Monday, June 30, 2014

Il ritorno del RE dei MOSTRI

Gioite e tremate, il Re dei Mostri è tornato! Riportato in superficie dall' esuberante spettacolarità di Pacific Rim, è pronto a riprendersi il posto d' onore che giustamente gli spetta e che di certo non poteva conquistare grazie al trascurabile film di Roland Emmerich che di suo aveva solo il nome e forse nient'altro: Godzilla. Perchè tenere il nome ma privarlo di tutto il background costruito in tanti film è pratica consueta e sintomatica di un cinema americano privo di idee ma sempre pronto a sfruttare quelle degli altri riducendole però ai minimi termini. Nonostante questo Godzilla è tornato, ancora sotto bandiera americana ma questa volta diretto da Gareth Edwards. Regista forse sconosciuto ai più, Edwards ha esordito qualche anno fa proprio con un atipico moster movie (proprio dal titolo "Mosters") che rifletteva sulle condizioni dell' immigrazione tra Messico e Stati Uniti. Qui però c'è davvero poco su cui riflettere visto che gli intenti di questo nuovo film del mostro giapponese sono quelli basilari che si prefigge il grande cinema d'intrattenimento americano, tanti effetti speciali e personaggi dalle storie trite e ritrite che servono solo a fare minutaggio o, al massimo, a riempire i vuoti tra una fugace apparizione dei mostri e l'altra, cosa che costantemente ruba l' attenzione a tutto il resto. E si parla di "mostri", al plurale, non a caso. Configurandosi quindi come il più classico blockbuster made in Hollywood, con tutti gli evidenti e non trascurabili difetti del caso, il film di Gareth Edwards è comunque estremamente divertente e anche sorprendentemente coraggioso nel restituire al Mostro le sue origini, omaggiando in tanti modi e con tanti dettagli, quel che ha reso famosi i suoi vecchi, vecchissimi film. L' uomo è insignificante (di conseguenza lo sono anche quasi tutte le scene con protagonisti gli attori e non i mostri) ed il vero nemico di Godzilla sono altre creature che come lui ingaggiano una lotta per la supremazia che noi abbiamo perso in partenza.

Recensione già pubblicata su CINE20.  


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