Tuesday, December 18, 2007

"Intergalactic Love" ovvero quando il sottotitolo inglese non c'entra una cippa

Davvero la tecnologia ha abbattuto delle barriere? O in realtà ne ha creato di nuove? E' servita maggiormente a "linkare" gli individui tra di loro anche a grandi distanze o gli ha invece semplicemente isolati? Il regista Kiyoshi Kurosawa ha affrontato l'argomento nel suo inquietante Kairo. Anche l'esordiente Takahiko Akiyama affronta queste tematiche, non in maniera apocalittica come il su citato collega, ma inserendoli in una storia dai toni più leggeri anche se "racchiusi" in una parentesi drammatica. Il protagonista della storia, Saworu, ha visto la madre morire sotto i propri occhi in un incidente stradale nel quale anche lui è rimasto coinvolto rimanendo temporaneamente paralizzato. Una serie di riabilitazioni potrebbero farlo camminare di nuovo ma Saworu si è chiuso in se stesso, non vuole più uscire di casa ed incolpa il padre per la prematura scomparsa della mamma. Ma l'amore di un padre non si ferma di fronte a questi ostacoli e pur di aiutare il figlio a prendere contatti con il mondo esterno gli mette a disposizione la più avanzata delle sue invenzioni, il robot H603 o Hinokio. Attraverso un terminale Saworu si collega a Hinokio che diventa il suo alter ego nella vita reale al di fuori della sua stanza, che per un ragazzino della sesta elementare si traduce in "andare a scuola e tornare a casa". La presenza di un robot nella classe crea stupore e interesse tra gli altri studenti ma integrarsi sarà comunque difficoltoso per Hinokio/Saworu. Infatti il suo particolare "status" non lo rende certo immune dalle particolari attenzioni di alcuni teppistelli con i quali comunque proverà a stringere un'amicizia. Insomma, il film si muove su tre diversi piani: quello reale, quello reale filtrato attraverso gli occhi di Hinokio (nel quale per una scelta fotografica i colori appaiono molto più saturi) e la realtà virtuale di un gioco on-line chiamato Purgatory, che sembra in qualche modo connesso alle due precedenti. Visto che ci siamo mi tolgo subito il fastidio: proprio questa parte del gioco on-line è quella che funziona meno nell'economia del film perché appesantisce la narrazione aggiungendo elementi che a mio parere potevano essere tralasciati visto che comunque non vengono approfonditi pienamente. Un piccolo neo che alla fine non influisce troppo negativamente sulla riuscita di un film che stupisce, oltre che per gli effetti speciali (Hinokio è realizzato quasi interamente in computer grafica), per la profondità dei temi trattati: i surrogati di realtà di cui ci circondiamo, di cui facciamo uso anche per nascondere paure e insicurezze, non possono in alcun modo sostituire l'importanza del contatto fisico, anche doloroso, con gli altri individui. Ed è proprio il dolcissimo rapporto che si instaura tra Hinokio/Saworu e la sua coetanea Jun ne è la simbolica conferma. Magari la sceneggiatura poteva essere più compatta e perdersi un po' meno in risvolti infantili e scontati, ma considerato che sembra rivolgersi ad un pubblico giovane non ci si può aspettare di più. In definitiva Hinokio rimane una gradevole visione.

7 comments:

Anna Maria said...

Questo film è proprio da vedere, m' hai incuriosita molto e penso che lo vedrò presto :)

Deneil said...

incuriositissimo!anche se la trama un po' mi sembra da filmetto anni 80 (insomma dai..è un robot che va a scuola al posto di un bambino!) da come ne parli sei riuscito ad incuriosirmi..provvedo a cercarlo..esiste in ita??

Mary said...

anche io sono curiosa... del resto Kurosawa è garanzia di qualità!!

nicolacassa said...

Cugino, non hai parlato di Occhi-rossi-drogato-di-videogiochi-Kenta, la parte più bella è quando si rannicchia urlando "terremotoooo"!!!

Weltall said...

@inenarrabile: naturalmente mi devi far sapere che ne pensi ^___^

@deneil: si la trama è quella che è, rivolta soprattutto a ragazzini o adolescenti. Comunque piacevole devo dire. Non esiste in italiano. Lo devi cercare sul mulo e poi procurarti i sub in ita ne i siti appositi ^___*

@arte: bé se ti ho incuriosita allora recuperalo e fammi sapere ^____*

@Nick: ho tralasciato volontariamente quella parte perchè non mi ha convinto molto. Però Kenta è un grande, non lo si può negare ^___^

Anna Maria said...

Beh, intanto entro stasera o domani al massimo guardo Ratatouille e ti faccio sapere per quello... tranquillo che pian pianino arrivo a vedere anche questo :D
;)

Weltall said...

AH Ratatouille!!!
Spero ti piaccia ^___^