Monday, July 12, 2010

"What are you going to do with these old toys?"

La Pixar vince a mani basse, ancora una volta. Non ci sarebbe da sorprendersi troppo se non fosse che questa volta lo fanno, non con un progetto nuovo, ma con il seguito, il terzo per essere precisi, di quel Toy Story che nel 1995 li lancio nell' Olimpo del cinema d' animazione. Basta un rapido lavoro di memoria per capire che, nel cinema, i seguiti di successo si contano sulle dita di una mano e senza andare troppo lontano, la stessa saga dei rivali della Dreamworks Animation, quella con protagonista l' orco Shrek, già scricchiolava con il secondo episodio. Ma arriviamo dritti al punto: anche senza la guida di Lasseter, che si dedica alla produzione lasciando la sua prima storica creatura nelle ottime mani di Lee Unkrich, Toy Story 3 è bellissimo, una meraviglia che forse ci si può anche sbilanciare a definire il migliore dei tre. Il segreto di questo risultato è una ricetta dagli ingredienti semplici: Toy Story infatti continua, nonostante l' età, a mantenere la straordinaria freschezza degli esordi impreziosita però da quella maturità che lo studio Californiano ha coltivato negli anni e che ha infuso in particolare negli ultimi loro capolavori (Ratatouille, Wall-E e UP). E così questo terzo capitolo si presenta come un "escape movie" dal respiro classico, un grande film d'avventura emozionante ma anche molto profondo nel trattare, in maniera più ampia che nella pellicola precedente, il tema dell' abbandono, introducendo a tal proposito personaggi straordinariamente negativi come l'orso Lotso. Rispetto ai film precedenti, Toy Story 3 è forse quello che dietro la solita maschera colorata e scanzonata mostra un' anima più adulta, dove i siparietti e le trovate umoristiche, sempre esilaranti, sono spesso mirate a mitigare quei momenti più tesi e commoventi. Perché, ebbene si, Toy Story 3 è un film che ti fa venire più di una volta un groppo in gola e gli occhi lucidi semplicemente nel raccontare l' inevitabile destino che aspetta ogni giocattolo quando, chi li possiede, cresce e non ha più bisogno di loro. Alcuni finiscono ricoperti di polvere in qualche soffitta, altri gettati nell' immondizia ed altri, come Woody, Buzz, Jessie e gli altri giocattoli, avranno sempre un posto speciale nel cuore del proprio proprietario e di sicuro anche nel nostro.

10 comments:

kusanagi said...

domani lo vedo, poi commento

Chimy said...

Questo film è un miracolo. Non mi aspettavo qualcosa di così grande al terzo capitolo di una "saga"... pazzesco...

nicolacassa said...

Un miracolo, indimenticabile. Cugino secondo te è superiore ad UP??

Weltall said...

@Kusanagi: aspetto il tuo commento!!! ^__^

@Chimy: non me l'aspettavo neanche io! E' stata una vera e graditissima sorpresa! Aspetto di leggere da te ^__*

@Nick: Wall-E e Up sono difficili da raggiungere ma Toy Story 3 ci si avvicina moltissimo ^__^

Noodles said...

Devo dire che pur essendomi piaciuto moltissimo lo trovo un tantino inferiore alle ultime tre opere precedenti. Anche se il modo di trattare alcuni argomenti oscuri conferma il fegato di casa Pixar.

Weltall said...

@Noodles: fegato, ecco cosa manca a molti! I lcoraggio di trattare argomenti pesanti e scomodi soprattutto per quei film rivolti ad un target d'età comunque basso. I rivali della Dreamworks dovrebbro prendere esempio!
Per quel che riguarda le considerazioni sul film, forse si, Toy Story 3 sta leggermente dietro ai precedenti tre capolavori, ma l' ottimo risultato ottenuto con questo seguito è comunque notevolissimo ^^

Rosuen said...

A me è piaciuto moltissimo! ^_^

Rosuen said...

Però mi hai copiato la locandina -__-

Weltall said...

@Rosuen: si, era la più bellina ^__*

Para said...

Dico che la Pixar non si smentisce mai.
Anche secondo me è il migliore dei 3 Toy Story, e questo la dice tutta sulla qualità del film. :)
E poi c'è anche Totoro. :)
Saluti.
Para