Friday, October 30, 2009

"Ich was going to become famous by solving a world problem!"

L' aver visto Bruno mi ha ripotato alla mente Borat. Non che l'avessi dimenticato, ma stava in quella zona del mio cervello dove vengono accatastate le cose di poca importanza, zona dove è andato lentamente a finire a pochi giorni dalla visione. Evidentemente il tentativo di critica alla società americana non è stato così tagliente e quello che avevo trovato divertente forse non lo era poi così tanto. A qualche anno di distanza Larry Charles e Sasha Baron Cohen ci riprovano e il loro risultato complessivo non si discosta molto dal lavoro precedente, dal quale prende pregi (un' idea di fondo potenzialmente vincente) e i tanti difetti. Abbandonati i panni del reporter kazako intenzionato a portare un po' dell' America nel suo amato Paese, Sasha Baron Cohen diventa Bruno, assoluto guru del mondo della moda di origine austriaca, presentatore di uno dei più importanti programmi di fashion del suo Paese e orgogliosamente omosessuale. Licenziato dopo aver combinato un disastro ad una sfilata milanese, Bruno decide di reinventare se stesso cercanto fortuna a Los Angeles. Anche questa volta, la satira sociale imbastita dal comico americano come fosse un documentario, diventa un attacco mirato ad obiettivi precisi e a più livelli. Si comincia con un incursione impietosa nel mondo dellla moda per spostarsi quasi subito a rivoltare dall' interno lo star system hollywoodiano, i meccanismi che regolano il successo (il sex tape con l'uomo politico o i genitori disposti a tutto per far superare un provino ai propri figli), le adozioni nei paesi africani o le opere di beneficienza come trovata pubblicitaria. Per concludere in bellezza non si lascia certo sfuggire l'occasione di provocare apertamente, con la scusa di una conversione all' eterosessaulità, quella parte di America fondamentalmetne bigotta ed omofoba. E' proprio in quest' ultima parte del film che sorgono le più pesanti perplessità perchè in fondo non si capisce cosa si volesse dimostrare se non la palese e scontata ignoranza in cui sguazza parte della popolazione degli Stati Uniti: non stupisce vedere la rabbiosa reazione di un cacciatore dell' Alabama alle pesanti avances di Bruno, ne il pubblico di un combattimento di lotta estrema inferocito alla vista del nostro che amoreggia con il suo assistente. Insomma, se agiti un ramo secco davanti al fuoco non ti devi stupire se prende fuoco. E se qualcosa funziona vermente bene (la parte al campo di addestramento militare, il colloquio nel centro di "conversione" per gay o il quasi linciaggio in Medio Oriente) il tutto è appesantito da una volgarità talmente ostentata da diventare fine a se stessa: qui non siamo di primo pelo e non ci si scandalizza per un cazzo agitato davanti alla telecamera, ma non ho trovato bilanciamento tra la provocazione e la sostanza e poi "il troppo stroppia", non è una novità. Una nota di demerito bisogna assolutamente affibiarla all' edizione italiana del film: il nostro doppiaggio e adattamento rende la pellicola praticamente inascoltabile rendendo quasi obbligatoria la visione in lingua originale.

14 comments:

Euterpe said...

Ho appena finito di vedere il film...concordo con la tua recensione,devo ancora capire il reale significato del cazzo agitato davanti alla telecamera...non ci sono abituata...solitamente ci sbattono in faccia tette...sarà forse questo il motivo?farci riflettere su quanto ormai siamo abituati a considerare normale vedere gli organi sessuali femminili a qualsiasi ora della giornata e su qualsiasi canale televisivo mentre l'organo sessuale maschile è in realtà ancora un tabù?...ma vuoi dirmi che alla fine Bruno è pure femminista?
-la metà femminile dell'orecchio-

Anonymous said...

Il cazzo agitato davanti alla telecamera davvero ignobile come scelta (non perchè è volgare in sè per sè un cazzo, attenzione), ma perchè esagerato nella provocazione e nella trivialità. Fatto sta però che poi quello che segue dopo a me ha fatto ridere e cioè la reazione dei convenuti e poi quella di Bruno che si esibisce in quel balletto scandaloso, ahah.

Ale55andra

Weltall said...

@Euterpe: guarda, volendo proprio addentrarci nel discorso "cazzo sbatacchiato" si, il senso potrebbe essere anche quello. Dopotutto la sequenza si svolge con il pubblico campione che deve giudicare i nuovi prodotti televisivi. anche cercandola di vedere in questo senso comunque, l'ho trovata troppo esagerata come provocazione (forse rivolta più agli spettatori in sala che ad altri) che non può che portare alla reazione che poi si vede nel film. Un po' come quando è andato del terrorista insultando Bin Laden ^__^"

@Ale55andra: devo dire che qualche sincera risata me l'ha strappata quella specifica scena anche se la reazione del pubblico campione non è stata poi così strana visto come son stati abbondantemente provocati ^__^

nicolacassa said...

Divertentissima la scena dell'assistente di volo pigmeo, il linciaggio in medio oriente, la musica nera nelle cuffie del povero Mike Tyson, per il resto piattezza fine a sè stessa. Pino Insegno dovrebbe continuare a doppiare personaggioni come Aragorn.

Para said...

La versione italiana è doppiata da fare schifo. Ma il film secondo me è sufficiente (Borat era meglio). In questo caso il fatto che non sia piaciuto lo rende un film riuscito, perchè un film del genere, proprio per il fatto di fare dell'eccesso la propria anima, non deve piacere.
Cioè, se mi dici che Bruno non ti è piaciuto io non posso dirti che non è vero, anche se a me è piaciuto. :)
Saluti.
Para

Weltall said...

@Nick: oh, l'assistente pigmeo!!! Che gran cosa ^__^

@Para: a me l'eccesso sta pure bene. Evviva l'assistente di volo pigmeo e le loro gesta erotiche! Vada pure per il cazzo che parla in primo piano. Solo che mi aspettavo qulacosa di più sull'altro piatto della bilancia. Che la provocazione fosse ben diretta e che portasse a reazioni anche inaspettate. Cioè se ti fai linciare in medio oriente o rischi la vita con un branco di ignorantoni dell'Arkansas, non mi stai dimostrando nulla, anzi quello che vedo lo potrei trovare in una qualsiasi puntata di Jackass.
Insomma, risate me ne sono fatte ma non basta per dargli una sufficienza secondo me.
Che poi il problema potrebbe risiedere (cosa molto probabile) nel fatto che non ho colto lo spirito del film o che (cosa probabilissima) sarei voluto andare a vedere Parnassus ^__*
Saluti carissimo ^__^

Para said...

Anche tu! Anche tu hai dovuto ripiegare su Bruno per via di Parnassus al completo! Anche a me è successa la stessa cosa! :)
Però io sarei andato a vederlo comunque la sera dopo, ho solo invertito l'ordine.
Capisco il tuo discorso, ma a differenza di Jackass, ogni azione di Bruno rivelava un minimo di idiozia sociale. Chiaro che fare il gay tra i fascisti violenti o in medio oriente porta a reazioni che non c'è bisogno di dimostrare, però le sottolinea, e non è da poco. Poi, certo, è vero che Bruno, come Borat, o anche come Jackass, sfrutta quella parte del cervello dello spettatore che gode nel veder soffrire (in ogni forma) le altre persone. :)
Saluti.
Para

Weltall said...

@Pare: eh eh eh il mio caso è un tantino differente perchè questa volta mi sono adeguato alla maggioranza (ed è anche giusto visto che generalmente tutti mi seguono nelle visioni di ogni genere di film ^__^").

Comunque ho afferrato bene il tuo discorso e probabilmente quello era il modo migliore di affrontare il film. Io aspettandomi qualcos'altro alla fine sono rimasto poco soddisfatto.

Anyway, consiglio a te ed al buon Chimy di non perdere il post che pubblico stasera, siete avvisati ^__*

Para said...

E la maggioranza è stata più o meno soddisfatta di te? Bruno ormai per me è uno strumento sociologico. :)
Attendiamo il post allora, con timore, ma lo attendiamo. :)
Saluti.
Para

Weltall said...

@Para: ti dico solo che alla fine qualcuno ha detto "era meglio se andavamo a vedere Parnassus" ^__*

Timore giustificato, amici miei ^__*

Pupottina said...

borat non mi aveva entusiasmata, però ammetto di aver riso per molte scene... Kevin l'ha odiato, ma ha riso anche lui... quindi... non lo so se ci è piaciuto... alcune cose sono troppo troppo...
forse vedremo anche Bruno per capire se ci piace o meno...
;-)

Weltall said...

@Pupottina: ummm, se già Borat non vi aveva entusiasmato non so quanto vi potrà piacere Bruno ^__^"

Luciano said...

Non so se avrò il tempo di vederlo al cinema. Pur non avendolo ancora visto chisà perché lo immaginavo come film di buona qualità.

Weltall said...

@Luciano: in tanti sono riusciti ad apprezzarlo più di me quindi è molto probabile che il problema sia solo mio ^__*