com/2012/02/millennium-uomini-che-odiano-le-donne.html

e giacché ci sono ti invito anche ad un indovinello che forse ti risulterà troppo facile
http://pupottina.blogspot.com/2012/02/chi-sa-indovinare-che-cose.html

Weltall said...

@nicce: e infatti questo è un progetto a cui ha deciso di partecipare per fare cassa, cosa che fa regolarmente tra un filmone e l'altro (pensa a Benjamin Button tra Zodiac e Social Network). Sono davvero contento che gli sia riuscito davvero bene comunque ^^

@Dreca: si, da provare! E poi fammi sapere ^^

@Pupottina: come ho anticipato nel post, non ho letto i libri e non li leggerò a breve ma non perchè non sia interessato, semplicemente perchè ne ho tanti in coda e poco tempo. Una precisazione che comunque mi son sentito in dovere di fare per far capire che il mio giudizio si basa unicamente sulle trasposizioni cinematografiche e ed è quasi impossibile non notare quanto il film di Fincher sia superiore all' originale da tanti, tantissimi punti di vista!
Passo a leggere da te ^^

Noodles said...

è vero, per un film su commissione non è niente male. E Rooney mara è bravissima (mentre craig è davvero carta da parati, a sto giro ha lavorato proprio al minimo sindacale ed essendo già lui non proprio un de niro...). Però secondo me a Fincher è umano chiedere di più.

Weltall said...

@Noodles: ma io non mi limiterei solo a chiedere ma anche a pretendere! Il fatto è che nonostante l' attesa fosse alta c'era il timore che il film non potesse essere all' altezza...ed invece è stata una grande sorpresa ^^

Sally said...

Io ho fatto tutto al contrario. Prima ho visto il film di Fincher, trascinata dal mio ragazzo: 'amore è bellino, fidati' 'ma non mi ispira, dai chi è quella dark!'. Usciti dal cinema è stato un 'insomma, pensavo meglio' da parte sua ed un 'voglio rivederlo! lei è fantastica!', da parte mia. Dopodichè ho comprato tutti e tre i libri, li ho amati così tanto che li ho letti tutti e tre (e stiamo parlando di oltre 2000 pagine di mole complessiva) in una settimana. Pianti sul finale (non dico niente per non spoilerare) e non contenta ho deciso di vedere i film svedesi. Insomma. Niente di che, secondo me. La tanto decantata Noomi Rapace, non mi è piaciuta granchè. Certo, non male, ma non è Lisbeth. E' troppo dark, e sembra proprio la ragazza satanista che lo psichiatra descrive nel terzo libro. Poi in 'uomini che odiano le donne' svedese, mi sa che il regista si è perso delle parti. 1) tutto il romanticismo di Kalle Dannatissimo Blomkvist nei confronti di Lisbeth dove lo ha preso? Il 'cosa ti hanno fatto per farti diventare così?' non c'era nel libro. Nel libro Mikael non è preso da Lisbeth (che idiota!) se non dal punto di vista sessuale e amichevole. Mentre nel film svedese sembra più innamorato di lei. La scena finale in prigione - con tanto di bacio inesistente appassionato con Lisbeth - anche quella è inventata. Non c'è la scena finale in cui lei va a portargli il disco di Elvis (o quello che era riguardante Elvis) e lo vede con Erika Dannatissima Berger. Ok, Fincher lo sostituisce con un giubbotto di pelle (ottima idea!) ma almeno l'idea di base è quella. Nel film svedese sembra che loro non si siano 'lasciati', si baciano in prigione e quel bacio sarebbe da interpretare come un saluto. Allora cosa mi ero aspettata? Che il regista svedese stravolgesse la loro relazione puntando su un finale roseo per i due (che sono così belli insieme **). E invece? No! Lisbeth non si fa più vedere, e lui non ne sembra granchè scosso. Da come è finito il primo film non si capisce l'occhiata assassina che Lisbeth gli lancia alla fine de 'la ragazza che giocava col fuoco'. Insomma, pollice in giù per la Rapace, troppo dark e troppo 'vecchia': Lisbeth ha 24 anni, la Rapace ne dimostra almeno 30. Che poi non è neanche colpa sua, è la tanto criticata Rooney Mara ad essere stratosferica! Bravo anche Craig, anche lì il Mikael svedese non mi ha trasmesso nulla!

Weltall said...

@Sally: ti ringrazio sinceramente per questo commento così esaustivo sopratutto sulle (a quanto pare) discutibili scelte di adattamento del film svedese che, non avendo letto i libri, non avrei certo potuto notare ^^
E questo tra l'altro va a riconferma della superiorità del film di Fincher del quale, leggo con piacere, anche tu ne sei rimasta colpita in positivo ^^

Sally said...

A me è piaciuto tanto il film di Fincher e spero che venga riconfermato come regista nei due sequel (a quanto dicono, ammesso che il sequel si farà, dovrebbe essere rinconfermata la coppia Mara/Craig ma sono dubbie le sorte di Fincher). Mi piace lui come regista, ho adorato tutti i suoi film e questo è fatto molto bene. Certo, non che ci volesse il regista migliore dell'anno per superare Oplev visto che si è inventato tutti i dialoghi ed ha completamente capovolto il rapporto tra Lisbeth e Mickael che è descritto nel libro. Tu non hai letto i libri giusto? Nei libri è chiaro che Lisbeth si sia innamorata di Mickael e combatta comunque con sè stessa per non palesare i suoi sentimenti. Alla fine, nel libro come nel film di Fincher, lei va a cercare Mickael portandogli il regalo di Natale (quello che Fincher ha fatto diventare un giubbotto di pelle, in Larsson era un cd di Elvis) e quando lo vede con quell'insulsa di Erika prende e se ne va. Oplev ha ribaltato tutto: si salutano in prigione (scena inesistente nel libro, visto che la reclusione di Mickael è a metà narrazione) con un bacio degno di Cime Tempestose e nel secondo non si capisce come mai non si sono più sentiti. Questa è soltanto una delle scene che Oplev si è inventato. Anche Fincher non ha descritto bene alcune cose, però è stato piuttosto fedele, ha rispettato i dialoghi e lo scorrimento della narrazione. Quindi sì, meglio Fincher e capisco molto bene perchè abbiano voluto fare un remake così presto: se fossi stata una regista e avessi letto i libri e poi visto i film di Oplev avrei pensato 'WTF? Si è inventato i dialoghi!! Ora gli faccio vedere io.." XD

Weltall said...

@Sally: eh eh eh capisco molto bene il tuo punto di vista da lettrice anche se la questione "adattamento" è sempre molto spinosa e complessa: da un lato desideriamo che i film siano fedelissimi alla loro fonte originale e dall' altra accettiamo le "licenze poetiche" nella speranza che non vadano a snaturare il cuore dell' opera.
E mi sembra di aver capito che Fincher abbia centrato bene l' obiettivo.
Se mai i seguiti si faranno non possiamo che sperare ci sia lui in sede di regia ^^