Thursday, May 29, 2014
CINE20 - 145^ PUNTATA
Grande lavoro del buon Kusa per questa nuova puntata di CINE20, che si apre sulla sua recensione di X-Men: Giorni di un Futuro Passato e prosegue con le news della settimana nelle quali solo Edge of Tomorrow sembra darci i giusti input per recarci in sala.
Nei negozi arriva il pluri-nomiato agli Oscar, American Hustle.
Tutto questo online qui.
Wednesday, May 28, 2014
Visioninbreve : THE AMAZING SPIDER-MAN 2
Sunday, May 25, 2014
Lyrics of the Week + Video / ARCADE FIRE - WE EXIST
Walking around head full of sound
Acting like we don't exist
Walk in a room stare out through you
Talking like we don't exist
But we exist
Daddy it's true, I'm different from you
But tell me why they treat me like this?
You turn away, what could I say
Not the first betrayed by a kiss
Maybe it's true
They're staring at you
When you walk in a room
Turn on us fine
Stare if you like
Or just let us through
Just let us through
Down on your knees
Begging us please
Praying that we don't exist
Daddy it's fine, I'm used to them now
But tell me why they treat me like this?
Is it because we do it like this?
Maybe it's true
They're staring at you
When you walk in a room
Turn on us fine
Stare if you like
Or just let us through
Just let us through
Let them stare
Let them stare
That's all right with you
But lose myself
If it turn away from you
Daddy told him to wait
Mother, I'm so scared
But will you watch us drown?
You know that they will
You know that we're young
You know that we're confused
But will you watch us drown?
What are you so afraid to lose?
Down on their knees
Begging us please
Praying that we don't exist
We exist
Thursday, May 22, 2014
CINE20 - 144^ PUNTATA
Mostri che si prendono a schiaffi in faccia, è questa la parziale ricetta di un Godzilla piacevole ma non completamente riuscito di cui trovate una recensione in apertura di rubrica.
Arriva in home video A Proposito di Davis mentre in sala, io e Kusa, vi consigliamo Maps to the Stars di David Cronenberg ed il ritorno di Bryan Singer con X-Men - Giorni di un Futuro Passato.
Online qui.
Tuesday, May 20, 2014
Ninfomania portami via Vol. 2
Diviso, tagliato ed adattato anche senza la piena approvazione del regista, Nymphomaniac giunge alla sua naturale conclusione con un secondo volume che, perlomeno nelle speranze degli spettatori, avrebbe dovuto condurci alla fine del racconto della protagonista e di conseguenza anche a comprendere meglio le intenzioni di Von Trier. Se nel primo volume il desiderio sessuale annichiliva il bisogno di amare, in questa seconda parte seguiamo Joe nell' accettazione della sua natura e nella disperata ricerca di un piacere fisico ormai perduto. In Nymphomaniac il sesso non è certo un taboo ma un modo di esprimere la propria persona, la propria natura. Natura che non si può negare, pena una lenta e dolorosa autodistruzione. Un concetto non di certo nuovo e per il quale si fa fatica a capire la necessità di spalmarlo su quattro ore di chiacchiere (s)bilanciate dalle, forse volontarie, comiche razionalizzazioni dell' asessuato interlocutore Seligman. Anche qui si salvano alcuni momenti, capitoli e personaggi (quello di Jamie Bell su tutti) e qualche volta si riesce a scorgere il graffiante tocco del regista danese ma, sfortunatamente, la provocazione ed il contenuto esplicito delle scene di sesso, che tanto hanno giovato alla promozione del film, paiono in questo contesto assolutamente fini a se stesse. Difficile pertanto spostare l' asticella del gradimento molto lontana rispetto a dove si era fermata per la prima metà di questo progetto che vede un Von Trier ben lontano dai suoi ben più importanti film e molto più interessato a dar spettacolo nei principali festival cinematografici, come un bambino dispettoso che non accetta di essere stato rimproverato.
Recensione già pubblicata su CINE20.
Recensione già pubblicata su CINE20.
Sunday, May 18, 2014
Lyrics of the Week + Video / FIRST AID KIT - CEDAR LANE
Rose after rose of passenger place
Headed out again, running all in vain
Motel blues, only bad news
I’m never looking for you
You’ll find me all the same
I lie awake at night envisioning
A trace from the past
This heavy heart of mine, it never fails
To bring me right back
Now I see us walking down Cedar Lane
Slowing, the sunshine passed in the rain
Tremble so swiftly all of those days
I still remember how you used to say
Something good will come out of this
Coast after coast, cities and states
My world’s an empty map where nothing remains
The place we belong is quietly gone
While we were making plans, it drifted away
I lie awake at night envisioning
A trace from the past
This heavy heart of mine, it never fails
To bring me right back
Now I see us walking down Cedar Lane
Slowing, the sunshine passed in the rain
Tremble so swiftly all of those days
I still remember how you used to say
Something good will come out of this
Something good will come out of this
How could I break away from you?
How could I break away from you?
How could I break away from you?
How could I break away from you?
How could I break away from you?
How could I break away from you?
How could I break away from you?
How could I break away from you?
Thursday, May 15, 2014
CINE20 - 143^ PUNTATA
In questa nuova puntata di CINE20 chiudiamo il capitolo Nymphomanic con la recensione del Vol. II e ci dedichiamo alle nuove interessantissime uscite, curate dal buon Kusa, tra le quali si segnalano Godzilla, Solo gli Amanti Sopravvivono e Il Giardino delle Parole. Niente di nuovo sul versante home video.
Leggeteci qui.
Wednesday, May 14, 2014
NO TURNING BACK
Un uomo stacca da lavoro e si mette in macchina ma, invece di dirigersi verso casa, imbocca l' uscita per l' autostrada per un viaggio notturno durante il quale tutte le certezze della sua vita, lavorativa e familiare, cambieranno per sempre. Stephen Knight, già autore della sceneggiatura de il bellissimo "La Promessa dell' Assassino" di Cronenberg, scrive e dirige un film dove nell' intimità della propria auto un uomo si trova ad affrontare, sia i demoni del proprio passato, ma soprattutto un dilemma morale che pone sui piatti della bilancia, da una parte tutto ciò che ha costruito come padre di famiglia/marito/lavoratore, e dall'altra quello che potrebbe diventare se non si facesse carico completamente della responsabilità dei suoi errori. Può un solo sbaglio, un solo momento di debolezza, compromettere una vita intera? Stephen Knight ci conduce alla risposta in novanta minuti serratissimi, narrati in tempo reale, con un' unica costrittiva location ed un unico personaggio che si relaziona con gli altri attraverso il telefono. Una sfida di regia e scrittura che Knight supera egregiamente trasformando i limiti in pregi, trovando nel montaggio e nello script tutto ciò che serve per non far avvertire nello spettatore alcun calo di ritmo. Trova inoltre nel grandissimo Tom Hardy l' interprete perfetto per il suo Ivan Locke (che da il nome al film) che, con una prova d' attore straordinaria, regala una performance incredibilmente intensa e commovente, reggendo quasi tutto il film sulle sue spalle.
Recensione già pubblicata su CINE20.
Recensione già pubblicata su CINE20.
Sunday, May 11, 2014
Lyrics of the Week + Video / DAMON ALBARN - EVERYDAY ROBOTS
We are everyday robots on our phones
In the process of getting home
Looking like standing stones
Out there on our own
We’re everyday robots in control
Or in the process of being sold
Driving in adjacent cars
‘Til you press restart
Everyday robots just touch thumbs
Swimmin’ in lingo they become
Stricken in a status sea
One more vacancy
For everyday robots getting old
When our lips are cold
Lookin’ like standing stones
Out there on our own
Little robots in ringback tones
In the process of getting home
Thursday, May 08, 2014
CINE20 - 142^ PUNTATA
Locke di Steven Knight si rivela una vera e apprezzabilissima sorpresa mentre in sala l' unica cosa che ci sentiamo di consigliare, Kusa e io, è Princess Mononoke di Hayao Miyazaki.
Nei negozi trovate tre titoli interessanti, Il Quinto Potere, Il Tocco del Peccato e The Counselor.
Ci leggete qui, come sempre.
Wednesday, May 07, 2014
"I think his world had vanished long before he ever entered it "
Sperduto tra le montagne di un imprecisato paese centro europeo risiede il Grand Budapest Hotel, rinomata struttura alberghiera che fin dagli anni '30 ha ospitato e coccolato i suoi facoltosi ospiti anche grazie alla indefessa professionalità del consierge Gustave H.. Quando una delle sue preferite ospiti/amanti viene trovata morta, l' uomo si scopre erede di un costosissimo dipinto, attirandosi però le antipatie della famiglia di lei intenzionata a far di tutto per far ricadere su Gustave la responsabilità della morte della donna. Attraverso un lungo e stratificato flashback, assistiamo così all'ultima meraviglia cinematografica di Wes Anderson che con sguardo nostalgico traccia un ritratto, in continuo equilibrio tra realtà e fantasia, di un preciso periodo storico, gli anni tra le due Guerre Mondiali, nel quale tutta l' Europa era sull' orlo di radicali trasformazioni pronta ad affrontare alcuni dei decenni più cupi della sua storia. Lo stesso Grand Budapest perde col tempo la sua fama ed il suo splendore riducendosi ad un, seppur affascinante, decadente mausoleo nel quale tener vivi i propri ricordi. Il regista americano coglie l' occasione per trasformare il rapporto tra mentore e allievo di Gustave e il giovane "Lobby Boy" Zero, nell' ennesimo tassello da incastonare nel mosaico di complesse, imperfette ed umane figure paterne di cui la sua filmografia è ricchissima. Ma nel proprio piccolo, ogni film di Anderson è un mosaico concepito con precisione matematica e Grand Budapest Hotel non fa certo eccezione: geometrico nella composizione dei quadri e nei movimenti di macchina, peculiare nelle scelte cromatiche, bilanciato tra commedia, dramma e pacato romanticismo, popolato da tanti personaggi interpretati da vecchie e nuove conoscenze del regista (all' esordiente Tony Revolori si affiancano Ralph Fiennes, Adrien Brody, Willem Dafoe, Jeff Goldblum, Jude Law, Saoirse Ronan, Bill Murray, Tilda Swinton e tanti altri), il film è una commedia dolce amara divertente e commovente, dove l' impronta del regista è onnipresente, riconoscibile a tal punto da far pensare che Wes Anderson continui a ripetere se stesso quando invece riesce ad essere sempre nuovo e diverso.
Recensione già pubblicata su CINE20.
Recensione già pubblicata su CINE20.
Sunday, May 04, 2014
Lyrics of the Week + Video / FLORENCE AND THE MACHINE - COSMIC LOVE
A falling star fell from your heart and landed in my eyes
I screamed aloud, as it tore through them, and now it's left me blind
The stars, the moon, they have all been blown out
You left me in the dark
No dawn, no day, I'm always in this twilight
In the shadow of your heart
And in the dark, I can hear your heartbeat
I tried to find the sound
But then it stopped, and I was in the darkness,
So darkness I became
The stars, the moon, they have all been blown out
You left me in the dark
No dawn, no day, I'm always in this twilight
In the shadow of your heart
I took the stars from my eyes, and then I made a map
And knew that somehow I could find my way back
Then I heard your heart beating, you were in the darkness too
So I stayed in the darkness with you
The stars, the moon, they have all been blown out
You left me in the dark
No dawn, no day, I'm always in this twilight
In the shadow of your heart
The stars, the moon, they have all been blown out
You left me in the dark
No dawn, no day, I'm always in this twilight
In the shadow of your heart
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