Ricordo ancora l'entusiasmo dopo la visione del primo Ip Man di Wilson Yip. Tante belle mazzate che mettevano in secondo piano la ricamata celebrazione dei valori cinesi contro la brutalità nuda e cruda dei conquistatori giapponesi.
Poi arrivò Ip Man 2 e non bastò la presenza di Sammo Hung a coprire il ritratto macchiettistico dei coloni inglesi e l'aspetto biografico trattato con superficilità e per buona parte inventato.
Poi arrivò Ip Man 2 e non bastò la presenza di Sammo Hung a coprire il ritratto macchiettistico dei coloni inglesi e l'aspetto biografico trattato con superficilità e per buona parte inventato.
Con Ip Man 3 le cose non migliorano di certo, anzi. Biograficamente non si poteva correggere gli errori compiuti con il film precedente quindi lasciamo pure perdere. La storia è per lo più irrilevante, dagli sviluppi prevedibili e la presenza di Mike Tyson fa sorridere da quanto è fuori luogo. Se non fosse per la regia di Yip anche le sequenze di lotta apparirebbero più svogliate di quanto effettivamente lo siano, forse anche perchè Donnie Yen recitava con la testa rivolta a Hollywood.
(*) VOTO:
(*) Similmente a quanto fatto per le pellicole di genere horror, inauguriamo con questo post il sistema di valutazione "Mani in faccia" per giudicare in maniera semplice ed immediata i film di menare che qui ci piacciono assai.
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