Tematiche attuali presenti, anche se in una fase, diciamo, embrionale, in un film come Tron. Guardata oggi la pellicola di Steven Lisberger appare certamente datata (ricordiamo che è arrivata nelle sale americane nel 1982) eppure, oltre ad essere considerata a ragione un cult per le generazioni di quegli anni, Tron stupisce ancora per la sua capacità di guardare al futuro, di suggerire, attraverso la storia di un programma che sviluppa un 'intelligenza artificiale autonoma e che instaura un "dittatura" su tutti i software pronta ad espandersi anche nel mondo reale, riflessioni su ciò che avrebbe portato lo sviluppo tecnologico dei computer nei decenni a venire (non sono lontane e di certo dimenticate le cause legali intentate contro la Microsoft ed il suo tentativo di monopolizzare il mercato del software con il suo sistema operativo).
Ma Tron è un film che guardava al futuro anche in un altro senso, quello strettamente cinematografico: le parti ambientate nel mondo virtuale, quello dove finisce proiettato il protagonista, oltre ad essere state girate in bianco e nero e poi colorate direttamente sulla pellicole (un rotoscope, bisogna aggiungere, che crea un contrasto piuttosto accattivante) rappresentano un tentativo, certamente rudimentale ma bisogna tener presente la tecnologia di quasi trent'anni fa, di far muovere attori reali in scenari realizzati quasi interamente in computer grafica, sperimentazione visiva che si è evoluta con gli anni e continua ad evolversi ancora oggi nei territori della stereoscopia.
Immaginari contaminati insomma (anche quello videoludico, perchè no?) fin dai primi anni '80 da un film che si appresta oggi, nel ventunesimo secolo, a mostrare la sua "eredità".
Ma Tron è un film che guardava al futuro anche in un altro senso, quello strettamente cinematografico: le parti ambientate nel mondo virtuale, quello dove finisce proiettato il protagonista, oltre ad essere state girate in bianco e nero e poi colorate direttamente sulla pellicole (un rotoscope, bisogna aggiungere, che crea un contrasto piuttosto accattivante) rappresentano un tentativo, certamente rudimentale ma bisogna tener presente la tecnologia di quasi trent'anni fa, di far muovere attori reali in scenari realizzati quasi interamente in computer grafica, sperimentazione visiva che si è evoluta con gli anni e continua ad evolversi ancora oggi nei territori della stereoscopia.
Immaginari contaminati insomma (anche quello videoludico, perchè no?) fin dai primi anni '80 da un film che si appresta oggi, nel ventunesimo secolo, a mostrare la sua "eredità".
5 comments:
Ho il pessimo presentimento che il Legacy sarà solo "effetti speciali a gogò" e niente più.
Tron è un cult. E se devo dire la verità, le parti in 3D, anche se possono far sorridere, le trovo ancora validissime.
anch'io su Tron Legacy ho pessimi presentimenti, consolidati dalle critiche d'oltreoceano che non sono proprio lusinghiere ....
Ragazzi, che vi devo dire? Condivido i vostri cattivi presentimenti ma non ci rimane che sperare per il meglio ^^"
In ogni caso sara' cmq un'ottima occasione per andare a recuperarsi Tron come hai fatto tu ... ^_^
@Kusanagi: era arrivato il momento di rinfrescarsi la memoria ^__*
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