Thursday, February 27, 2014
CINE20 - 132^ PUNTATA
12 Anni Schiavo e Saving Mr. Bank sono le recensioni che vi proponiamo io e Kusa, mentre in sala tutte le attenzioni sono puntate sul nuovo film(one) di Bong Joon-ho, Snowpiercer.
Ancora titoli da Oscar in home video con l' attesissima uscita di Gravity, senza dimenticare però Prisoners.
Leggeteci qui.
Monday, February 24, 2014
"What are you doing?"
Ci sono davvero poche cinematografie che possono vantare un percorso cristallino e coerente come quello intrapreso dai fratelli Joel e Ethan Coen da Blood Simple ad oggi. Nella loro ventennale carriera i due registi / sceneggiatori, seppur con qualche sbandata, hanno saputo raccontare una grande varietà di personaggi unici e peculiari, eppure tutti accomunati da un destino che non possono prevedere o controllare in alcun modo, travolti dagli eventi (messi in moto, spesso e volentieri, dai soldi) piuttosto che esserne gli artefici. Llewyn Davis rientra perfettamente in questa descrizione: cantante folk senza fissa dimora, approfitta dell' ospitalità e dei divani di amici e conoscenti mentre i suoi tentativi di far decollare la sua carriera solista vengono continuamente frustrati. Ispirato alla vita e alla figura di Dave Van Ronk, cantante e musicista fondamentale per la scena folk newyorkese degli anni '60, A Proposito di Davis è un film "coeniano" fino al midollo nel raccontare l' odissea di un uomo (accompagnato da un gatto di nome, non a caso, Ulisse) che cerca di imboccare la sua strada ma rimane intrappolato in un circolo di fallimenti e sconfitte, mentre intorno a lui infuria un inverno quasi surreale, reso ancora più "polare" dalla splendida fotografia di Bruno Delbonnel. Sceneggiato in maniera tale da rendere ancora più immediato percepire il loop nel quale si trova intrappolato Llewyn Davis, costellato di momenti grotteschi e riconoscibili, quasi familiari per la filmografia dei cineasti americani, A Proposito di Davis è anche, e soprattutto, la storia divertente e commovente di un uomo che, a dispetto di quante volta la vita gli sbatte le porte in faccia, vuole vivere dei propri sogni e della propria musica, che diventa colonna sonora dolce amara di un irriducibile perdente.
Recensione già pubblicata su CINE20.
Recensione già pubblicata su CINE20.
Sunday, February 23, 2014
Lyrics of the Week + Video / METRONOMY - LOVE LETTERS
Love letters
Love letters
Love letters
Love letters
Love letters, all I see
On every day I read
The bits of yellow paper
Addressed from you to me
And every day it shows
Inside a book of stamps
To tell you what I'm up to
And say just how I feel
You've got me writing
Love letters
I'll always write you
Love letters
You've got me writing
Love letters
I'll always write you
Love letters
From far across the sea
They fly from you to me
But still I get no sleep
Oh, my love, don't be mad
Cause I'll keep on writing
Love letters
I'll keep on writing
Love letters
I'll keep on writing
Love letters
I'll keep on writing
Love letters
Love letters
Love letters
Friday, February 21, 2014
CINE20 - 131^ PUNTATA
Tuesday, February 18, 2014
HOME VIDEO su I-FILMSonline - Febbraio 2014
Su I-FILMSonline trovate, sempre curata dal sottoscritto, l' appuntamento con le uscite home video di febbraio introdotte da una valutazione sulla bella Extended Edition di Ardo.
Potete leggere tutto qui.
Sunday, February 16, 2014
Lyrics of the Week + Video / U2 - INVISIBLE
It’s like the room just cleared of smoke
I didn’t even want the heart you broke
It’s yours to keep
You just might need one
I finally found my real name
I won’t be me when you see me again
No, I won’t be my father’s son
I’m more than you know
I’m more than you see here
More than you let me be
I’m more than you know
A body in a soul
You don’t see me but you will
I am not invisible
That's right
I’ll be in the invisible world
I don’t dream, not as such
I don’t even think about you that much
Unless I start to think at all
All those frozen days
And your frozen ways
They melt away your face like snow
I’m more than you know
I’m more than you see here
I’m more than you let me be
I’m more than you know
A body in a soul
You don’t see me but you will
I am not invisible
I am here
I am here
There is no them
There is no them
There’s only us
There’s only us
There is no them
There is no them
There’s only us
There’s only us
There is no them
There is no them
There’s only you
And there’s only me
There is no them
Thursday, February 13, 2014
CINE20 - 130^ PUNTATA
Non deludono i Coen, anzi, e la recensione del loro A Proposito di Davis apre questa centotrentesima puntata di CINE20.
In coppia con il socio Kusa poi, vi illustriamo le poche e deludenti uscite della settimana, tra le quali ci sentiamo di salvare The Monuments Men di George Clooney.
Nulla da segnalare nella sezione home video.
Siamo leggibili qui.
Sunday, February 09, 2014
Lyrics of the Week + Video / UMBERTO TOZZI - GLORIA
Gloria,
manchi tu nell'aria,
manchi ad una mano,
che lavora piano,
manchi a questa bocca,
CHE CIBO PIÙ NON TOCCA
e sempre questa storia
che lei la chiamo Gloria.
Gloria,
sui tuoi fianchi
la mattina nasce il sole
entra odio ed esce amore
dal nome Gloria.
Gloria,
manchi tu nell'aria,
manchi come il sale,
MANCHI PIÙ DEL SOLE
sciogli questa neve
che soffoca il mio petto
t'aspetto Gloria.
Gloria, Gloria,
chiesa di campagna, Gloria,
acqua nel deserto, Gloria,
lascio aperto il cuore, Gloria,
scappa senza far rumore,
dal lavoro dal tuo letto
dai gradini di un altare
ti aspetto Gloria.
Ah,ah, Gloria,
per chi attende il giorno
e invece di dormire,
con la memoria torna
a un tuffo nei papaveri,
in una terra libera
per chi respira nebbia,
per chi respira rabbia,
per me che senza Gloria,
con te nuda sul divano
faccio stelle di cartone
pensando a Gloria.
Gloria,
manchi tu nell'aria,
manchi come il sale,
MANCHI PIÙ DEL SOLE
sciogli questa neve
che soffoca il mio petto
t'aspetto Gloria.
Gloria, Gloria,
chiesa di campagna, Gloria,
acqua nel deserto, Gloria,
lascio aperto il cuore, Gloria,
scappa senza far rumore,
dal lavoro dal tuo letto
dai gradini di un altare
ti aspetto Gloria.
Thursday, February 06, 2014
CINE20 - 129^ PUNTATA
Kusa recensisce per voi Dallas Buyers Club, con un ormai lanciatissimo Matthew McConaughey, e vi illustra, con la mia collaborazione, le uscite della settimana dove il nuovo film dei Coen, A Proposito di Davis, la fa da padrone assoluto.
Nei negozi, lo Studio4K, porta per la prima volta in Italia il Bluray de Il Settimo Sigillo.
Ci trovate nel solito posto, a portata di click.
Monday, February 03, 2014
"There's no nobility in poverty"
I lupi di Wall Street di Scorsese usano i telefoni come artigli e le parole sono zanne che si stringono al collo delle loro prede, piccoli o grandi investitori nel mercato azionario. Il loro capo branco è Jordan Belfort, giovane broker che ha costruito la sua fama e la sua fortuna sulle macerie del lunedì nero dell' ottobre 1987. Tratto dalla biografia dello stesso Belfort, sceneggiata da Terence Winter, The Wolf of Wall Street racconta il degrado e la depravazione di una società nella quale ciò che più conta è arricchirsi, non importa come, non importa sulle spalle di chi. Una lucida visione del mondo dell' alta finanza nella quale si specchia la stessa crisi economica dei nostri tempi, della quale i "lupi" non sono la causa ma la diretta conseguenza. Scorsese sceglie un approccio perlopiù distaccato, non giudica ne giustifica, ma usa il registro della commedia per tracciare la parabola personale di Belfort (Di Caprio in gran forma) che, iniziato alla professione dal broker Mark Hanna (Matthew McConaughey, cinque minuti in scena e per poco non si divora tutto il film), fonda poi la sua società insieme all' amico Donnie Azoff (la sorpresa Jonah Hill) e ad un gruppo di falliti e piccoli criminali, in un susseguirsi di eccessi, trasgressioni, sesso e abuso di droghe, fino all' arresto da parte dell FBI. Anche a costo di sembrare ridondante ed eccessivamente ripetitivo, il regista americano non cambia rotta per quasi tutte e tre le ore di durata del film ma, quella che sembra la mera celebrazione di una vita di eccessi costruita nella piena illegalità e alla luce del sole, diventa il ritratto di una deriva morale che rende affascinanti i personaggi come Belfort, dimostrazione vivente che i soldi risolvono tutto. Non fanno la felicità ma, in una società divorata dal consumismo come la nostra, ti permettono di comprarne degli adeguati surrogati.
Recensione già pubblicata su CINE20.
Recensione già pubblicata su CINE20.
Sunday, February 02, 2014
Lyrics of the Week + Video / JOY DIVISION - ATMOSPHERE
Walk in silence,
Don't walk away, in silence.
See the danger,
Always danger,
Endless talking,
Life rebuilding,
Don't walk away.
Walk in silence,
Don't turn away, in silence.
Your confusion,
My illusion,
Worn like a mask of self-hate,
Confronts and then dies.
Don't walk away.
People like you find it easy,
Naked to see,
Walking on air.
Hunting by the rivers,
Through the streets,
Every corner abandoned too soon,
Set down with due care.
Don't walk away, in silence,
Don't walk away.
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