Tuesday, August 07, 2007

"Vivo o morto tu verrai con me!"

In un futuro neanche tanto lontano (che potrebbe abbondantemente essere già "passato") Detroit è una città senza futuro. Il crimine dilaga e la polizia sta incontrando grandi difficoltà a svolgere il proprio lavoro da quando il controllo è passato ad un gruppo privato l' OCP. L'assorbimento delle forze di polizia è solo il primo passo per "ripulire" le strade dai criminali, attraverso l'introduzione di sperimentali poliziotti robotici, e poter far così decollare il progetto per la costruzione di Delta City che sorgerà al posto della vecchia Detroit e che porterà milioni di posti di lavoro. Alex J. Murphy diventa, suo malgrado, soggetto perfetto per il progetto "Robocop". Murphy è un poliziotto appena trasferito nel distretto più a rischio di Detroit. Durante il suo turno di servizio con la collega Lewis, finisce tra le mani di spietati rapinatori che lo riducono, a suon di fucilate, in fin di vita. Clinicamente morto, il suo corpo viene requisito dall' OCP e utilizzato per creare il primo androide umanoide, Robocop appunto. Il successo del progetto porta il suo ideatore a scalare i vertici dell' OCP e a pestare i piedi al suo pericolosissimo vice-presidente, che non ci sta a farsi scavalcare così facilmente. Nel frattempo, il prototipo Robocop comincia a manifestare i primi difetti quando nella sua memoria riaffiorano ricordi della sua vita precedente. Guardate un po' cosa sono andato a ripescare. Approfittando della recente riedizione in DVD (nella quale è presente un' inedita Director's Cut che nulla però aggiunge al montaggio cinematografico) ho riguardato con piacere un film che non vedevo da circa una vita e mezzo. Vedere oggi il Robocop di Paul Verhoeven ti fa rendere conto che, per alcuni film, 20 sulle spalle cominciano a essere tanti specie per quel che riguarda gli effetti speciali. Se infatti possiamo passar sopra alle acconciature fine anni '80 dei protagonisti, è difficile non sorridere di fronte ad un Robocop tozzo e per nulla aggraziato nei movimenti, specie se paragonato ai Transformers di Bay. Ma al di la di questo aspetto puramente tecnico, il film funziona ancora e funziona davvero bene. Ottimo il futuro cupo che ci viene rappresentato così come la Detroit marcia e senza speranza nella quale il film è ambientato. Per quanto il nostro robotico eroe sia decisamente immobile, le scene d'azione sono belle "fracassone", gustosamente splatter, coinvolgenti senza essere assurdamente esagerate come i film più recenti ci hanno abituato. Non sarebbe male se gli autori di oggi guardassero indietro al cinema d'azione di qualche hanno fa e provassero ad imparare qualcosa: forse non avremmo solo effetti speciali fini a se stessi e il cinema d' intrattenimento ne trarrebbe sicuro giovamento.

6 comments:

Anonymous said...

quanti ricordi, ero piccolissima, erano i miei primi film e le mie prime considerazioni in merito :)
robocop è stato sempre un personaggio che mi ha fatto tanta tenerezza... lo so dovrebbe incutere altro XD ma la sua storia il suo essere così umano pur avendo quella corazza... i Love Robocop!

Gianmario said...

Be' bisogna ammettere che Robocop e' entrato nella storia. Certo se dovessi scegliere un film da portarmi in vacanza non sarebbe questo, pero' il suo dovere l'ha fatto :)

nicolacassa said...

Affascinante pensare a quel futuro come già passato, in effetti siamo molto più avanti ormai come tecnologia...comunque grande robocop!

Weltall said...

@Miky: eh eh eh anche io ero piccolo quando lo vidi la prima volta...in un certo senso ci sono proprio affezionato ^__*

@gianmario: neanche io me lo porterei in vacanza ^__* però la sua porca figura ancora la fa ^___^

@Nick: eh già! un futuro dove tutti sono pettinati anni '80 ^__*

Anonymous said...

film che ricordo con molto piacere.

Weltall said...

@heraclitus: mi fa piacere vedere che è lo stesso per molti ^___*