Friday, July 09, 2010

COP OUT, il nuovo percorso cinematografico di Kevin Smith?

Cop Out e la classica definizione di “buddy-movie” vanno proprio a braccetto. La cosa è evidente fin da subito quando i due protagonisti, gli agenti Jim e Paul, prima si contendono il ruolo di poliziotto buono e poliziotto cattivo in un interrogatorio, per trasformarlo poco dopo in un esilarante gioco di citazioni cinefile. E questo è solo il primo esempio delle situazioni che si presentano nel film grazie alla complicità che si crea tra Jim e Paul, complementari perché l’uno l’ opposto dell’ altro sia nella vita privata che nel lavoro, e che strizzano l' occhio ad altre celebri coppie di poliziotti cinematografiche (prima su tutti quella Mel Gibson / Danny Glover di Arma Letale, ma anche Beverly Hills Cop). Cop Out è la classica commedia a sfondo poliziesco dove i due protagonisti finiscono in grossi casini per un' operazione sotto copertura gestita male e nel tentativo di uscirne si ficcano in casini ancora più grossi fino al prevedibile happy ending. Tutto si svolge secondo uno schema ben preciso e la sceneggiatura di Robb e Mark Cullen non si sbilancia mai ne tenta qualche virata in direzioni non previste lasciando agli attori il ruolo di condurre il film: se Bruce Willis ricopre un ruolo a lui abbastanza congeniale (il poliziotto d'azione con una disastrata situazione familiare), è Tracy Morgan l' anima comica del duo, senza dimenticare Seann William Scott che, pur ricoprendo il ruolo piuttosto piccolo di un ladruncolo, riesce a diventare quasi subito la figura di culto di questo film. In definitiva Cop Out è un film senza tante ambizioni e da un umorismo dalla grana piuttosto grossa a volte, ma fa divertire, bisogna ammetterlo. Rimane solo un piccolo problema, che non pregiudica il giudizio complessivo ma che rappresenta il classico pelo nell' uovo che non puoi fare a meno di notare: Cop Out è un film di Kevin Smith, il primo dove il regista del New Jersey non scrive la sceneggiatura e se non fosse per il ruolo ritagliato a Jason Lee e le immancabili citazioni a Star Wars, difficilmente si potrebbe ricollegare questo film al suo nome. Ne risulta che questo è senza ombra di dubbio la sua pellicola meno personale, un universo a parte rispetto a Clerks e lontano anni luce anche da quel piccolo gioiello che risponde al titolo di Zack & Miri Make a Porno, ancora inedito in Italia. Tutto il particolare background culturale sul quale ha costruito la sua carriera cinematografica, i dialoghi e i personaggi che in qualche modo l'hanno contrassegnata, sembrano insomma essere stati messi da parte. Si spera naturalmente sia solo una cosa momentanea.

4 comments:

Anonymous said...

Non posso che concordare su tutta la linea. Anche io penso che l'avrei visto più "leggermente" se non avessi saputo che si trattasse di Kevin Smith. Dunque un minimo di delusione deriva proprio dall'impersonalità della pellicola, rispetto al regista (anche se ci sono dei momenti in cui è riconoscibile la sua mano). Però tutto sommato è un film abbastanza godibile e divertente che fila liscio come l'olio per quasi tutta la sua durata.

Ale55andra

Weltall said...

@Ale55andra: ma si, alla fine si lascia guardare senza problemi e diverte pure. Certo però che da Kevin Smith ci aspettiamo un ritorno al Suo cinema ^__^

Rosuen said...

Davvero molto carino questo film ^_^ poi Bruce Willis si presta molto ad interpretare ruoli comici :D

Weltall said...

@Rosuen: si, soprattutto dove può giocare con personaggi che ha già interpretato ^__*