Tuesday, April 19, 2011
FASTER, vendetta a tutta velocità
Robert Tillman Jr. non ha fatto ad oggi niente di davvero memorabile e anche Faster non ha certo tutte le carte in regola per essere ricordato in maniera particolare. Eppure come si fa ad essere impietosi verso un film che in tutta onestà segue un percorso ben definito senza tanti fronzoli? Faster è un "revenge movie" duro e puro caricato quasi unicamente sull' imponente figura di Dwayne Johnson che come un rullo compressore (di cui ne imita anche l'espressività) comincia, il giorno stesso che esce di prigione, una sanguinosa vendetta attesa per dieci anni. Tenendo fede al suo stesso titolo, il film di Tillman Jr. mantiene un ritmo davvero sostenuto per tutta la sua durata, scandito dal conteggio dei giorni nei quali si consuma la tanto attesa e sofferta resa dei conti del protagonista. Ma fa anche qualcosa in più: il punto di vista unico di Dwayne Johnson diventa un punto di vista triplo quando si inseriscono nella narrazione il poliziotto tossico e prossimo alla ritiro interpretato da Billy Bob Torton ed il giovane killer milionario con il volto di Olivier Jackson-Cohen. Un tris di personaggi che, a dispetto di quel che si può aspettare da film del genere, non sono figure piatte che rimangono sullo sfondo in attesa che arrivi il loro momento di sparare, ma che vengono sviluppate in maniera credibile (soprattutto la figura del poliziotto tormentato) e funzionale all' economia della narrazione. Nessuna ostentata ricerca di profondità, sia ben chiaro, anche dal punto di vista di una storia che, a parte un colpo di scena ben orchestrato, non brilla certo per originalità. Un passo avanti rispetto a tanti film simili ma niente di miracoloso.
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