Tuesday, July 05, 2011

There's something in the fog!

Una nave carica d' oro fatta naufragare intenzionalmente negli scogli nel diciottesimo secolo vicino a Santa Barbara ed una visita a Stonehenge. Queste le principali fonti di ispirazione che hanno portato John Carpenter e la storica produttrice Debra Hill verso "The Fog", film successivo a "Halloween" e dal quale si cerca di prendere un po' le distanze. The Fog infatti è una classica ghost story dove i fantasmi tornano dal mondo dei morti in cerca di una vendetta che si abbatterà sugli ignari cittadini di Antonio Bay mentre in città fervono i preparativi per il centenario della nascita della comunità. Dopo Distretto 13, ma ancor di più con Halloween, Carpenter prosegue nella sua personale rappresentazione del Male, sempre identificato come una minaccia palpabile ma che rimane celata, indefinibile, e probabilmente per questo anche più spaventosa. Le sagome scure che emergono dalla nebbia, ma la maniera stessa con la quale questa si manifesta come un' entità vivente, rendono perfettamente l' idea che Carpenter voleva dare e le sensazioni che con un film di genere voleva trasmettere. In fondo The Fog si basa su di una storia piuttosto semplice ma che è stata concepita e successivamente portata sullo schermo con la genuina intenzione di spaventare ed inquietare lo spettatore, cosa che effettivamente riesce a fare. Magari rispetto ad un capolavoro come Halloween il peso degli anni si fa sentire, ma ciò non sminuisce un fascino che anche le musiche, scritte dallo stesso Carpenter, contribuiscono a mantenere vivo.

2 comments:

Pupottina said...

non so con esattezza se quesot l'ho visto. forse ricordo meglio il remake del 2005 ... la storia sembra quella...
devo vedere su sky classics se me lo ripropongono ;-)
è quello del 1980, vero?

Weltall said...

@Pupottina: eh si, è proprio quello! ^^