Wednesday, March 10, 2010

La Fenice ubriaca

Sono piuttosto convinto che Chocolate abbia abbattuto qualsiasi pregiudizio si potesse avere sulle capacità del gentil sesso di ricoprire ruoli di primaria importanza nel cinema action tailandese ed abbia trovato in Jeeja Yanin la controparte femminile al mito assoluto Tony Jaa. E diciamocelo, il buon Tony è tanto bravo ma sembra una scimmia, mentre Jeeja è tanto caruccia (anche e soprattutto quando mena) basta non farle aprir bocca, perchè quando parla è peggio di un pezzo di gesso sfregato su di una lavagna. Ed ora, grazie all' inesauribile volontà produttiva di Prachya Pinkaew e Panna Rittikrai, le spetta nuovamente il ruolo da protagonista in Raging Phoenix di Rashane Limtrakul, già montatore in Chocolate. La storia è...importante? No, credo di no. Trattandosi di un film tailandese la storia è un pretesto per i combattimenti e quella di Raging Phoenix si attesta sui livelli medio bassi del genere, situazioni al limite del credibile ma che ci fanno tanta, tanta simpatia. Jeeja ricopre il ruolo di Dea, giovane batterista che viene scaricata dal suo gruppo e soffre tanto per questo perchè sin da piccola tutti non vedono l' ora di lasciarsela alle spalle, tranne una misteriosa organizzazione che vuole rapire lei ed altre donne per degli scopi non chiari (nel film si scopre ma non ve lo dico e non è certo quello che pensate). Per fortuna viene salvata da un gruppo di lottatori ubriaconi ai quali si unisce per imparare a combattere e per liberare le donne rapite. Ecco che, con un piccolo particolare (lottatori ubriachi), il cinema tailandese ci dimostra ancora una volta la volontà di portare novità al cuore di questi film che in questo caso si traduce in uno stile di lotta a metà strada tra il muai thai e la capoeira da imparare e da eseguire al meglio sotto l'effetto degli alcolici. I combattimenti, coreografati dal sempre grande Panna Rittikrai, non lasciano certo l'amaro in bocca (soprattutto il primo con i trampolieri) anche se in quello sul quale riversavo tutte le mie aspettative (quello sui ponti sospesi sopra un pozzo senza fondo) manca qualcosa, una mano esperta nel girare (che evidentemente Limtrakul non ha) che avrebbe reso la sequenza un classico del genere e che avrebbe valorizzato molto meglio le incredibili doti atletiche di Jeeja. Tutto sommato però i fan di questo cinema, e quindi coloro che ne conoscono pregi e difetti, non dovrebbero lasciarselo sfuggire: il divertimento è sempre a portata di una ginocchiata in faccia.

6 comments:

nicolacassa said...

Ma che bello!!! Fantastico! Apprezzato moltissimo!!!

Weltall said...

@Nick: gli manca il "guizzo" per poter stare al fianco di Ong Bak, The Protector o Chocolate ma non annoia in fin dei conti ^__^

Rosuen said...

Mi fà male solo gurdare la locandina!
Hai!!! X-DDD

Weltall said...

@Rosuen: monella ^__^

Para said...

Lo vedrò, e la tua frase "il divertimento è sempre a portata di una ginocchiata in faccia" è una delle migliori di sempre! :)
Saluti.
Para

Weltall said...

@Para: eh eh eh è la verità alla fine ^__*