Monday, March 14, 2011

La famiglia innanzitutto

Una coppia di lesbiche, sposate e con due figli avuti attraverso l'inseminazione artificiale, sono il nucleo familiare che ci viene presentato nei primi minuti di I Ragazzi Stanno Bene (The Kids Are All Right) uno di quelli da far sbiancare tanti ben pensanti e bigotti presenti, ahimè, nel nostro Bel Paese che si dimostra, a dir la verità, sempre meno bello ma soprattutto arretrato culturalmente, arroccato dietro la difesa di una normalità che ha assunto oramai significati unicamente discriminatori. Ma che cos' è la normalità? Con il suo film Lisa Cholodenko rende la ricerca di una definizione calzante, quanto mai inutile perchè la famiglia di I Ragazzi Stanno Bene, certamente lontana dalla visione unilaterale imposta spesso e volentieri dai dettami religiosi, ne possiede comunque tutte le caratteristiche: c'è il coniuge "dominate" (bravissima Annette Benning) e quello che si adegua e si sacrifica (la sempre bellissima Julianne Moore). C'è la figlia diciottenne desiderosa di indipendenza pronta ad andare al college (Mia Wasikowska) e quello quindicenne trascinato da amicizie poco felici. Come in qualsiasi altra famiglia le dinamiche tra i suoi membri sono regolate da meccaniche ben oliate ma che nascondono dietro un apparente equilibrio tutta la loro fragilità. Ed è proprio quando nel quadro entra il padre "genetico" dei ragazzi (Mark Ruffalo), scapolo per scelta che si scopre desideroso di legami più solidi di quelli avuti fino a quel momento, che il baricentro si sposta e l'equilibrio si perde. La Cholodenko affronta l' argomento con molta intelligenza facendo si che l'attenzione non si focalizzi sulle scelte sessuali delle protagoniste ma su quanto possano essere pieni di gioie e sofferenze i legami familiari, facendone un ritratto bello, sentito e universale nella sua unicità.

2 comments:

Pupottina said...

eheheheh
deve essere divertente questo film, partendo dal fatto che la normalità non è mai ben definita

Weltall said...

@Pupottina: assolutamente, la "normalità" ormai è una definizione di ciò che è moralmente accettabile o meno. e in questo film qualsiasi definizione è decisamente fatta a pezzi ^^