Questo in principio doveva essere un post-recensione sull' ultimo disco degli Oasis "Dig Out Your Soul" uscito ormai quasi un anno fa, ma che ho rimandato e rimandato fino a cancellarlo del tutto.
In verità, nelle righe che seguiranno, parlerò del disco ma per analizzare meglio le notizie che si rincorrono da un paio di giorni, l'abbandono di Noel durante gli ultimi concerti del tour e i suoi comunicati ufficiali dove annuncia di aver definitivamente lasciato la band.
Negli anni passati tante volte giornalisti e tabloid si erano divertiti a dare per finita la band di Manchester eppure quella dei giorni scorsi appare come una cosa definitiva. Liam annuncia che gli Oasis continueranno senza Noel ma tutti i fan sanno che gli Oasis sono nati quando Noel si è unito al fratello e agli altri tre membri originali, e finiscono con il suo abbandono, c'è poco da fare.
Sin dal principio, sin da Definitely Maybe, c'era Noel che scriveva tutte le musiche e i testi da una parte e c'erano gli Oasis dall' altra. Due entità distinte che il successo dei primi anni ha contribuito a far credere fossero un tutt'uno. Poi lentamente Noel ha cominciato a scrivere sempre meno pezzi e nei dischi, da Standing on the Shoulder of Giants in poi, sono cominciati a comparire canzoni scritte da Liam e dai due nuovi acquisti, Andy Bell e Gem Archer. Queste due "entità" separate, ritornate miracolosamente coese grazie alla produzione di David Sardy in Don't Believe the Truth, sono, non soltanto percepibili, ma incredibilmente evidenti ascoltando Dig Out Your Soul, disco diviso (neanche a farlo apposta) a metà fra le canzoni sempre più mature scritte da Noel (escludendo I'm Outta Time di Liam) e le altre scritte dal resto della band. Ne risulta che dopo Falling Down (uno dei più bei pezzi di Noel da diversi anni a questa parte) l'ascolto del disco si faccia grosso modo superfluo.
E con in mente questi pensieri che accolgo con un po' di tristezza lo scioglimento (non confermato ma non mi pare ci siano alternative) di quella che mi piace ancora oggi chiamare con affetto "la mia band preferita" e che più di tutte ha fatto da colonna sonora fin dagli ultimi anni della mia adolescenza. Anzi, probabilmente qualche anno fa sarei molto più dispiaciuto di adesso, dove la decisione di Noel mi appare come qualcosa che prima o poi sarebbe dovuto succedere, era solo questione di tempo.
Rimane solo da sperare che, dopo questa pausa riflessiva, Noel torni con qualche nuovo progetto solista, cosa che da queste parti sarebbe molto gradita.
Stay Young and Live Forever.
Monday, August 31, 2009
Sunday, August 30, 2009
Lyric of the Week + Video / JULIA NUNES - AUGUST
**Lo so, sono in fissa con Julia Nunes, ma questa canzone è bella e mi fa pensare all' estate**
Sweet night and our chemistry
Make my rapid heart beat naturally
And our organic minds, while the others climb
We contemplate, what is time
The night is dark and the lights are low
But the laughter rises, and continues so
Time flies by
Sweet night and our chemistry
Make my rapid heart beat naturally
And our organic minds, while the others climb
We contemplate, what is time
Time flies by
Lie on the porch with my head in your lap,
This is a simple combination that makes me so happy.
And these could be the happiest days of my life.
YEAH, lie on the porch with my head in your lap,
this is a simple combination that makes me so happy.
yeah. these could be the happiest days of my life.
The night is dark and the lights are low
but the laughter rises, and continues so
Time flies by
Sweet night and our chemistry
Make my rapid heart beat naturally
And our organic minds, while the others climb
We contemplate, what is time
Time flies by
Sweet night
Friday, August 28, 2009
"We have to kill Hitler"
Una data da ricordare.
Un giorno fondamentale che forse avrebbe cambiato le sorti del secondo conlfitto mondiale ma soprattutto quelle della Germania nazista. Il 20 luglio del 1944 un gruppo di traditori in seno al partito nazionalsocialista, composto da alte cariche dell' esercito e politici, organizzarono un attentato ad Hitler con lo scopo di rovesciare il regime utilizzando l' Operazione Valchiria. Una volta nominato un loro Cancelliere avrebbero poi negoziato una resa con le forze alleate. Putroppo l'operzione fallì miseramente e, la certezza del Fuhrer che quello fosse un chiaro segno del destino, rese la definitiva disfatta tedesca ancora più fragorosa.
Dopo i blockbusteroni strabordanti dedicati ai Figli dell 'Atomo ed al figlio di Kripton, Bryan Singer punta ad un thriller dove la spettacolarizzazione è messa da parte (se si esclude il bel incipit) in favore di una precisa cronaca di quei fatti realmente accaduti. Nonostante il triste epilogo della vicenda sia noto a tutti, bisogna dare merito a Bryan Singer ed allo sceneggiatore Christopher McQuarrie, di aver realizzato un film compatto che sa regalare momenti emozionanti e carichi di tensione (si pensi alle sequenze dei tentativi di assassinio di Hitler). Girato interamente in Germania e recitato in inglese (in lingua tedesca forse sarebbe stato più realistico ma probabilmente meno commerciale), Operazione Valchiria si distingue meritatamente anche per il grandissimo lavoro riposto nella ricostruzione storica, molto più approfondito di quello fatto sui vari personaggi che presero parte al tentato colpo di stato. Sicuramente molto riuscito il personaggio del Colonnello Claus von Stauffenberg (interpretato da un "guercio" Tom Cruise) un uomo che porta sul corpo martoriato i segni di una guerra sbagliata, fallimentare, e nel cuore la vergogna di un Paese che a dimenticato i propri valori e la propria umanità affidandosi ad un pazzo.
Una pellicola pienamente sufficiente che non sfigura di certo nella filmografia del regista americano.
Un giorno fondamentale che forse avrebbe cambiato le sorti del secondo conlfitto mondiale ma soprattutto quelle della Germania nazista. Il 20 luglio del 1944 un gruppo di traditori in seno al partito nazionalsocialista, composto da alte cariche dell' esercito e politici, organizzarono un attentato ad Hitler con lo scopo di rovesciare il regime utilizzando l' Operazione Valchiria. Una volta nominato un loro Cancelliere avrebbero poi negoziato una resa con le forze alleate. Putroppo l'operzione fallì miseramente e, la certezza del Fuhrer che quello fosse un chiaro segno del destino, rese la definitiva disfatta tedesca ancora più fragorosa.
Dopo i blockbusteroni strabordanti dedicati ai Figli dell 'Atomo ed al figlio di Kripton, Bryan Singer punta ad un thriller dove la spettacolarizzazione è messa da parte (se si esclude il bel incipit) in favore di una precisa cronaca di quei fatti realmente accaduti. Nonostante il triste epilogo della vicenda sia noto a tutti, bisogna dare merito a Bryan Singer ed allo sceneggiatore Christopher McQuarrie, di aver realizzato un film compatto che sa regalare momenti emozionanti e carichi di tensione (si pensi alle sequenze dei tentativi di assassinio di Hitler). Girato interamente in Germania e recitato in inglese (in lingua tedesca forse sarebbe stato più realistico ma probabilmente meno commerciale), Operazione Valchiria si distingue meritatamente anche per il grandissimo lavoro riposto nella ricostruzione storica, molto più approfondito di quello fatto sui vari personaggi che presero parte al tentato colpo di stato. Sicuramente molto riuscito il personaggio del Colonnello Claus von Stauffenberg (interpretato da un "guercio" Tom Cruise) un uomo che porta sul corpo martoriato i segni di una guerra sbagliata, fallimentare, e nel cuore la vergogna di un Paese che a dimenticato i propri valori e la propria umanità affidandosi ad un pazzo.
Una pellicola pienamente sufficiente che non sfigura di certo nella filmografia del regista americano.
Thursday, August 27, 2009
CINEQUIZ - STAGIONE 01 - EPISODIO 00 "Introduzione"
E' ufficiale!!!
Dopo lunghe riflessioni (sviluppate unicamente durante le ore di sonno delle ferie estive) ho preso la gravosa decisione di far iniziare anche qui sulle pagine di WELTALL'S WOR(L)D il Cinequiz che andrà ad inserirsi in un programma settimanale già piuttosto ricco e variegato.
Ecco di seguito gli appuntamenti (alcuni sono momentaneamente in pausa estiva):
Lunedì: Our Bed of California Stars
Martedì: Non ho Tempo e Perdo Tempo
Mercoledì: Vespa in Paris
Venerdì: CineQuiz
Domenica: No Surrender
Considerato il programma, il mio quizzone si svolgerà ogni GIOVEDI' a partire dal prossimo 3 SETTEMBRE 2009.
Sarà impostato a stagioni come le serie TV con tanto di numero episodio e relativo titolo. Come quelli dei miei illustri colleghi, il quiz consisterà nell' indovinare il titolo di un film attraverso un frame al quale seguiranno uno o due aiuti nel caso ce ne fosse bisogno.
Indovinando al primo colpo si riceveranno 3 Punti. Indovinando con un aiuto 2 punti ed infine un solo punto se ci arrivate con il terzo suggerimento.
In virtù di queste regoline cercherò di rendere il frame parecchio bastardo (ma anche la scelta dei film non sarà da meno ^__*).
Naturalmente l'invito a partecipare è rivolto a tutti i lettori, cinefili e non, e vi aspetto numerosi.
Alla settimana prossima ^__^
Dopo lunghe riflessioni (sviluppate unicamente durante le ore di sonno delle ferie estive) ho preso la gravosa decisione di far iniziare anche qui sulle pagine di WELTALL'S WOR(L)D il Cinequiz che andrà ad inserirsi in un programma settimanale già piuttosto ricco e variegato.
Ecco di seguito gli appuntamenti (alcuni sono momentaneamente in pausa estiva):
Lunedì: Our Bed of California Stars
Martedì: Non ho Tempo e Perdo Tempo
Mercoledì: Vespa in Paris
Venerdì: CineQuiz
Domenica: No Surrender
Considerato il programma, il mio quizzone si svolgerà ogni GIOVEDI' a partire dal prossimo 3 SETTEMBRE 2009.
Sarà impostato a stagioni come le serie TV con tanto di numero episodio e relativo titolo. Come quelli dei miei illustri colleghi, il quiz consisterà nell' indovinare il titolo di un film attraverso un frame al quale seguiranno uno o due aiuti nel caso ce ne fosse bisogno.
Indovinando al primo colpo si riceveranno 3 Punti. Indovinando con un aiuto 2 punti ed infine un solo punto se ci arrivate con il terzo suggerimento.
In virtù di queste regoline cercherò di rendere il frame parecchio bastardo (ma anche la scelta dei film non sarà da meno ^__*).
Naturalmente l'invito a partecipare è rivolto a tutti i lettori, cinefili e non, e vi aspetto numerosi.
Alla settimana prossima ^__^
Wednesday, August 26, 2009
HAPPY BIRTHDAY TO ME
Visto che quest'anno ho fatto cifra tonda e considerato la mole di foto estive, ne pubblico qui qualcuna relativa al mio compleanno lasciando i rimanenti "scatti feriali" ad un prossimo post.
Colgo l'occasione per ringraziare le persone che erano con me il giorno (quasi tutte nelle foto che seguono) e quelle che non c'erano ma si sono ricordate ugualmente di me ^__*
Colgo l'occasione per ringraziare le persone che erano con me il giorno (quasi tutte nelle foto che seguono) e quelle che non c'erano ma si sono ricordate ugualmente di me ^__*
FAMIGLIA ALLARGATA
REGALUCCI-UCCI-UCCI
Il meravilgioso regalo di Rosuen...
...seguito da uno di un'altro genere ma ugualmente meraviglioso ^__^
MAOOOOO! (anche questo da parte di Rosuen ^__^)
Terza stagione di Prison Break! Grazie Deiv, Nick, Shiho e Vale ^__*
Auricolare Bluetooth per la PS3, regalo di mio fratello, con il quale ora posso insultare anche a voce gli altri giocatori online ^__*
Pure questa è, a suo modo, un regalo di compleanno ^__*
Tuesday, August 25, 2009
FRINGE - SEASON 01 -
TITOLO ORIGINALE: FRINGE
TITOLO ITALIANO: FRINGE
NUMERO EPISODI: 20
Se poi questa detta serie non è seguente ma parallela alla precedente creatura del "geniale creatore", allora al posto della salita potrebbe trovarsi un' arrampicata verticale.
Se poi, aggiungiamo ancora, quel "geniale creatore" è J.J. Abrams certe cose te le aspetti pure. Ad esempio, per una serie come Fringe che è una scommessa in partenza, avere la faccia come il culo di far cominciare l'episodio pilota su di un aereo di linea.
Ma è anche per queste cose che gli si vuole tanto bene, soprattutto se poi la serie risulta nel suo complesso vincente, riuscendo a non soffocare sotto l'ingombrante mito di un serial enorme come Lost. Anzi, ne prende subito, tematicamente e strutturalmente, le distanze accostandosi molto di più ad X-Files con indagini prettamente incentrate in ambito (fanta)scientifico. Si dal primo episodio non è difficile notare l'estrema cura riposta nella confezione complessiva della serie, gli aspetti tecnici (regia, fotografia, scenografie ecc) sono curatissimi e gli effetti speciali, usati in abbondanza e in maniera convincente e mai eccessiva, danno l'idea di quanto la Warner abbia investito in questo serial. Altra cosa importante da sottolineare è come Fringe non abbia un inizio fulmineo ma, per quanto dissemini indizi e interrogativi fin da subito, ci mette un po' a carburare: in principio infatti le puntate si svolgono secondo tappe precise (attentato tecnologico - indagini - aiuto/intervento della Massive Dynamics) e lo "schema" al quale si allude appare più come un debole link tra gli episodi, tutti di natura autoconclusiva. Ma basta superare lo scoglio delle prima quattro-cinque puntate per essere catturati e travolti da questa serie e dalla fitta sottotrama che si sviluppa in appendice agli episodi (ma anche no) e che coinvolge praticamente tutti i personaggi protagonisti, tra l'altro parecchio convincenti: da Olivia Dunham e Walter Bishom, da Broyles a Nina Sharp (per non parlare di William Bell, ma quella è una sorpresa da season finale). Come ciliegina sulla torta poi, J.J. si è divertito ha riempire gli episodi di piccoli particolari da trovare (l' Osservatore o le anticipazioni dell' episodio seguente) per non parlare del viral marketing che si è sviluppato sul web con diversi siti creati appositamente.
Gli ascolti hanno premiato Fringe con una seconda stagione e anche da queste parti la si promuove in pieno.
TITOLO ITALIANO: FRINGE
NUMERO EPISODI: 20
-TRAMA-
Una serie di attentati e "incidenti" legati alle più moderne scoperte scientifiche e tecnologiche, si stanno verificando in tutto il mondo e appaiono tutte legate ad un particolare "schema". Ad indagare su questi crimini, l' FBI mette insieme un gruppo investigativo composto dal detective Olivia Dunham, il geniale scienziato Walter Bishop e suo figlio Peter.-COMMENTO-
A mio parere se una serie viene presentata con messaggi del tipo "dal geniale creatore di..." si trova di fronte una strada decisamente salita.Se poi questa detta serie non è seguente ma parallela alla precedente creatura del "geniale creatore", allora al posto della salita potrebbe trovarsi un' arrampicata verticale.
Se poi, aggiungiamo ancora, quel "geniale creatore" è J.J. Abrams certe cose te le aspetti pure. Ad esempio, per una serie come Fringe che è una scommessa in partenza, avere la faccia come il culo di far cominciare l'episodio pilota su di un aereo di linea.
Ma è anche per queste cose che gli si vuole tanto bene, soprattutto se poi la serie risulta nel suo complesso vincente, riuscendo a non soffocare sotto l'ingombrante mito di un serial enorme come Lost. Anzi, ne prende subito, tematicamente e strutturalmente, le distanze accostandosi molto di più ad X-Files con indagini prettamente incentrate in ambito (fanta)scientifico. Si dal primo episodio non è difficile notare l'estrema cura riposta nella confezione complessiva della serie, gli aspetti tecnici (regia, fotografia, scenografie ecc) sono curatissimi e gli effetti speciali, usati in abbondanza e in maniera convincente e mai eccessiva, danno l'idea di quanto la Warner abbia investito in questo serial. Altra cosa importante da sottolineare è come Fringe non abbia un inizio fulmineo ma, per quanto dissemini indizi e interrogativi fin da subito, ci mette un po' a carburare: in principio infatti le puntate si svolgono secondo tappe precise (attentato tecnologico - indagini - aiuto/intervento della Massive Dynamics) e lo "schema" al quale si allude appare più come un debole link tra gli episodi, tutti di natura autoconclusiva. Ma basta superare lo scoglio delle prima quattro-cinque puntate per essere catturati e travolti da questa serie e dalla fitta sottotrama che si sviluppa in appendice agli episodi (ma anche no) e che coinvolge praticamente tutti i personaggi protagonisti, tra l'altro parecchio convincenti: da Olivia Dunham e Walter Bishom, da Broyles a Nina Sharp (per non parlare di William Bell, ma quella è una sorpresa da season finale). Come ciliegina sulla torta poi, J.J. si è divertito ha riempire gli episodi di piccoli particolari da trovare (l' Osservatore o le anticipazioni dell' episodio seguente) per non parlare del viral marketing che si è sviluppato sul web con diversi siti creati appositamente.
Gli ascolti hanno premiato Fringe con una seconda stagione e anche da queste parti la si promuove in pieno.
-DVD-
Monday, August 24, 2009
C'è chi fa 30 e chi 31 (ma anche 25 e 27)
Ormai è una consuetudine per me pubblicare su queste pagine le foto scattate per il compleanno dei cari Deiv & Nick, appuntamento ormai fisso alla vigilia delle ferie estive. Festeggiamenti che si vanno sempre più ad allargare per comprendere anche altri nati nei primi dieci giorni d'agosto: ecco quindi entrare dopo Rosuen anche Shiho ^__^
Le foto arrivano con un considerevole ritardo quest'anno ma eccole qui nella speranza che siano sempre gradite:
Le foto arrivano con un considerevole ritardo quest'anno ma eccole qui nella speranza che siano sempre gradite:
Sunday, August 23, 2009
DI RITORNO
Ferie estive finite per quest'anno e anche se può apparire uno stra-abusato luogo comune, il tempo è proprio volato.
Merito della bella compagnia o delle giornate estive splendide (neanche un giorno di pioggia...non so da quanto tempo non capitava) ma queste vacanze sono proprio volate e si riprende subito con i soliti ritmi.
Anche il blog riapre con regolarità e spero di ritrovarvi tutti qui domani!
Saluti ^__^
Merito della bella compagnia o delle giornate estive splendide (neanche un giorno di pioggia...non so da quanto tempo non capitava) ma queste vacanze sono proprio volate e si riprende subito con i soliti ritmi.
Anche il blog riapre con regolarità e spero di ritrovarvi tutti qui domani!
Saluti ^__^
Wednesday, August 19, 2009
Monday, August 10, 2009
CHIUSURA PER FERIE 2009
Anche quest'anno siamo giunti alla consueta pausa estiva che coincide anche con l'inizio delle tanto attese ferie.
Si riapre direttamente il 23, se non addirittura il 24 (ma potrebbe esserci almeno un post nel frattempo e se avrò la connessione anche quest' anno passerò nei vari blog per qualche commento), con incredibili rivoluzioni e novità....naaaaaa non è vero! Però sto pensando seriamente di iniziare anche io a proporre un Cinequiz cazzuto come quelli degli amici Dirk, Spino, Eazye, Tob e Grace...qualcosa che faccia sputare sangue dalla difficoltà, che faccia piangere e strappare i capelli! Comunque se ne riparlerà a settembre per quello.
Per il momento si pensa solo a riposare, leggere qualche buon libro e mare, tanto mare.
Un caro saluto a tutti e buone vacanze!!! ^__^
Si riapre direttamente il 23, se non addirittura il 24 (ma potrebbe esserci almeno un post nel frattempo e se avrò la connessione anche quest' anno passerò nei vari blog per qualche commento), con incredibili rivoluzioni e novità....naaaaaa non è vero! Però sto pensando seriamente di iniziare anche io a proporre un Cinequiz cazzuto come quelli degli amici Dirk, Spino, Eazye, Tob e Grace...qualcosa che faccia sputare sangue dalla difficoltà, che faccia piangere e strappare i capelli! Comunque se ne riparlerà a settembre per quello.
Per il momento si pensa solo a riposare, leggere qualche buon libro e mare, tanto mare.
Un caro saluto a tutti e buone vacanze!!! ^__^
Sunday, August 09, 2009
Lyric of the Week + Video / BRETT DENNEN - MAKE YOU CRAZY
**Ha dei capelli impossibili, ma la canzone ti entra in testa e non ne esce più**
You know it's hard to be yourself,
free yourself, to see yourself
When all around you there are lies just to get you,
Spies just to get you, to buy so they can get you
There are cameras in the sky, lasers in our living rooms
There are wolves watching wearing sheep's costumes
It's enough to make you go crazy (Woah)
It's enough to make you mad
It's enough to make you go crazy (Woah)
And I'm amazed I haven't yet
Isn't it a shame the way we cheat each other,
Treat each other, beat each other?
It's a shame the way we use one other,
Abuse one another, and screw one another, it's true.
They will lock you up in prison but they won't call it slavery
There are stolen children raised and trained in armies
It's enough to make you go crazy (Woah)
It's enough to make you mad
It's enough to make you go crazy (Woah)
And I'm amazed I haven't yet
Don't hesitate to speak your mind (Speak your mind)
Never hesitate to speak your heart (Speak your heart)
They'll call you crazy when you speak your mind (When you speak your mind)
So never, never hesitate (Never hesitate)
'Cause it's enough to make you go crazy (Woah)
It's enough to make you mad
It's enough to make you go crazy (Woah)
And I'm amazed I haven't yet
NA SOL THEM GO LOCK YOU FOR PRISON
NA SOL THEM GO BEAT YOU FOR PRISON
THEM NO CALL IT SLAVERY
IT'S HIM THAT MAKE ME VEX
NA SOL THEM GO LOCK YOU FOR PRISON
NA SOL THEM GO BEAT YOU FOR PRISON
IT'S HIM THAT MAKE ME VEX
IT'S HIM THAT MAKE ME CRAZE
It's enough to make you go crazy (Woah)
It's enough to make you mad
It's enough to make you go crazy (Woah)
And I'd be crazy not to care
Friday, August 07, 2009
La leggenda di Chun-li si eclissa sotto la leggenda di Street Fighter
Si presume, come motivo fondamentale che spinge un qualsiasi individuo ad avvicinarsi ad un film come Street Fighter - The Legend of Chun-Li, che si abbia giocato, o perlomeno si conosca, il videogioco che ne stà alla base, quel Street Fighter II colonna portante dell' universo videoludico nella prima metà degli anni '90. Se siete tra quelli che hanno perso ore della propria adolescenza facendo "quarto di giro avanti più pugno" nel tentativo di far eseguire al vostro personaggio le mosse speciali, conoscerete o vi ricorderete a grandi linee la storia, meglio il pretesto, che portava lottatori di tutto il mondo ad affrontare un torneo di arti marziali. Anche se ognuno aveva le proprie motivazioni ed il proprio background personale, il protagonista indiscusso è ed è sempre stato Ryu. Ora, è abbastanza chiaro che agli americani Ryu stia sulle palle. Non si spiega altrimenti il motivo per il quale, nei diversi progetti cinematografici legati al gioco della Capcom, il lottatore giapponese venga relegato a ruoli di secondo piano o addirittura venga completamente eclissato. E' successo così nello Street Fighter del '94 con protagonista Van Damme, ed così anche con questo The Legend of Chun-Li. Pur definendosi entrambi degli adattamenti, la verità nuda e cruda è che al solito si prendono dei prodotti di successo (meglio se provenienti da altri Paesi), li si rivolta come calzini e li si reinventa da zero lasciando qua e la qualche elemento che ricordi l'idea originale. Più che con il film di Steven E. de Souza questo è successo con il progetto di Andrzej Bartkowiak dove troviamo come protagonista una Chun-Li ben diversa da come ce la ricordavamo nel videogioco: tralasciando il fatto che l'attrice bambina che interpreta il personaggio ha i lineamenti cinesi ma, mano a mano che cresce, questi scompaiono completamente, la ragazza qui è figlia di un importante uomo d'affari che viene rapito da Bison, boss di un' associazione criminale di Bankok, quando lei era ancora piccola. Alla morte della madre abbandona la sua vita agiata per trovare la sua strada, sulla quale incrocia un maestro di arti marziali che la preparerà alla battaglia contro il rapitore di suo padre. Ora, se una storia è scritta bene, qui non ci si lamenta di certo per gli stravolgimenti di personaggi e trama. Se poi ci sono dei bei combattimenti e belle donne, si sta pure in religioso silenzio interrotto da qualche sentita esultanza. Ma se due di questi tre requisiti non vengono rispettati ci troviamo di fronte ad una pellicola vuota e d' insignificante come The Legend of Chun-Li dove i combattimenti (francamente imbarazzanti), cedono il posto a sequenze inutili o completamente fuori contesto (c'è pure un parto "cesareo" molto particolare). E se non rimane nulla a cui aggrapparsi non si può che considerare questo nuovo capitolo cinematografico di Street Fighter (sarà l'ultimo?) un filmaccio da evitare.
Thursday, August 06, 2009
LOST - SEASON 05 -
TITOLO ORIGINALE: LOST
TITOLO ITALIANO: LOST
NUMERO EPISODI: 17
A chi lo ama incondizionatamente dico: "fatevi forza".
Che vi troviate da una parte o dall' altra della barricata, anche la quinta stagione di Lost è archiviata perciò ormai non rimane che attendere la conclusione che avverrà con la sesta serie. Perciò ci rimangono ancora una manciata di mesi per lasciarci andare un' ultima volta ad ipotesi e congetture cosa che, soprattutto il doppio episodio finale, permette di fare in abbondanza.
Ma procediamo con ordine: innanzi tutto cominciamo col dire che la quinta stagione di Lost è bella, riuscita e perfettamente coerente con quanto fatto finora. Un giudizio di massima per tutti quelli che ancora non l'avessero vista e ai quali sconsiglio la lettura di quel che seguirà per evitare disastrosi SPOILER.
La stagione si è svolta, come facilmente prevedibile, dando spazio sia al ritorno sull' isola degli Oceanic Six, sia mostrando gli effetti che le azioni di Ben hanno avuto su coloro che sull' isola ci sono rimasti. Ed è qui che la serie gioca, a mio parere, le sue carte migliori con salti nel tempo e paradossi temporali che svelano, a noi spettatori assetati di conoscenza, retroscena importanti e mettono in ballo nuovi misteri. Anche i flashback sono tornati, sia per coprire i tre anni che sono trascorsi dalla aprtenza degli Oceanic Six fino al loro ritorno, sia per approfondire personaggi più recenti come Daniel e Miles.
Ma naturalmente parte delle considerazioni da fare vanno rivolte all' incredibile doppio episodio finale dove, non solo vediamo finalmente Jacob, ma scopriamo che ha avuto già contatti con i passeggeri dell' Oceanic 815 in tempi non sospetti. Una sorta di reclutamenteo preventivo? Non ci è dato saperlo, quel che è certo è che si cominciano a definire le forze in gioco, con Jacob da una parte e la sua nemesi dall' altra. Difficile definirli "bene" contro "male", meglio usare una simbologia ricorrente fin dalla prima stagione e cioè "bianco" e "nero".
Rimane solo da vedere come si concluderà questo scontro e come gli sceneggiatori hanno intenzione di affrontare la final season: l'incidente porterà al "reboot" pronosticato da Daniel o Jack e gli altri torneranno semplicemente nel presente?
La spasmodica attesa è cominciata.
TITOLO ITALIANO: LOST
NUMERO EPISODI: 17
-TRAMA-
Mentre Jack e Ben cercano di riunire gli Oceanix Six, Sawyer, Juliet, Locke, Miles, Daniel e Charlotte provano a sopravvivere al caos temporale che lo spostamento dell' isola ha causato.-COMMENTO-
A chi Lost non l'ho apprezza dico: "abbiate pazienza".A chi lo ama incondizionatamente dico: "fatevi forza".
Che vi troviate da una parte o dall' altra della barricata, anche la quinta stagione di Lost è archiviata perciò ormai non rimane che attendere la conclusione che avverrà con la sesta serie. Perciò ci rimangono ancora una manciata di mesi per lasciarci andare un' ultima volta ad ipotesi e congetture cosa che, soprattutto il doppio episodio finale, permette di fare in abbondanza.
Ma procediamo con ordine: innanzi tutto cominciamo col dire che la quinta stagione di Lost è bella, riuscita e perfettamente coerente con quanto fatto finora. Un giudizio di massima per tutti quelli che ancora non l'avessero vista e ai quali sconsiglio la lettura di quel che seguirà per evitare disastrosi SPOILER.
La stagione si è svolta, come facilmente prevedibile, dando spazio sia al ritorno sull' isola degli Oceanic Six, sia mostrando gli effetti che le azioni di Ben hanno avuto su coloro che sull' isola ci sono rimasti. Ed è qui che la serie gioca, a mio parere, le sue carte migliori con salti nel tempo e paradossi temporali che svelano, a noi spettatori assetati di conoscenza, retroscena importanti e mettono in ballo nuovi misteri. Anche i flashback sono tornati, sia per coprire i tre anni che sono trascorsi dalla aprtenza degli Oceanic Six fino al loro ritorno, sia per approfondire personaggi più recenti come Daniel e Miles.
Ma naturalmente parte delle considerazioni da fare vanno rivolte all' incredibile doppio episodio finale dove, non solo vediamo finalmente Jacob, ma scopriamo che ha avuto già contatti con i passeggeri dell' Oceanic 815 in tempi non sospetti. Una sorta di reclutamenteo preventivo? Non ci è dato saperlo, quel che è certo è che si cominciano a definire le forze in gioco, con Jacob da una parte e la sua nemesi dall' altra. Difficile definirli "bene" contro "male", meglio usare una simbologia ricorrente fin dalla prima stagione e cioè "bianco" e "nero".
Rimane solo da vedere come si concluderà questo scontro e come gli sceneggiatori hanno intenzione di affrontare la final season: l'incidente porterà al "reboot" pronosticato da Daniel o Jack e gli altri torneranno semplicemente nel presente?
La spasmodica attesa è cominciata.
-DVD-
Nessun cofanetto DVD per la quinta stagione disponibile al momento.
Wednesday, August 05, 2009
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI - MANHUNTER
Produttore: Universal
Distributore: Universal
Video: 2.35:1 anamorfico
Audio: Dolby Digital 2.0 Italiano, Inglese, Tedesco
Sottotitoli: Italiano, Inglese, Danese, Olandese, Tedesco Finlandese, Norvegese, Turco
Extra: Galleria fotografica, Trailer, 2 Documentari
Regione: 2 Italia
Confezione: Amaray
Note: edizione standard quella riservata a Manhunter da Universal, edizione che comunque appare piuttosto soddisfacente dal punto di vista video (formato originale rispettato), audio (doppiaggio italiano, tedesco e lingua originale) e per la dotazione molto varia di sottotitoli. Gli extra sono un po' scarni ma si segnala comunque la pregevole featurette dove Dante Spinotti parla della fotografia del film. Se volete il film con il doppiaggio nella nostra lingua l'acquisto è obbligato (a prescindere dal fatto che BISOGNA avere questo film nella propria collezione)
Produttore: Kinowelt
Distributore: Momentum
Video: 2.35:1 anamorfico (Theatrical cut /Director's cut)
Audio: Dolby Digital 5.1 (Theatrical cut) / Doby Digital 2.0 (Director's Cut)
Sottotitoli: Inglese (Theatrical cut) / Inglese non udenti (Director's Cut)
Extra: Disc1 - The Manhunter Look, Inside Manhunter, Trailer; Disc2 - commento di Michael Mann alla Director's cut
Regione: 2 UK
Confezione: amaray
Note: per tutti i collezionisti e cinefili quella della Momentum è l'edizione da avere assolutamente. Se infatti il primo disco rispecchia (a parte la codifica audio multicanale) quella edita in Italia da Universal, extra compresi, è il secondo disco che fa la differenza. La presenza infatti della Director's Cut del film, con tanto di commento audio di Mann, rende questa edizione un "must have" come pochi. Ma qui vengono fuori i problemi perché questa edizione Momentum appare fuori catalogo e i diritti sono passati alla Optimum che ne distribuisce una versione a disco singolo contenente solo la Theatrical Cut (in vendita qui). Considerato che a queste condizioni è sempre meglio prendere l'edizione italiana (a meno che non troviate l'audio multicanale un parametro fondamentale), potreste sempre fare un tentativo di accaparrarvi qualche copia rimasta della Special Edition Momentum nella sezione News & Used (qualora si rendessero disponibili) di Play. com o tentare la fortuna su eBay.
Distributore: Universal
Video: 2.35:1 anamorfico
Audio: Dolby Digital 2.0 Italiano, Inglese, Tedesco
Sottotitoli: Italiano, Inglese, Danese, Olandese, Tedesco Finlandese, Norvegese, Turco
Extra: Galleria fotografica, Trailer, 2 Documentari
Regione: 2 Italia
Confezione: Amaray
Note: edizione standard quella riservata a Manhunter da Universal, edizione che comunque appare piuttosto soddisfacente dal punto di vista video (formato originale rispettato), audio (doppiaggio italiano, tedesco e lingua originale) e per la dotazione molto varia di sottotitoli. Gli extra sono un po' scarni ma si segnala comunque la pregevole featurette dove Dante Spinotti parla della fotografia del film. Se volete il film con il doppiaggio nella nostra lingua l'acquisto è obbligato (a prescindere dal fatto che BISOGNA avere questo film nella propria collezione)
Produttore: Kinowelt
Distributore: Momentum
Video: 2.35:1 anamorfico (Theatrical cut /Director's cut)
Audio: Dolby Digital 5.1 (Theatrical cut) / Doby Digital 2.0 (Director's Cut)
Sottotitoli: Inglese (Theatrical cut) / Inglese non udenti (Director's Cut)
Extra: Disc1 - The Manhunter Look, Inside Manhunter, Trailer; Disc2 - commento di Michael Mann alla Director's cut
Regione: 2 UK
Confezione: amaray
Note: per tutti i collezionisti e cinefili quella della Momentum è l'edizione da avere assolutamente. Se infatti il primo disco rispecchia (a parte la codifica audio multicanale) quella edita in Italia da Universal, extra compresi, è il secondo disco che fa la differenza. La presenza infatti della Director's Cut del film, con tanto di commento audio di Mann, rende questa edizione un "must have" come pochi. Ma qui vengono fuori i problemi perché questa edizione Momentum appare fuori catalogo e i diritti sono passati alla Optimum che ne distribuisce una versione a disco singolo contenente solo la Theatrical Cut (in vendita qui). Considerato che a queste condizioni è sempre meglio prendere l'edizione italiana (a meno che non troviate l'audio multicanale un parametro fondamentale), potreste sempre fare un tentativo di accaparrarvi qualche copia rimasta della Special Edition Momentum nella sezione News & Used (qualora si rendessero disponibili) di Play. com o tentare la fortuna su eBay.
Tuesday, August 04, 2009
SOTTO LA TORRE
Guardare un film intitolato "Tokyo tawa: Okan to boku to, tokidoki, oton" potrebbe anche spaventare un po', ma in realtà non è raro che nella cinematografia giapponese il titolo condensi un po' quello che è l'anima del film. In questo caso però il titolo è preso pari pari dall' autobiografia di Masaya Nakagawa da cui è tratto ed il suo significato, tradotto letteralmente, è "Tokyo Tower: Mamma e io, e qualche volta Papà". La Torre di Tokyo, in assoluto uno dei simboli della capitale giapponese, diventa spunto per Masaka per una riflessione sulla sua vita, su come la Torre abbia sempre fatto parte delle sua esistenza sin da quando era bambino, ritratta ancora in costruzione in una vecchia foto del padre, ad ora che è adulto e l'ammira luminosa svettare fuori dalla finestra dell' ospedale dove la madre è ricoverata per un cancro in fase terminale. Narrato in prima persona dallo stessa Masaya (interpretato da un Joe Odagiri con una pettinatura e dei vestiti improponibili) il film ripercorre a tappe la vita del protagonista partendo dall' infanzia e dalla separazione dei genitori (lui artista ubriacone, lei instancabile lavoratrice), il trasferimento dalla grande città ad un piccolo paesino minerario di Kyushu, il ritorno a Tokyo dal padre per le scuole superiori e la vita universitaria passata a sperperare i soldi faticosamente guadagnati dalla madre. Ed è alla scoperta della malattia di quest' ultima che decide di portare a compimento i suoi studi e le sue aspirazioni da artista, per ricambiare in ogni maniera quello che il genitore ha fatto per lui. Il film di Joji Matsuoka, alternando passato e presente, racconta la storia di un bambino cresciuto diviso tra l'affetto del padre e della madre, tra il fascino della grande città e il calore del piccolo centro rurale, la difficoltà di trovare la propria strada, lo smarrimento e finalmente l'accettazione delle proprie responsabilità. Ma quella raccontata in "Tokyo Tower" (mi si perdoni se abbrevio) è soprattutto la storia dell'amore incondizionato di una madre per il proprio figlio e viceversa. Divertente, nostalgico e delicatamente commovente senza forzature, il film di Matsuoka funziona perfettamente dilungandosi forse troppo nel finale dove una sforbiciata di almeno mezzora avrebbe sicuramente giovato, senza togliere nulla al piacevole lavoro fatto in precedenza.
Monday, August 03, 2009
STAGIONE CINEMATOGRAFICA 2009/2010 - COSA CI ASPETTA...PARTE 1
La stagione 2008/2009 è appena finita ma già ci si prepara a quella nuova e gli affondi nel fantastico non sembra mancheranno.
Manca Cameron con il suo Avatar (il trailer ufficiale dovrebbe essere rilasciato il 21 agosto) ma credo ci si possa accontentare per il momento dei nuovi film di Spike Jonze, Wes Anderson e Tim Burton...in questo esatto ordine ^__*
Manca Cameron con il suo Avatar (il trailer ufficiale dovrebbe essere rilasciato il 21 agosto) ma credo ci si possa accontentare per il momento dei nuovi film di Spike Jonze, Wes Anderson e Tim Burton...in questo esatto ordine ^__*
WHERE THE WILD THINGS ARE
FANTASTIC MR. FOX
ALICE IN WONDERLAND
Sunday, August 02, 2009
Lyric of the Week + Video / BARRY LOUIS POLISAR - ALL I NEED IS YOU
**Juno opening credits**
If I was a flower growing wild and free
All I'd want is you to be my sweet honey bee.
And if I was a tree growing tall and greeen
All I'd want is you to shade me and be my leaves
If I was a flower growing wild and free
All I'd want is you to be my sweet honey bee.
And if I was a tree growing tall and green
All I'd want is you to shade me and be my leaves
All I want is you, will you be my bride
Take me by the hand and stand by my side
All I want is you, will you stay with me?
Hold me in your arms and sway me like the sea.
If you were a river in the mountains tall,
The rumble of your water would be my call.
If you were the winter, I know I'd be the snow
Just as long as you were with me, when the cold winds blow.
All I want is you, will you be my bride
Take me by the hand and stand by my side
All I want is you, will you stay with me?
Hold me in your arms and sway me like the sea.
If you were a wink, I'd be a nod
If you were a seed, well I'd be a pod.
If you were the floor, I'd wanna be the rug
And if you were a kiss, I know I'd be a hug
All I want is you, will you be my bride
Take me by the hand and stand by my side
All I want is you, will you stay with me?
Hold me in your arms and sway me like the sea.
If you were the wood, I'd be the fire.
If you were the love, I'd be the desire.
If you were a castle, I'd be your moat,
And if you were an ocean, I'd learn to float.
All I want is you, will you be my bride
Take me by the hand and stand by my side
All I want is you, will you stay with me?
Hold me in your arms and sway me like the sea.
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