Tuesday, March 30, 2010

"Oh you're just having a bad dream, that's all baby. "

Triangle è uno di quei film dei quali non è difficile parlare solo che, alla fine, non puoi farlo. Generalmente è facile parlare dei film brutti ma Triangle ne è l'esatto contrario, anzi, l'ultima fatica di Chirstopher Smith non solo è un bel film ma esercita su di me un fascino del tutto particolare. Il problema nasce dal fatto che per sua stessa natura, per il modo in cui il film "funziona", basterebbe una parola di troppo e si rischierebbe di spoilerare rovinosamente. Il film inizia in maniera abbastanza canonica con quello che sembra il perfetto preambolo del classico horror: una madre con figlio autistico decide di prendersi un giorno di svago facendo una gita in barca. Si reca al molo dove ad attenderla ci sono il capitano dell' imbarcazione, il suo giovane mozzo, una coppia d'amici e un' amica di quest' ultimi. La gita sembra procedere tranquillamente fino a quando una strana tempesta non rovescia l'imbarcazione lasciandoli in balia del mare. La salvezza sembra arrivare da una nave da crociera apparentemente deserta. Arrivati a questo punto della storia, a neanche metà del film, il regista, anche autore della sceneggiatura, ci svela il "trucco" mostrandoci il meccanismo e il suo funzionamento basato su paradossi temporali che vanno ad accumularsi e a sovrapporsi in un loop infinito di sofferenza dal quale è impossibile sottrarsi, una sorta di punizione "divina", non a caso citata all' interno della pellicola stessa, degna di quella spettata a Sisifo per aver sfidato gli Dei. Se il film funziona anche dopo la "rivelazione" è dovuto in gran parte alla scrittura di Smith che con estrema precisione ci fa percorrere senza perdersi/ci nella sua personale visone del "nastro di Moebius", affrontando il caos con coerenza e dando un senso ad ogni piccolo dettaglio, sia ai deja-vu che alla più insignificante inquadratura. Una vera sorpresa, pregevole anche a visioni successive, che arriva dopo il già piacevole Severance.

6 comments:

kusanagi said...

Il tutto effettivamente a posteriori sembra un girone infernale, una macchina punitiva senza fine e senza speranza alcuna ...

Due scene mi son rimaste impresse: il ritrovamento sulla nave coi gabbiani che banchettano, e quella del gabbiano morto, senza speranza

Melissa George ormai comunque e' una vera Scream Queen, una star degli horro movie indipendenti e dei B movie, dopo questo, 30 Days Of Night, Turistas, Amityville Horror, e il misconosciuto W Delta Z - The Killing Gene, un thriller che ho recensito a suo tempo e che ti consiglio di recuperare, se non l'hai ancora visto.

Weltall said...

@kusanagi: quella del ritrovamento è sicuramente la più "potente" quella che fa rendere conto, tanto a noi quanto alla protagonista, della portata dell' incubo nel quale è rimasta intrappolata...ma anche quella finale non scherza!!!
Recupererò sicuramente il film che mi consigli, grazie ^__^

kusanagi said...

Uno scambio di favori, direi, visti i film che ci consigliamo a vicenda ... ^_-

Qua trovi la mia rece di W Delta Z, in caso ti fosse sfuggita

http://lavitaenientaltro.splinder.com/post/19840257/W+%CE%94+Z

Weltall said...

@Kusanagi: eh eh eh ok allora, grazie per il link ^__*

Pupottina said...

non lo so se è perché ho già prenotato la mia crociera o perché questo film è il mio genere, ma spero di vederlo... nel frattempo prendo un appunto di titolo e regista ...

Weltall said...

@Pupottina: spero arrivi in Italia il più presto possibile allora ^__*