Thursday, July 23, 2009

Nazisti, zombie e norvegesi

Un gruppo di giovani studenti di medicina decide di passare le vacanze pasquali in una tranquilla baita in mezzo alle montagne, ignari degli orrori che dimorano in quei luoghi fin dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. In poche righe si è descritto l' incipit di non so quante pellicole horror, in particolare quelle che vedono un gruppo di baldi giovani fare una brutta fine uno dopo l'altro. Non è certo la novità a muovere questa pellicola norvegese e non è certo l'ambientazione tra monti innevati a portare quella necessaria boccata d'aria fresca alla pellicola di Tommy Wirkola. Ma allora cosa spinge a recuperarsi un film come Dead Snow? Perchè a questo punto una domanda del genere è anche lecito farsela, considerato che se si vogliono vedere horror di dubbio gusto non c'è bisogno di andare a disturbare la più recente cinematografia nord europea. Il motivo è presto detto: ciò che fara a pezzi con molto gusto (soprattutto degli spettaotori) il gruppo di giovani protagonisti non è certo il solito killer/maniaco imbruttito ma, signore e signori, i Nazisti. Eh si, i Nazisti quelli veri, quelli originali con ancora addosso le divise consunte, quelli dispersi e morti sulle montagne durante la fase conclusiva del secondo conflitto mondiale. Ed ora sono tornati, redivivi e pronti al massacro, dei Nazi-zombi insomma, elemento che di per se poteva far diventare questo Dead Snow un cult assoluto. Sfortunatamente però Wirkola rischia di mandare tutto in malora nella prima parte, quella più delicata in questo genere di film, quella che io definisco di preparazione, dove vengono introdotti i personaggi e dove vengono serviti quei due tre "antipasti" giusto per fati venire l' acquolina in bocca in attesa della "portata principale". A parte la delusione nel vedere il character più interessante (il film geek, esperto quindi in materia "zombi") morire come un deficiente (ma come fai, chiuso in casa per difenderti da un assedio di morti viventi, a metterti schiena alla finestra???) è la noia a farsi strada in maniera preoccupante, diretta conseguenza del fattore attesa e del classico cliché degli attacchi notturni dove l'oscurità cela i misteriosi assalitori. Fortunatamente a questo punto Wirkola cambia rapidamente registro e tutto il successivo massacro (da ambo le parti) avviene alla luce del sole con grande abbondare di sangue, mutilazioni, cauterizzazioni, asportazione non consensuale di interiora, e tante esplicite citazioni da Evil Dead. Alla fine poi, quando vedi un' orda di soldati nazisti vistosamente defunti che corrono bramosi di carne fresca per le candide distese innevate norveggesi, ti dimentichi anche dei motivi che ti hanno fatto storcere il naso all' inizio film. Perciò, se si è disposti a perdonare e a pazientare per una prima parte tutt' altro che brillante (e potrebbe seriamente farvi desistere), si viene abbondantemente ricompensati con quello che segue e ci si diverte un bel po'.

4 comments:

Killo said...

La copertina secondo me invece che qualcosa di orrido ha più qualcosa di comico...mi sembra un film tipo Black Sheep...non so se hai presente...

Weltall said...

@killo: in effetti il film non fa nulla per prendersi sul serio ^__*

frenzmag said...

bella li.... era un superhype da internet......
ci manca solo tarantino vestito come hitler .

Weltall said...

@frenzmag: verissimo, i nazi-zombie hanno creato un hype pazzesco!!!
Fossi i te almeno un' occhiata gliela darei ^__^