Wednesday, January 25, 2017

Dimentica il Suo Nome


E da dopo la visione che ci penso e forse, prima di scriverne probabilmente su CINE20, è meglio che lo faccio qui:
Your Name non è il capolavoro di cui tutti parlano.
Makoto Shinkai non è l'erede di Miyazaki (o almeno, non ancora).
L'autore di 5 cm al secondo, Il Viaggio verso Agartha e Il Giardino delle Parole ha sufficiente onestà intellettuale di ammettere i limiti della sua opera e del suo talento, a dispetto degli incassi record registrati in Giappone.
Sarà forse colpa del cinismo in fase terminale di cui sono affetto, ma non riesco ad apprezzare un film che perde di coerenza e coesione in una seconda parte dove si cerca solo la lacrima facile del pubblico.
Una maggiore cura nel tenere insieme le fila del racconto e portarlo verso la sua conclusione mi avrebbe fatto chiudere un occhio su altre ruffianate che invece ora pesano come un macigno (vogliamo parlare dei titoli di testa? Ma stiamo guardando un film o la puntata di un anime?).
Tecnicamente è semplicemente superbo, come tutti i film di Shinaki, ma per il resto non ci siamo proprio.

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