Tuesday, October 30, 2012

"It takes courage to hold on to happiness"

Momoko vive con il padre e con la nonna in un piccolo paese che le va proprio stretto. Quando può si reca a Tokyo per comprare i vestiti nel suo negozio preferito ma, siccome i soldi non bastano mai, inizia a vendere su internet oggetti di abbigliamento contraffatti di proprietà del padre, ex yakuza fallito. E così che conosce Ichigo, coetanea e membro di una banda di bikers tutta al femminile. Kamikaze Girls di Tetsuya Nakashima è un film di apparenze che, come spesso accade, tendono ad essere ingannevoli. La presenza di due attrici ben note al di la dell' ambiente prettamente cinematografico, ed un approccio visivo/narrativo che tanto deve ai manga e agli anime, possono far pensare che, al di la di questa superficie di impatto immediato ed accattivante, ci possa essere poco altro. Niente di più sbagliato. La storia dell' amicizia tra Momoko e Ichigo, seppur trattata principalmente con i toni da commedia surreale, diventa quasi un, seppur limitato, ritratto sociale ricco di luci e ombre: il desiderio di Momoko di vivere la sua vita secondo lo stile Rococò o l' affiliazione di Ichigo ad una banda di ragazze motocicliste, sono in realtà delle maschere indossate, volontariamente o per necessità, per prendere le distanze da una società nella quale chi rimane indietro viene emarginato e schiacciato. Le due protagoniste sono effettivamente delle emarginate ma nelle loro scelte c'è il desiderio di non rimanere imbrigliate in regole e conformismi dettati da altri. Nella sceneggiatura di Nakashima non c'è una volontà critica troppo marcata ma è innegabile la simpatia che il regista prova per le sue protagoniste trasformandole, agli occhi dello spettatore, da outsiders a vere e proprie eroine con le quali non si fatica ad entrare in empatia nonostante siano personaggi estremizzati. E non sono certo loro l' unico elemento che Nakashima porta all' estremo: il mondo in cui si muovono, ad esempio, è un eccentrico ed esagerato tripudio di colori e stili visivi (perfino animati), personaggi al limite della caricatura ed una comicità che sembra uscire direttamente dalle pagine dei fumetti. Ma Kamikaze Girls, nel suo dimostrasi intelligente e riflessivo dietro una facciata irresistibilmente pop, è anche un film che si presta ad una lettura molto più semplice ed immediata perchè racconta, in maniera molto diretta e toccante, di come la diversità diventi motivo d' unione, di come si possa trovare in un altra persona quello che manca per completarci.

Recensione già pubblicata su i-filmsonline.

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