Monday, December 04, 2006

"Ci si attiene agli accordi. Questa è la prima regola!"

Luc Besson ha firmato pellicole veramente bellissime anche se non è un regista particolarmente prolifico. Tra il suo Giovanna D'Arco e Angel-A si è dedicato alla produzione e alla stesura di sceneggiature di film artisticamente poco impegnativi, votati esclusivamente all' "entertainment", il che si traduce in trama esigua o trascurabile e scene d'azione adrenaliniche/improbabili. Tra i titoli citabili ci sono sicuramente i vari Taxxi, Wasabi e questo The Transporter di cui adesso farò un breve riassunto. Frank è un ex militare trasferitosi sulle coste francese per dedicarsi ad una nuova attività: il trasportatore. Questa attività consiste nel portare l' "oggetto" dell' incarico da un punto A ad un punto B evitando quasiasi problema nel mezzo. Per far questo, Frank si è auto-imposto una serie di regole che segue in maniera ferrea: attenersi fedelmente agli accordi presi con il committente, non informarsi mai su cosa si consegna o a chi si consegna. Quando un giorno trova nel portabagagli della sua auto, la figlia di un importante uomo d'affari cinese, Frank viene meno al suo stesso codice di comportamento e si trova invischiato in un traffico di schiavi. Diretto da Cory Yuen, gia coreografo di Romeo Deve Morire e Arma Letale 4, il film è un susseguirsi di inseguimenti, corse in macchina e combattimenti che si susseguono nei novanta minuti di durata della pellicola. Arrivati ai titoli di coda ci si rende subito conto di trovarsi difronte ad un "filmetto" che riesce comunque ad avvincere e a divertire. E' un piacere vedere Jason Statham (Lock & Stock, Snatch) , al suo primo ruolo da assoluto protagonista, interpretare un personaggio che ben si adatta al suo fare sbruffone e atleticamente preparato alle numerose scene d'azione. Un film assolutamente sufficiente e meritevole di una visione.

2 comments:

Anonymous said...

Cugino, alla fine Transporter: The Mission è un titolo alternativo a Transporter: Extreme, forse è stato chiamato così in germania e in qualche altro posto, purtroppo non è un seguito!

Weltall said...

Si, purtroppo ho potuto constatarlo anch'io....peccato