Friday, January 16, 2009

"Sono solo una ragazza normale che odia se stessa"

Giusto il tempo di vedere il volto della protagonista riflesso sul vetro di un autobus che l'integrità del quadro si perde. L' immagine non va in pezzi ma si compone di pezzi, rendendo quasi esplicito il significato del titolo del film "The Tracey Fragments", i frammenti di Tracey. Schegge impazzite, taglienti come vetro, pesanti come macigni, troppo pesanti perché la fragilità di un' adolescente possa contenerle. E Tracey se ne sta li, seduta sul retro di un bus, avvolta con una tendina da doccia alla disperata ricerca del suo fratellino scomparso. Guarda in macchina, dritto verso di noi, sostiene lo sguardo forse per la prima volta nella sua breve vita, nella quale i suoi occhi hanno sempre puntato verso il suolo. Ci guarda e la sua vita comincia a venire fuori pezzo per pezzo, un accumularsi di realtà e finzione, bugie e verità, senza seguire una logica apparente che si manifesterà pian piano mentre ogni frammento troverà la propria collocazione. Un mosaico di ricordi, emozioni, sogni, desideri, colpe, che andranno infine a definire la figura di una quindicenne problematica, figlia della società dell' apparenza e perciò oggetto di derisione e vessazioni in un ambiente scolastico dove il suo aspetto mascolino, la sua mancanza di forme femminili, sono motivi di emarginazione. A casa, se si esclude il profondo affetto per il fratellino minore Sonny, la situazione non è certo migliore anche perché i suoi genitori preferiscono affrontare gli "incomprensibili" disagi di un adolescente lasciando tutto in mano ad uno psicologo. Ma Tracey non è forse una ragazza come tutte le altre? Anche lei ha i suoi sogni, l'ideale romantico del principe azzurro che la prenda e la porti via da quell' incubo. Sogni che alimentano fantasie. Fantasie che si sostituiscono alla realtà. Una realtà che quando chiede il conto ti lascia con il culo per terra a convivere con quello che ti è rimasto. E a Tracy rimane solo un gigantesco senso di colpa con il quale non riesce a convivere. Per rappresentare visivamente i frammenti di Tracey, il regista Bruce McDonald sceglie un percorso quasi sperimentale portando all' estremo la tecnica dello split-screen: le immagini si spezzano, si incastrano, si sovrappongono, si confondono, così come si confondono e sovrappongono i piani temporali del racconto. Un caleidoscopio estenuante ma che ben riesce a rappresentare il disagio e la confusione adolescenziale, la difficoltà nell' accettare se stessi, nel darsi una "forma" nella quale potersi riconoscere. Obiettivo che forse Tracey (una Ellen Page ENORME in un' altra interpretazione impressionante) raggiunge alla fine del suo peregrinare solitario, quando finalmente la sua immagine torna integra per la prima volta da chissà quanto tempo.

NOTE A MARGINE: si ringrazia Tob Waylan per la segnalazione ^__^


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10 comments:

Anonymous said...

Un altro film con la mia adorata Ellen? Ma quanti film sta facendo?
Io ho visto Smart People, con lei, Sarah Jessica Parker e Dennis Quaid, ma nn è granchè, anche se lei è sempre su standard molto alti.

Adesso voglio recuperare questo e An American Crime, quello con lei e Catherine Keener sulla storia vera della ragazzina segregata dalla madre in casa.

Sta lavorando moltissimo, speriamo solo non si bruci troppo in fretta ...

Anonymous said...

Avrei anche una domandina ... tecnica.
I sottotitoli li scarichi in inglese e dove o in italiano e dove ?

Tob Waylan said...

Fantastico! Grazie, che bella recensione...sono commosso ^^
Ellen è davvero immensa qua, quasi al livello di Hard Candy. Ho amato la scena in cui lei corre fuori dalla casa e Patti Smith inizia a cantare..Horses, horses, horses..e Tracey diventa il cavallo. Mammamia!
Anche American Crime non è affatto male, anzi...solo che è durissimo da digerire. Smart People l'ho apprezzato, è una commedia che vista con leggerezza diverte non poco (quant'è magnifico lo Zio? XD)

P.S. I sottotitoli li puoi trovare qua http://www.italiansubs.net/Sottotitoli/View-details/Film/The-Tracey-Fragments.html

Anonymous said...

sembra davvero interessante, soprattutto per la sperimentazione formale, che è sempre e già anche contenuto materiale e messaggio.

Weltall said...

@Kusanagi: è vero sta lavorando molto ma, da quel che ho potuto vedere fino ad ora, ha scelto tutti progetti molto particolari e questo è un bene secondo me.
Anche io ora mi metto al recupero di American Crime e Smart People ^__^

P.S.: i sottotitoli su questo film li trovi all' indirizzo che il buon Tob ha lasciato nel commento sotto al tuo. In generale (italiani o inglesi) li cerco sul mulo o su Google, tanto alla fine mi porta sempre su qualche sito dove si possono scaricare ^__^

P.P.S.: c'è un errore nel tuo commento dove scrivi "la mia adorata Ellen" perchè lei è la MIA adorata Ellen ^___*

@Tob: Scherzi? Sono io a ringraziarti, troppo buono ^__^
La scena che citi è bellissima ma a me è piaciuta da morire quella dove il fratellino le regala la collana...SPLENDIDA!!!
Ora mi metto al recupero degli altri suoi film ^__^

@heraclitus: indubbiamente. Non è facile da seguire ma rende perfettamente il messaggio che si vuole comunicare arrivando addirittura a sfiorare in un paio di sequenza la forma del "videoclip". Sicuramente merita una visione ^__^

Anonymous said...

@Toby:Infatti a me lei e lo zio (ovvero Mister Uomo Sabbia ...) sono simpaticissimi... lei che fa la repubblicana convinta poi è impagabile.
Sono Quaid e la Parker che non si reggono, secondo me ... poi mi ha ricordato troppo
Grazie per il link dei sottotitoli, che conoscevo, ma normalmente lì ci vado solo per le serie, d'ora in poi controllerò anche per i film ...


WeltallMa tu la segui dai tempi di Regenesis?
Perchè altrimenti potrei dire un enorme DIIIIIBS, da far invidia ad Earl ... giù le mani da ELLEN che divento geloso !!! ;D

Anonymous said...

@Toby: Scusa, nella fretta ho interrotto il commento...
Volevo dire che mi ha ricordato molto da vicino Wonder Boys, quello con Michael Douglad e Tobey Maguire, film che nn mi era piaciuto affatto all'epoca.

Weltall said...

@Kusanagi: no allora vinci tu! Io la seguo dal terzo film degli X-Men...comunque cercherò di aggrapparmi a qualche cavillo legale per rivendicarne la proprietà ^__*

Anonymous said...

Allora, l'ho visto e spero di non deludervi troppo nel dire che nn mi è piaciuto.
Anzi per la verità è stato faticosissimo vederlo fino in fondo, mi ci son volute due "sedute", e per un film di un'ora e venti scarsa nn è poco.
Su Ellen niente da dire, è come al solito incredibile, al punto che se resta su standard così alti così giovane il rischio + grande è che non riesca a mantenerli crescendo, ma per quello vedremo ...
Rimane però il fatto che I frammenti di Tracey è una pellicola un po' troppo sperimentale per i miei gusti che forse sono leggermente più mainstream dei vostri, e secondo me forse dipende dall'età ma anche dalle compagnie.

E poi c'è l'angoscia profonda che trasmette, e anche quella è innegabile, e a me piacciono film un po' meno depressivi, per la verità ... che ci volete fare, questione di gusti, dettati probabilmente anche dalla differenza d'età o di esperienza.


A questo punto, visto che Toby dice che An American Crime è "durissimo" da digerire, mi tremano un po' i polsi al pensiero di vederlo ^___"

Weltall said...

@kusanagi: nessuna delusione tranquillo ^__^ Qui si parla di gusti e su quelli nessuno può sindacare ^__^
Il tuo commento, tra l'altro, affronta in maniera più esaustiva quello che io ho riassunto come un "caleidoscopio estenuante", Perchè anche io non posso negare che guardare il film sia proprio difficile ma alla fine, credo proprio che fosse quella la volontà del regista. Però ripeto, in questo modo si è resa visibile e palpabile, la confusione di un' adolescente problematica.

Per quel che riguarda American Crime, io ancora non l'ho visto ma come tematiche mi sa che sono pesantuccie anche li ^__^