Tuesday, November 01, 2011

MELANCHOLIA: Enjoy It While It Lasts

Strano personaggio Lars Von Trier, capace di aprire bocca e farsi (forse pure volutamente) fraintendere, bollare e cacciare. Ma quando si tratta di cinema diventa cristallino, riesce a parlare di se con una sincerità quasi spiazzante. In Melancholia il regista danese parla di un male di cui è stato vittima per tanto tempo, la depressione, e lo fa imbastendo una storia che sfiora la fantascienza ed il cinema catastrofico con protagoniste due sorelle che danno il nome, e si spartiscono, le due parti di cui il film è composto: Justine e Claire. Nella prima assistiamo al matrimonio di Justine, un momento di grande felicità dove però i sorrisi della ragazza non possono mascherare a lungo ciò che prova veramente, mentre intorno a lei parenti e amici, tra rancori e doppiezze, trasformano un momento unico in teatrino dell' ipocrisia. Nel secondo capitolo, un pianeta rimasto nascosto dietro al Sole, Melancholia, minaccia di entrare in collisione con la Terra. Claire, cavalcando l' onda del catastrofismo che tanto va di moda ultimamente, si fa lentamente rodere dall' ansia per l'imminente fine del mondo, mentre Claire sembra pronta ad abbracciare questa possibilità come la giusta conclusione per ogni vita sul pianeta. Rispecchiandosi maggiormente nel personaggio di Justine, Von Trier racconta attraverso di lei la sua visione della vita del mondo della società, facendo tracimare dalle sue riflessioni un pessimismo totale, avvolgente, dal quale difficilmente ci si può svincolare. Ma Melancholia è anche un film visivamente straordinario: l' "ouverture" con la quale veniamo introdotti a quel che film ci proporrà nelle due ore successive, è composta da immagini rallentate (quasi quadri in lento movimento) che, accompagnati dalle note di Wagner, restituiscono allo spettatore tutta la loro travolgente potenza suggestiva. Quest'anno, solo Malick è riuscito a fare altrettanto con la sua personale "genesi" in The Tree of Life.

Recensione già pubblicata su CINE20.

2 comments:

Luciano said...

Un film di grande qualità che ha il suo cardine nell'apertura alla storia del mondo della pittura. Un'opera che secondo me potrebbe in futuro aspirare ad essere considerato molto più di un ottimo film.

Weltall said...

@Luciano: ne sono convinto anch'io. Mi spiace solo non aver avuto il tempo per una seconda e più approfondita visione!