Friday, January 18, 2008

"I always wanted to be a Tenenbaum"

Non conoscevo Wes Anderson prima dei Tenenbaum. Non posso più fare a meno di Wes Anderson dopo i Tenenbaum. Dovete sapere che, senza riserva alcuna, considero il buon Wes uno dei migliori giovani registi che l' America ci abbia regalato negli ultimi anni e The Royal Tenenmbaum (questo il titolo originale) è il suo capolavoro, maturato dall'esperienza dei suoi film precedenti (Bottle Rocket e Rushmore). E dire che non lo considerai neanche alla sua uscita nei cinema recuperandolo in un secondo momento, precisamente quando fu disponibile in dvd. La cosa curiosa è che mi fu prestato da una persona che mi avvisò dicendomi "guarda che non fa ridere", perché è consuetudine pensare che un film nel cui cast c'è Ben Stiller deve per forza essere demenziale e fare sbellicare. Inutile dire che la prima visione fu un vero colpo di fulmine e da allora l'avrò visto almeno alre cinque o sei volte, sia per farlo conoscere ad altri che per puro piacere personale. Ogni volte le emozioni sono le stesse, ogni volta vorrei che il tempo scivolasse via più lentamente, ma due ore passano con la stessa semplicità con la quale Anderson ci racconta la storia della famiglia Tenenbaum. I Tenenbaum sono veramente speciali: i tre giovani figli già da piccoli dimostrano le loro geniali doti, chi nello sport (Ritchie), chi nella finanza (Chas), chi nel teatro (Margot). Nonostante siano tutti affermati, la stabilità del nucleo familiare si regge su di un'equilibrio fragilissimo il cui anello debole è il capofamiglia, Royal. Le sue mancanze come marito e come padre mandano la famiglia allo sfascio vanificando quanto di buono i figli avevano fatto fino a quel momento. A distanza di vent'anni, con la moglie in procinto di risposarsi, Royal decide di ricucire quello strappo e magari riacquisire il ruolo perso da tempo. Sorprendente come in un film come I Tenenbaum tutti gli elementi che "fanno cinema" siano dosati alla perfezione, senza eccedere, senza mancanze. La regia di Anderson, tra ralenti e piani sequenza, si sposa alla perfezione con un ricercato uso di fotografia, scenografie e ad una sempre selezionatissima colonna sonora. Il risultato di tutto ciò sono alcune bellissime sequenze che vanno ben oltre un' estetica fine a se stessa. Provate ad estrapolarle dal contesto del film e ditemi se non vivono di vita propria, mantenendo inalterato tutto il loro carico emozionale (l'incontro tra Margot e Ritchie fuori dall'aeroporto incorniciato dalla bellissima These Days di Nico o il tentativo di suicidio di Ritchie sulle note di Needle in the Hay di Ellioth Smith). E i personaggi? Vogliamo parlare dei personaggi? Sono tanti ma nessuno è fuori posto o superfluo. Ognuno contribuisce a suo modo, portando la propria nota di colore nel quadro che Anderson aveva in mente. Questo non sarebbe stato possibile se dietro non ci fossero stati anche degli interpreti straordinari, un cast di grandi nomi che si divide la scena equamente. Potrei stare qui a citarli ad uno ad uno ma credo di essermi dilungato già abbastanza. Un'ultima cosa: sarebbe bello se tutti i libri che si vedono nel film esistessero veramente. Sarei fiero di esibirli nella mia libreria...soprattutto Dudley's World.

16 comments:

Deneil said...

allora..lo vidi una sola volta al cinema mentre il mio rene stava per scoppiare dal dolore (poi andò definitivamente in pezzi anni dopo..ma è un altra storia!) e purtroppo non ricordo nulla!l'ho recuperato in dvd e lo vorrei rivedere..di wes ho visto anche il seguente..le avventure acquatiche di steve zissou....il problema di anderson (almeno qui in italia secondo me) è che presentano i suoi film sempre come commedie dove sganasciarsi dal ridere..tipo commedie alla stiller.. ed è ovvio che se uno entra in sala con quell'intento ne rimane inevitabilmente deluso!c'è sempre quel che di surreale..be insomma..approfondirò anche lui!colonne sonore fantasmagoriche..elliot smith nella scena del suicidio..che caso!

Edo said...

Anderson come dici è uno dei migliori registi che ci siano, è solo a 5 film ma le capacità sono già mature. Non ne riesco neanche a scrivere. Hai citato le due scene più belle del film! Nei Tenenbaum tutto è perfetto: un cast sbalorditivo, l'attenzione ai dettagli (che contraddistingue la regia del buon Wes) e alle geometrie, i toni surreali e malinconici, i colori, e la bellissima colonna sonora.
CAPOLAVORO.

Mary said...

a me è piaciuto tanto questo film :)

Anna Maria said...

E quindi è un bel film... nonostante Ben Stiller che non mi fa ridere quando dovrebbe farlo... non è che poi guardo il film e mi fa ridere proprio in questo

o___O

Scherzo, me gusta la recensione ;)

Edo said...

Cazzo ogni volta che vengo qui e vedo l'immagine dei Tenenbaum mi emoziono e mi viene da scriverne. Ahh che filmone. per quanto sia apprezzato, non ha comunque le lodi che si merita. Qui, vado sul sicuro, si parla di Capolavoro e a parte questo, ci sono troppo affezionato....insomma I always wanted to be a Tenenbaum.

Anonymous said...

facciamo così, io me lo segno, però non prometto niente... ;-)

Weltall said...

@deneil: a mio avviso tutta la filmografia di Wes Anderson è da recuperare. I Tenenbaum, che è il suo capolavoro, ancora di più.
E adesso faccio l'indiscreto perchè mi hai messo curiosità: che ti è successo al rene? (naturalmente se pensi che sono un cacchio di impiccione puoi anche non rispondere ^___*)

@edo: hai scritto una cosa fondamentale "non riesco neanche a scriverne". E' esattamente quello che provo io. Ho buttato giu i miei pensieri cercando di tradurre in parole le emozioni di questo film, ma non so se ci sono veramente riuscito. Rileggendo adesso, scriverei tutto in maniera diversa e sicuramente non definitiva. Qualcosa mi dice che succederà la stessa cosa quando parlerò de Le Avventure Acquatiche di Steve Zissou (e lo farò, puoi starne certo ^__*).
Insomma, vedo che sul valore di Anderson e sulla qualità (ma anche l'importanza affettiva) dei Tenenbaum siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Non può che farmi piacere ^__^

@arte: visto come adoro questo film, mi fa molto piacere leggere che ti è piaciuto ^__^

@inenarrabile: come in tutti i film di Anderson, la comicità è contenuta, quasi "sottovoce" e molto intelligente. Ben Stiller si adatta perfettamente a tutto questo e ci regala una delle sue migliori interpretazioni (se non la migliore). Devi vederlo ^___^

@heraclitus: per questo film ci vuole nua promessa solenne ^___*

Deneil said...

ehm è andato a farsi benedire!cioè..è andato in pezzi alla veneranda età di 17 anni!e no..non era dovuto a problemi di alcolismo!era già malandato di suo e un dottore coglione che non s'è n'è accorto e qualche birretta di troppo l'ha fatto andare completamente a zoccole..me l'han tolto dopo un mese in ospedale..e se i tenembaum sono usciti nel 2001..io avevo 15 anni..e stavo già parecchio male ogni tanto..ma vabbè!ora tutto è passato!l'altro rene forzuto fa lavoro per due e se la cava egregiamente direi!

Gianluca Pistore said...

ciao, dato che ho comprato un dominio, ti volevo chiedere di cambiare l'URL del blog [R]EVOLUTION da gianluca-revolution.blogspot.com a:

www.gianlucapistore.com

Weltall said...

@deneil: Accidenti ragazzo...non te la devi essere passata bene in quel periodo!
La cosa importante è che adesso va tutto bene ^__*
Recupera i Tenenbaum senza pensare a come stavi quando l'hai visto la prima volta ^__^

@gianluca: fatto ^__^

Domenico Santoro said...

un classico moderno, e non cede di un millimetro ad ogni visione. Anderson è intelligentissimom, geniale, fighetto e pure simpatico, come i suoi personaggi, che odio ;)

Cineserialteam said...

Non l'ho visto.

Killo said...

Con questo hai superato ogni aspettativa...Io lo ho visto e c'e l'ho anche originale...a me è piaciuto tantissimo, una bella storia padre e figlio...

Weltall said...

@ds: non posso che concordare con tutto quel che scrivi nel commento. A parte il fatto che io i sono innamorato dei suoi personaggi ^__*

@cineserialteam: da recuperare...assolutamente ^__^

@killo: mi fa piacere che l'hai visto e che ti è piaciuto ^__^. AL tematica della "figura paterna" la si ritrova anche ne l suo film succesivo "Le Avventure Acquatiche di Steve Zissou".

Anonymous said...

E' stupendo. E' piaciuto tantissimo anche a me... però dai, fa anche ridere!
E' di una dolcezza spesso disarmante.

Weltall said...

@alicesu: eccome se fa ridere! Sempre in maniera intelligente ^__^
Questa "dolcezza disarmante" è quasi un marchio di fabbrica del buon Wes e la si ritrova in tutta la sua filmografia ^__*