Sunday, November 19, 2006

"If you always want what you can't have, what do you want when you can have anything?"

Uno dei maggiori vantaggi che offre internet a chi ha come me una passione per il cinema, sta nel permettere a chiunque di conoscere tutti quei film che vengono tenuti fuori dai canali distributivi del proprio paese, per motivi inspiegabili. Ed è proprio navigando nell'immensita della rete che sono incappato in questo Primer, opera prima del regista Shane Carruth che lo ha anche scritto, ripreso, montato, musicato e ne ha interpretato uno dei due ruoli principali. Quello che ha catturato la mià attenzione, sono state alcune frasi usate a scopo promozionale: la prima diceva "WHAT HAPPENS IF IT ACTUALLY WORKS?" e la seconda "DONNIE DARKO FOR GROWNUPS". Tralasciando il fatto che non ritengo affatto Donnie Darko un film "esclusivo" per adolescenti, è bastato questo per catapultarmi nella lettura di tutto ciò che riguardava questa pellicola. In ambito cinematografico il tema del viaggio temporale e delle sue implicazioni, funziona molto bene. Sono svariate le pellicole che trattano la tematica del viaggio nel tempo, dei paradossi temporali o dei circuiti temporali inspiegabili: il già citato Donnie Darko, L'esercito delle 12 scimmie, così come Strade Perdute o Jacob Ladder (Allucinazione Perversa in Italia), senza dimenticare il più commerciale Ritorno al Futuro. Per quanto sia poco realistico e altamente fantascientifico trovo l'argomento decisamente stimolante, specialmente quando viene applicato ad una solida, per quanto contorta, sceneggiatura. Dopo questa lunga introduzione arrivamo finalmente al film in questione: Primer narra la storia di un gruppo di giovani impiegati di una grossa compagnia che, nel garage di uno di loro, conducono degli esperimenti extra lavorativi nella speranza di riuscire a vendere uno dei loro brevetti. Due di loro, Abe e Aroon, in maniera del tutto involontaria scoprono che il loro apparecchio in grado di ridurre la massa degli oggetti al suo interno in mancanza di gravità, sembra possedere anche un'altra capacità: dentro l'apparecchio il tempo scorre in maniera diversa e assolutamente controllabile. Le applicazioni di una tale scoperta sono veramente infinite, ma la prima cosa che balza in mente ai due, è di fare un po' di soldi attraverso speculazioni finanziarie. Così dalle speriamentazioni su oggetti inanimati a quelle su esseri umani il passo è breve. Abe costruiscie un contenitore grande abbastanza da contenere un uomo e prova lui stesso il macchinario: l'effeto che otterrà sarà del tutto inaspettato. Non intendo raccontare oltre della trama per evitare di "spoilerare" troppo. Indubbiamente questo è un film dalla struttura molto complessa che necessita indubbiamente di più di una visione per riuscire ad avere un quadro completo e chiaro degli avvenimenti. Il pregi di questo film stanno nel essere girato come un simil-documentario, nei dialoghi scientifici(anche se seguire il film in lingua originale con i sottotitoli in inglese è abbastanza ostico) e nel cast di attori sconosciuti che interpretano personaggi del tutto anonimi e nella norma. Tutti questi fattori rendono il film assolutamente realistico e decisamente inquietante. Ottimo esempio di cosa il cinema indipendente, anche con un bassissimo budget (solo $ 7.000) ma con grandi idee, sia in grado di fare, Primer si è aggiudicato il Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival del 2004.

2 comments:

  1. Anonymous10:59 am

    ce voglio vederlo

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  2. E io voglio già rivederlo perchè ci son un sacco di passaggi che devo chiarire
    ^__________________^

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Mi scuso per la rottura del test di verifica ma, non volendo limitare l' accesso ai commenti da parte degli utenti non registrati, mi trovo costretto ad usare questo sistema per frenare lo spam che da qualche mese sta infestando il blog. Sorry ^^