Friday, March 12, 2010

L' INCUBO di Lenzi

Ah gli zombi che corrono! Cioè, a me le creature claudicanti dei film di Romero mi mettono sempre una certa strizza, ma quelli che corrono sono ancora più terrificanti e Zack Snyder ce ne ha dato un assaggio nel suo modesto remake di Dawn of the Dead anche se, a dirla tutta, i migliori sono quelli della miniserie Dead Set. Poi ci sono quelli di Danny Boyle che mettono a ferro e fuoco l'intera Inghilterra, che in realtà non sono morti viventi ma solo infetti, accomunati per comodità (ma anche perché ne sono cinematograficamente dei discendenti) nella grande famiglia degli zombie movies, esattamente come quelli di Robert Rodriguez nel suo Planet Terror. Non è che questi signori abbiano inventato qualcosa di nuovo però, perché già nel 1980 Umberto Lenzi con il suo Incubo sulla Città Contaminata, aveva portato sul grande schermo i suoi infetti, uomini orribilmente mutati da radiazioni nucleari diventati improvvisamente feroci assassini bramosi di sangue umano. Il tutto avviene sotto gli occhi del reporter Dean Miller che, giunto all' aeroporto per intervistare un eminente scienziato circa una fuga di gas radioattivi, si trova coinvolto nel primo cruento scontro tra un gruppo di infetti, scesi da un aereo militare, e la polizia. Da li alla diffusione a macchia d'olio del contagio è solo questione di ore. Sicuramente molto conosciuto per i suoi sexy-gialli o per gli ancora più famosi polizieschi all' italiana degli anni settanta, Umberto Lenzi ha lasciato il suo segno anche nel genere horror e Incubo sulla Città Contaminata ne è un esempio perfetto anche se sicuramente paga un debito di riconoscenza (sia per la tematica "simil-zombie" che per alcune delle sequenze più violente) al cinema di Fulci. Nonostante i quasi trent'anni che si porta sulle spalle il film di Lenzi si dimostra assolutamente attuale nella sua critica ad una società votata al progresso e al tempo stesso all' autodistruzione, nel suo dichiarare l'importanza di una informazione libera da bavagli, e non risparmia neanche la religione con una visione cinica delle convinzioni di salvezza che porta con se l'atto di fede. Per non parlare poi di una struttura circolare che è come uno schiaffo in piena faccia. Un film diventato col tempo cult assoluto apprezzato e omaggiato dai su citati Boyle e Rodriguez ma anche da Quentin Tarantino: non per niente l'attore protagonista si chiama Hugo Stigliz, mica cazzi.

8 comments:

Tob Waylan said...

Naturalmente sono d'accordo con te. Credo sia uno dei più importanti film horror di sempre, anche solo per il casino creato con questi infetti che molti hanno preso come zombie maratoneti.
Lenzi in parecchie interviste si è posto molto severamente su questa distinzione, spiegando che i suoi infetti sono vivi, succhiano sangue fresco per rimpiazzare il sangue distrutto dalle radiazioni e man man che il film si sviluppa la loro malattia peggiora. Al solito sti americani travisano tutto :D
Qua un video parecchio esplicativo con protagonista il nostro Quentin:

http://www.youtube.com/watch?v=qtR5Cxscnu4

Rosuen said...

Ma quanto ti piacciono gli infetti che corrono e succhiano sangue?! X-DDD

Weltall said...

@Tob: grandissimo video!!! Mi piace la passione che Quentin ci mette nel parlare dei film che adora ^__^

@Rosuen: eh si ^__^

nicolacassa said...

Film incredibili!! :)

Pupottina said...

mi piacerebbe vederlo questo film. chissà dove lo posso trovare?

Weltall said...

@Nick: incredibilissimi ^__^

@Pupottina: si trova tranquillamente in dvd e di conseguenza anche "per altre vie" ^__*

Deneil said...

Lo trovo subito "per altre vie"...amo gli zombie-non zombie maratoneti...

Weltall said...

@Deneil: si, è una passione diffusa ^__^