Friday, August 06, 2010

LEGION ... "I don't even believe in God."

L' umanità ha tirato la corda una volta di troppo, l' ha spezzata ed ora Dio si è proprio incazzato. Ma non incazzato tipo "fate un po' come vi pare, me ne frego di voi da ora in avanti", ma più tipo "io vi ho creato e io ora vi distruggo". E siccome è pure un tipo originale che sta al passo con i tempi, ha pensato bene che era troppo "out" un nuovo diluvio universale. Meglio allora inviare direttamente il suo esercito personale, il top del top tra angeli ed arcangeli. Ma Michael, uno dei suoi figli prediletti, non ci sta e crede che ci sia qualcosa di buono ancora negli uomini, che ancora non tutti siano stati corrotti e che perciò meritino di essere salvati. Per questo rinuncia al proprio ruolo, alle proprie ali e decide di schierarsi dalla parte delle creature di Dio e di difendere una giovane mamma il cui figlio non ancora nato potrebbe rappresentare la salvezza dell' umanità. In base a questo stralcio di trama e a quello che il trailer mostrava, sembrava quasi che il regista Scott Charles Stewart avesse intenzione di sollazzarci con una tamarrata intrisa di richiami religiosi: insomma, qui ci sono angeli che combattono con le armi da fuoco, una vecchia con deambulatore che parla come uno scaricatore di porto e cammina sul soffitto, un gelataio tutt' altro che rassicurante, esplosioni e gente posseduta. E tutto converge in una classica struttura da film d'assedio (alla Distretto 13 o La Notte dei Morti Viventi) con i protagonisti barricati all' interno del ristorante di una stazione di servizio e fuori l' Apocalisse, quella vera, mica un modo di dire. Cosa potrebbe allora privare lo spettatore di quel puro e sano divertimento senza impegni? Ma naturalmente quel dubbio che si insinua che qui ci si voglia prendere fin troppo sul serio tutta 'sta roba da Antico Testamento costringendoci a vedere quello che potevamo considerare puro entertainment sotto un' ottica diversa, ad interrogarsi su di una storia tutta buchi e raffazzonata (che si sia pensato un sequel per spiegare perché il bambino di una cameriera dovrebbe garantire la salvezza dell' umanità? E il padre chi è? Lo Spirito Santo?). Ma sopratutto, se Paul Bettany veste in maniera dignitosa i panni dell' Angelo ribelle armato di M16 e lancia grante, Dennis Quaid che cosa ci sta a fare? Non si potevano spendere i soldi del suo cachet per curare un po' la post produzione ed evitare che il film assomigliasse, soprattutto alla fine, ad un prodotto televisivo? Ma invece di sentirsi traditi a posteriori, non sarebbe stato meglio guardare qualcos' altro?

4 comments:

Anonymous said...

Ahah, concordo su tutto. Dennis Quaid improponibile...le tamarrate sarebbero state fighissime se non si intuiscono quasi subito intenti più "nobili" nel voler rendere serio il tutto...

Ale55andra

Weltall said...

@Ale55andra: infatti! Io mi sarei buttato nel tamarro senza sconti! Il non riuscire a conciliare le due "anime" del film è un difetto che ho riscontrato anche in Codice Genesi (ma di quello ne parlerò più avanti ^__*)

Luciano said...

Ah, caspita! Cercherò di non vederlo.

Weltall said...

@Luciano: e fai benissimo ^__*