Tuesday, July 10, 2007

"C'è un uomo nato con il sangue di una bestia selvaggia che gli scorre nelle vene"

Troppi pochi film nelle ultime settimane, veramente troppo pochi. Incominciavo a sentire il distacco con qualcosa che mi piace veramente tanto e che mi da tante soddisfazioni. Ma gli impegni nelle ultime settimane sono stati tanti e anche se il tempo da dedicare ad una visione c'era, quello che mancava era la voglia (ah, dannata pigrizia). Nonostante anche ieri abbia staccato tardi da lavoro, ho deciso di interrompere questa fastidiosa astinenza cinematografica con qualcosa di poco impegnativo. Ancora meglio se si tratta di recuperare qualcosa da tempo accantonato. Che poi questo "qualcosa" sia un film di Takashi Miike, bé questo rende la cosa molto allettante. Tra i titoli a disposizione ho scelto questo Deadly Outlaw Rekka. Kunisada è uno Yakuza, violento, spietato ma profondamente leale, affiliato al clan Sanada. Legato al suo capo clan da un rapporto simile a quello tra padre e figlio, rafforzato anche dalle loro origini coreane, Kunisada da letteralmente di matto quando questi viene assassinato da due sicari del clan rivale, gli Otaki. Nonostante un amico nella polizia lo metta in guardia consigliandoli di evitare qualsiasi azione vendicativa, Kunisada, guidato dal suo spirito indomabile, non vuole rimanere con le mani in mano. Ma le intenzioni ai vertici della famiglia Sanada sono ben diversi: è infatti loro scopo stipulare una tregua con gli Otaki che porterà ad una successiva fusione tra le due famiglie. Naturalmente Kunisada viene tenuto all' oscuro di tutto e utilizzato per eliminare un vecchio capo clan degli Otaki che potrebbe fare qualche resistenza all' accordo. La possibilità che possa scoprire l'inganno e la sua incontrollabilità, lo rendono il successivo nome sulla lista degli ostacoli da eliminare affinché la fusione avvenga. Un' attentato fallito fa scoprire a Kunisada tutto l'inganno e la sua furia vendicativa non tarderà a scatenarsi. Deadly Outlaw: Rekka possiede tutti gli elementi del classico cinema di Miike: la storia è, come nella maggior parte dei casi, a tematica "yakuza". Il personaggio principale (e anche alcuni comprimari) è un "outcast", un senza patria visto dalla comunità come estraneo, la cui diversità diventa elemento da temere, da sopprimere. Kunisada, come tantissimi altri personaggi di Miike, risponde a questa sua condizione con la violenza. E di violenza ne troviamo in questo film anche se in maniera molto più controllata che in altre sue precedenti pellicole (vedi Ichi the Killer o Dead or Alive). Quello che mi ha stupito particolarmente è stato un finale molto più aperto e positivo del solito, cosa che nella filmografia "miikiana" non capita tanto spesso. Deadly Outlaw: Rekka non è certo il miglior film di Miike, ma se siete alla scoperta del suo cinema anche questo tassello non può mancare. Se non altro per godervi un fantastico Riki Takeuchi: quando entra in scena, trasandato, con le infradito ai piedi e lancia razzi in spalla, bé...non c'è n'è proprio per nessuno.

5 comments:

Gianmario said...

Ok metto in lista pure questo. Ho visto Audition, pero' devo darci una seconda occhiata, e' piu' complicato di quanto sembri inizialmente.

nicolacassa said...

fantastico, da vedere!

Weltall said...

@gianmario: già, soprattutto perchè Miike si diverte a confondere il piano reale con quello onirico. Aspetto di leggere cosa ne pensi!!!

@Nick: e lo vedrai ^___*

Anonymous said...

io il cinema di miike devo ancora iniziarlo a scoprire dall'inizio, neanche una sbirciatina gli ho ancora dato.
allora me lo segno.
grazie. ;-)

Weltall said...

@heraclitus: bè se devi cominciare allora non posso che consigliarti Ichi The Killer: è uno dei film più rappresentativi della sua filmografia...nonchè uno dei più estremi ^___*