Wednesday, March 03, 2010

I primi "bastardi senza gloria"

La guerra non è combattuta da nazioni o schieramenti ma da uomini, uomini che ammazzano altri uomini. E' questo il messaggio anti-bellico che salta fuori da Quel Maledetto Treno Blindato film del 1978 di Enzo G. Castellari ambientato in Francia durante gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale. Qui, un gruppo di soldati americani accusati di diserzione, omicidio ed insubordinazione fugge durante un bombardamento nazista e decide di dirigersi verso la Svizzera per sfuggire alla corte marziale ed iniziare una nuova vita lontana dal' esercito e dalla guerra. Ma un tragico equivoco li porterà a riscattare il proprio nome partecipando ad un' operazione segreta che ha lo scopo di intercettare e dirottare un treno tedesco che trasporta un prototipo di missile. L'atipico war-movie di Castellari è un film che parla (anche per bocca di alcuni protagonisti) della brutalità della guerra, di come questa perda senso quando i soldati non sono più "americani", "tedeschi", "partigiani" (esemplare l' equivoco delle divise nella sequenza che da la svolta definitiva ala pellicola), ma lo fa attraverso il variegato gruppo di "inglorious bastards" protagonisti del film, un accozzaglia di personaggi stereotipati (c'è il soldato di colore, il razzista sbruffone, il soldato con una coscienza e quello codardo, l'italo americano che saccheggia i cadaveri) che messi insieme funzionano alla grande, il tutto tenuto insieme da dei dialoghi e da una carica ironica irresistibili. I "bastardi"I protagonisti attraversano la guerra nel mezzo con un fare quasi spensierato (anche se sul finale le cose cambieranno leggermente) e con questo stesso atteggiamento i protagonisti affrontano la loro sorte, guardando la morte in faccia con il sorriso sulle labbra e la battuta fulminante sempre pronta, anche quando il prezzo per libertà diventa fin troppo salato e non ammette sconti per nessuno. Si racconta che durante la realizzazione Castellari ebbe grossi problemi di budget eppure a distanza di anni Quel Maledetto Treno Blindato appare ricco di inventiva cinematografica (le false prospettive nella sequenza finale dell'arrivo del treno in stazione) e anche i suoi limiti l'hanno reso il cult riconosciuto a livello internazionale che è ancora oggi.

5 comments:

Pupottina said...

ahi ahi! sei andato a ripescare un film indietro nel tempo... io non ero nemmeno nata ... ma faccio in tempo a vederlo

^__________^

Pupottina said...

grazie per l'articolo su lost ... la situazione si complica di puntata in puntata ... per esempio il finale di ieri sera mi ha lasciata senza parole ...
O_O

Weltall said...

@Pupottina: eh si, i grandi cult del cinema italiano...e anche io non ero ancora nato perciò è ancora più piacevole recuperarli e riscoprirli ^__*

P.S.: Lost si sta ulteriormente confermando serie ENORME ^__^

sommobuta said...

Ecco una pellicola che devo assolutamente recuperare. Devo vedere di cercare bene nei recessi del pirataggio... :D

Piccolo OT su Lost: puntata su Locke a parte, non mi sta "esaltando" come speravo questa stagione...Siamo a metà, e ancora nessuna risposta. Solo tante, tante, tante domande in più. :(

Weltall said...

@Sommobuta: Quel Maledetto Treno Blindato è da recuperare assolutamente!!! ^__^

Per quel che riguarda Lost, ho visto le prime quattro puntate (sono in attesa di averne almeno altre quattro ^__*) e la serie mi piace tantissimo. Credo che in molti abbiano fatto l'errore di aspettarsi una "stagione delle risposte" ma se così fosse non staremo guardando più Lost ma una serie qualsiasi. E poi personalmente ho sempre amato i misteri di lost proprio perché mi spingono a fare supposizioni e congetture ^__*