Wednesday, October 20, 2010
McDULL, dalla Cina con furore
Il piccolo maialino McDull nasce dalla mente e dalle matite di Alice Mak e Brian Tse come personaggio spalla nei fumetti di McMug (anche lui un porcello), ma non impiega molto tempo a catturare il cuore dei lettori e a diventare protagonista in diverse pellicole cinematografiche. Il segreto di questo successo sta probabilmente nella natura stessa del personaggio, non particolarmente acuto ma dal cuore grande, che compensa la sua scarsa intelligenza con l' impegno che infonde nel rincorrere i suoi sogni spesso ben oltre le sue capacità. Nel primo film "My Life as a McDull", facciamo la conoscenza di questo simpatico porcellino nato, almeno nelle speranza della madre, sotto quelli che sembravano ottimi auspici. Ma nonostante il giovane McDull non possa aspirare ad essere il nuovo Chun Yun Fat o un nuovo Tony Leung, la madre lo ama con tutta se stessa spingendolo ad ottenere sempre il meglio e a non arrendersi mai. La loro ordinaria ma coloratissima vita è tratteggiata sullo sfondo di una Hong Kong caotica come non mai, con un tono nostalgico che lascia un retrogusto un po' triste alla fine e che porta a considerare il film qualcosa di più che un semplice prodotto per i più piccoli. A questo seguono "McDull Prince de la Bun", "McDull The Alumni" ed il più recente "McDull Kung Fu Ding Ding Dong" che si ricollega per tematiche proprio al primo film. Ritroviamo la solita Hong Kong eppure profondamente cambiata per l' onda di rinnovamento nata dai giochi Olimpici di Beijin 2008. Il vecchio cede il posto al nuovo e anche il palazzo dove il piccolo McDull è nato e cresciuto, è l' ultimo rimasto in piedi del vecchio quartiere ormai diventato un gigantesco cantiere. La vita non è facile nella grande città ed alcune occasioni di lavoro mancate costringono McDull e la madre a cercare nuove opportunità lontani da Hong Kong, nella regione di Wuhan, dove il piccolo viene iscritto in una isolata scuola di kung fu tra le montagne. Quello che colpisce profondamente nei film di McDull è che, sotto l'apparenza di un film per bambini, si muovono tematiche adulte e profonde: si prenda ad esempio la madre di McDull, una donna che deve crescere da sola un figlio arrangiandosi come può tra diversi lavori. Una mamma che si fa carico di un figlio più "lento" rispetto agli altri bambini (e in questo film scopriamo che è un problema generazionale provato anche dal test dell' "effetto Mozart") ma che lei sprona a dare sempre il meglio. Ed il suo impegno ad ottenere quel passo in più che per gli altri bambini è una cosa naturale, soprattutto seguendo imperterrito la propria strada rapisce e conquista nella sua semplicità. Semplicità che ritroviamo nel comparto tecnico, lontano dalle più recenti produzioni americane o giapponesi, dove semplici disegni a due dimensioni di fondono con animazioni in computer grafica abbastanza rudimentali. Eppure questo maialino non fatica (e non faticherà , se avrete voglia e tempo di "scoprirlo") a trovare un posto nel cuore degli spettatori.
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4 comments:
mmmmmm è la prima volta che sento parlare di questo maialino.... da vedere!!!
@Vision: un personaggio che merita di essere scoperto, secondo me ^^
è davvero bellino Mc.Dull ^__^
@Rosuen: si! ^__*
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