Wednesday, May 18, 2011

Il Dio del Tuono tra Brannagh e blockbuster

Malgrado l'amore per la Marvel (quasi una Fede) possa offuscare le capacità di giudizio arrivando ad accantonare una doverosa obiettività, non era possibile nascondere la paura che una trasposizione cinematografica di Thor potesse diventare una macchia indelebile nel bel curriculum che i Marvel Studios si stanno scrivendo fin dal primo Iron Man. I dubbi sulla scelta di Kenneth Brannagh al timone di un blockbuster, le prime immagini di Asgard, di Thor, di Odino, la "plasticosità" dei costumi, tutti pesi che gravavano sullo stomaco dei fan Marvel e dei quali, a visione del film finito, siamo ben lieti di poterci liberare. Contrariamente a qualsiasi aspettativa, Thor funziona meglio proprio dove sulla carta poteva sembrare più debole: Brannagh è riuscito a dare il giusto spessore alla cornice asgardiana creando le giuste basi per degli ottimi personaggi tra i quali si sviluppano quelle relazioni che sono anche il motore delle vicende narrate. Odino, Thor e Loki, rapporto padre-figlio, gelosie fra fratelli, amore incondizionato, sono tutti temi con i quali il regista inglese sembra trovarsi davvero a suo agio e si vede. Discorso diverso quando l' azione si sposta sul nostro mondo: l' atmosfera si fa meno seria e sembra che si faccia il possibile per andare incontro ad un certo target di spettatori (e non certo i lettori dei fumetti) con un eccessivo umorismo piacione che se all' inizio fa sorridere appare dopo poco francamente fuori luogo. Si recupera fortunatamente con un bel po' di combattimenti ed esplosioni che non tradiscono la natura da blockbuster del film. Considerandolo poi nell' ottica del "Progetto Vendicatori", al suo interno sono sparsi diversi easter egg che aggiungono importanti tasselli al mosaico che vedremo nella sua interezza grazie a Joss Whedon. Sempre dopo Capitan America, ovviamente.

Recensione già pubblicata su CINE20.

4 comments:

Barbara said...

I costumi in effetti facevano un po' ridere... mi sono appena ricordata della battuta "Ci sono Xena, Robin Hodd..." XD

Weltall said...

@Barbara: anche a me è rimasta impressa quella battuta ^__*
Anche perchè in qualche modo mi riporta al discorso che facevo nel post: quando l' azione si sposta da Asgard sulla Terra è proprio il film che comincia a non prendersi più sul serio...peccato!!!

Pupottina said...

eheheheh
per me è finito nel sonno...
non ce l'ho fatta...
non mi ha entusiasmata. il fumetto non lo conoscevo nemmeno.

http://pupottina.blogspot.com/2011/05/n-1109-pupottina-ha-visto-thor.html

Weltall said...

@Pupottina: ho letto proprio ora da te ^^
Per me il film merita una sufficienza bella piena che sarebbe potuta diventare anche qualcosa in più se i due modi di "interpretare" la storia di Thor non stridessero tanto tra loro ^^