Tuesday, December 15, 2009

Johnnie To grida VENDETTA

Dopo la parentesi "Sparrow", dove una magnifica Hong Kong ospitava le avventure di ladri romantici e gentiluomini, Johnnie To torna ad atmosfere più classiche e a tematiche diventate quasi marchio di fabbrica del suo cinema. Proseguendo su di un ideale percorso che da The Mission conduceva allo splendido Exiled, To e Wai Ka-fai, che qui scrive la sceneggiatura, ci raccontano una tragica storia di vendetta ambientata tra una Macao ed una Hong Kong popolata da gangster e assassini che sembrano quasi volersi reincarnare pellicola dopo pellicola. Gli stessi volti, gli stessi attori feticcio (Tony Wong, Simon Yam, Lam Suet, giusto per citarne alcuni) tornano con nomi diversi per dare corpo a questi uomini che To ama raccontare, killer quanto mai umani legati gli uni agli altri da solidi principi che vanno ben oltre qualsiasi contratto di lavoro al quale siano vincolati. Uomini capaci di sparasi addosso per poi ritrovarsi poco dopo tutti seduti allo stesso tavolo a mangiare o a scherzare, giocare con le loro armi o usarle con spietata freddezza. Su questi elementi e sulle lunghe sequenze degli scontri a fuoco dalle coreografie impressionanti, il regista di Hong Kong ha fondato il suo immaginario cinematografico che ha reso alcune sue pellicole delle vere perle. Elementi che costituiscono il cuore pulsante anche di questo Vengeance e che si concretizzano in alcune straordinarie sequenze come quella della discarica o della sparatoria notturna con la luna che fa capolino da dietro le nubi dettando i tempi della sparatoria. Ma c'è anche qualcosa di nuovo, una strizzata d'occhio che To fa al cinema francese di Melville, solo che al posto di Alain Delon qui troviamo un Johnny Hallyday sul cui volto (ma è soprattutto sugli occhi che lo sguardo del regista si concentra) si legge il dolore di un padre deciso a vendicare la figlia. Dolore e vendetta, in questo caso, legati a doppio filo con la memoria, perno su cui si regge la riflessione della pellicola e su cui la sceneggiatura fa una brusca virata rendendo il significato stesso di "revenge" totalmente privo di significato. Ma il senso dell' onore e l'amicizia colmano tutti i vuoti, uniscono e guidano uomini nati ai lati opposti del mondo al compimento di un destino ineluttabile perchè scritto con il sangue o ad una resa dei conti guidati unicamente da un nome scritto sul lato di una pistola. Ed è cosi che il cinema di To si arricchisce con un altro prezioso tassello.

6 comments:

Spino said...

Al solito distribuzione vergognosa.... io spero solo che vengano editati in dvd tutti i film di To.
Non vedo l'ora di vedere questa "iena" tra le strade di Hong Kong

Weltall said...

@Spino: il numero di questa estate di Ciak, quello con i 100 film in uscita da agosto a dicembre, dava Vengeance in uscita per l' "autunno", un arco temporale ampio e vago (tra l'altro già praticamente concluso) che mi ha fatto intuire per il film di To una sorte analoga ad Exiled o a Breaking News...
Questo è un grande film e come al solito io consiglio di recuperare il DVD di Hong Kong che sono ben fatti e costano poco. Bisogna scavalcare il codice regionale ma anche quello non è un problema insormontabile ^__^

nicolacassa said...

eeeeee l'hai visto!! Devo recuperarlo prima o poi!!

Weltall said...

@Nick: lo rivediamo al più presto se ti va ^__^

davide said...

Sì, mi piacerebbe vederlo :)

Weltall said...

@Deiv: mi dispiace, ma dicevo a Nick ^__*