Monday, May 23, 2011

Far East Film Festival 13 - Day 4

CHICKEN AND DUCK TALK
Regia di Clifton Ko (Retrospettiva "Asia Laugh")

Secondo un modo di dire cinese, polli e anatre non possono parlare. Da qui il titolo del film che, se da un lato è un riferimento diretto alla storia raccontata, la rivalità tra uno sporchissimo ristorante tradizionale dove si vende l' anatra arrostita e un locale di una catena in franchising specializzata nel pollo fritto, dall' altro si riferisce all' incomunicabilità fra culture totalmente diverse (quella orientale e quella occidentale) in questo caso inquadrato in ambito culinario. A parte questo, Chiken and Duck Talk è un esempio perfetto della qualità delle produzioni comiche di Michael Hui che la retrospettiva del Festival ha voluto giustamente omaggiare. Uno straordinario umorismo bilanciato tra dialoghi e gag, distribuite in maniera uniforme tanto da dare al film un compattezza ed una continuità comica encomiabile. Ci sarebbe da imparare da pellicole così. Se fosse stata in concorso probabilmente avrebbe meritato di vincere.

RAKENROL
Regia di Quark Henares

Precisi momenti della nostra vita, amori, emozioni, delusioni, sofferenze, raccontati attraverso la musica. Quella di Rakenrol in fondo è una storia che fonda le sue radici nella scena indie rock filippina e di come quella musica abbia formato in qualche modo il personaggio principale, Odie, di come l'abbia accompagnato attraverso la scoperta del primo vero amore e di come l'abbia portato a mettere su una band in maniera quasi fortuita. Forse al giovane regista Henares manca un po' il senso della misura nel bilanciare le varie facce del suo film (comica, sentimentale, ecc.) ma non si può negare che Rakenrol si un onesto “coming of age” movie, divertente, sincero e con una colonna sonora sorprendentemente accattivante considerato che si tratta, è proprio il caso di dirlo, di musica di un' "altro mondo".

CONFESSIONS
Regia di Tetsuya Nakashima

E' rimasto poco dello stile di Nakashima in Confessions. La strabordanza visiva che aveva caratterizzato Kamikaze Girls e Memories of Matsuko (già di per se film quasi opposti) lascia il posto ad uno stile più asciutto, contraddistinto da un uso quasi continuo di ralenty, perfetto per questo livido ritratto di una società malata, dove gli adolescenti sono lasciati in balia di se stessi, privi di forti punti di riferimento, tentati da modelli sbagliati e protetti dalla Legge. Quella stessa legge che alleggerisce le coscienze di un mondo di adulti che hanno perso il significato del loro ruolo e si sono arresi, hanno deciso di guardare da un' altra parte o di fare finta di niente. E' in una società così che, attraverso cinque confessioni di cinque personaggi diversi, Nakashima racconta la storia di una vendetta spietata, implacabile (necessaria?) che avviene in un Giappone alieno, sotto un cielo costantemente plumbeo. Confessions è un cortocircuito di emozioni fortissime, coeso e coerente nel suo complesso con un' apertura ed una chiusura veramente da pelle d'oca. Con questo film Nakashima raggiunge il punto più alto in una carriera già di per se molto importante.

WIND BLAST
Regia di Gau Qunshu

Dopo il bel thriller “The Message” visto nella precedente edizione del FEFF c'erano delle buone aspettative sull' ultimo film di Gau Qunshu, Wind Blast. Ibrido certamente curioso tra poliziesco e western rimane leggermente imperscrutabile da un punto di vista narrativo, con un incipit da film gangster urbano che conduce poi ad una caccia all' uomo tra poliziotti e killer per le desolate terre cinesi. Il film in fondo è un lungo inseguimento ricco d'azione ma un po' vuoto soprattutto se mettiamo sotto la lente d' ingrandimento i personaggi, figure abbozzate in maniera superficiale e per i quali si avverte la mancanza di un minimo di approfondimento (soprattutto per quel che riguarda i due killer). Risulta quindi un buon tentativo di fusione di generi con azione ben coreografata ma con ben poco altro da offrire.

4 comments:

Chimy said...

Ho da poco recuperato "Confessions": ha un fascino davvero straordinario :)


Un saluto!

Weltall said...

@Chimy: ah! Sono contento che sia piaciuto anche a te! In quel di Udine ha riscosso consensi pressoché unanimi ^^
Adesso non ti rimane che recuperare Aftershock ^^

Chimy said...

Non sono ancora riuscito a trovarlo purtroppo :(

Weltall said...

@Chimy: umm, effettivamente anche io mi sono messo a cercarlo ma si trovano dei file rip dal Bluray giganteschi. Ma vedrai che è solo questione di settimane se non di giorni ^^