Monday, November 20, 2006

Black Holes & Soft Delusions


MUSE
BLACK HOLES & REVELATIONS (2006)

1) Take A Bow
2) Starlight
3) Supermassive Black Hole
4) Map Of The Problematique
5) Soldier's Poem
6) Invincible
7) Assassin
8) Exo-Politics
9) City Of Delusion
10) Knights Of Cydonia

E' usanza comune quella di accomunare nuovi gruppi emergenti a quelli già affermati. Anche i Muse non sono certo scampati a questa classificazione di massima e assolutamente inappropriata, venendo definti i nuovi Radiohead o il gruppo Post-Radiohead. A parte il fatto che non può esistere un gruppo post-Radiohead visto che il gruppo di Thom Yorke tutto può essere tranne che "passato", il paragone o la similitudine non regge visto che i Muse si son saputi ben distinguere con suoni e musicalità tutte personali. Il "destino" ha voluto però che questa estate, il nuovo dei Muse "Black Holes & Revelations" e "The Eraser" di Thom Yorke uscissero lo stesso giorno, precisamente il 7 luglio. Non conoscendo i dati effettivi di vendita non posso esserne certo, ma credo che i Muse abbiano sicuramente "piazzato" più copie del disco solita di Yorke. Avendo ricevuto entrabi i dischi per il mio compleanno posso sbilanciarmi su un giudizio personale e quindi assolutamnete soggettivo: The Eraser vince su tutta la linea, ma non mi dilungherò oltre visto che gli ho dedicato un post un mesetto fa. Concentriamoci quindi sul disco di Matthew Bellamy e soci: precisiamo che adoro i loro lavori precedenti, dal loro esordio con Showbiz, alla conferma con Origin Of Simmetry e la definitiva consacrazione con Absolution. Dove si piazza quindi questo Black Holes & Revelations? Diciamo che si piazza nel mezzo, rappresenta una sorta di stasi, di sicuro non un passo in avanti. Le sonorità sono sempre quelle, non si notano nè variazioni, ne tentativi di aggiornare un sound che comunque funzione sempre bene. I testi, quasi monotematici, sono ispirati principalmente alla situazione politica mondiale, guerre e via dicendo. Ho trovato molto interessante il tema della "distruzione" rappresentato dal buco nero, nelle canzoni Starlight e Supermassive Black Hole. Al di là di questo non considero questo lavoro dei Muse un brutto disco, solo leggermente inferiore, incapace di "acchiapparmi" come gli album precedenti. Tra le canzoni veramente degne di nota segnalo, oltre alle già citate Starlight e Supermassive Black Hole, Map of the Problematique e Exo-Politics, veramente molto belle.

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