Monday, May 24, 2010
Recuperi post FEFF 12: LITTLE BIG SOLDIER
Il periodo storico delle guerre tra i Regni, che ha portato all' unificazione della Cina per mano dell' esercito di Qin, è terreno fertile per il cinema che ne trae ispirazione per produzioni più o meno grandi. Little Big Soldier di Ding Sheng si avvicina in questo senso più a Weath soprattutto per il messaggio anti bellico che porta, anche se la guerra è presente in maniera più incisiva rispetto al film di He Ping. Little Big Soldier si divide infatti egregiamente tra un registro comico ed un' altro puramente d'azione e non sarebbe potuto essere diversamente visto che ad interpretare uno dei protagonisti c'è Jackie Chan. L' attore di Hong Kong dopo aver rivestito il ruolo drammatico in The Shinjuku Incident, agli antipodi rispetto a quelli da lui da sempre interpretati, torna a vestire panni forse a lui più congeniali eppure molto più maturi e meno scanzonati di un tempo. A lui spetta infatti dare un volto a un soldato un po' particolare che, ai cruenti scontri, preferisce una più sicura e produttiva messinscena per fingersi morto e magari raccattare il più possibile dai campi di battaglia. Dopo lo scontro tra gli eserciti di Liang e Wei ha la fortuna di trovare un Generale nemico ancora vivo e la cui consegna potrebbe valergli un bel po' di terra da coltivare per la sua fattoria. Ma la strada per tornare a casa è lunga e costellata di pericoli senza contare che il Generale da lui catturato è anche sotto il mirino di una faida per la successione al trono. Se son sempre apprezzabili le coreografiche sequenze d'azione, soprattutto quelle che vedono impegnato il buon Jackie, il film è costruito intorno al rapporto tra i due protagonisti, un disertore ed un guerriero, e a come l' uno impari qualcosa dall' altro e su come, per quanto su fronti diversi, entrambi hanno a cuore il futuro e i desideri della loro famiglia. Per noi spettatori però è molto più facile avvicinarci al personaggio di Jackie Chan perchè, dietro al suo discutibile comportamento in battaglia si nasconde un profondo desiderio di pace, la voglia di rincorrere traguardi semplici come coltivare la terra o mettere su famiglia, anche se la brutalità della guerra non guarda in faccia certo ai desideri delle persone, anche a quelli più comuni.
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2 comments:
Sì mi è piaciuto questo film peccato non averlo visto al FEFF, và bè l'importante è averloi recuperato ;-)
@Rosuen: ma si, l' abbiamo perso a Udine ma meritava di essere visto ^__*
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