Wednesday, April 21, 2010

"Guarda mamma, senza mani!!!" ovvero CHIUSURA PER FAR EAST 2010


Parafrasando scherzosamente il motto della dodicesima edizione del Far East Film Fastival, vi annuncio che domani si parte alla volta di Udine, perciò il blog resterà chiuso almeno fino al 3 maggio. Al mio rientro prometto un resoconto dettagliato di tutti i film visti e anche qualche bella foto. Nel salutarvi tutti quanti calorosamente vi lascio di seguito il festival trailer di quest'anno, diretto dall' indonesiano Joko Anwar.
A presto ^__^


Tuesday, April 20, 2010

Scontro "DI" o scontro "TRA" ?

Se c'è una cosa che ci ha insegnato Troy di Wolfgang Petersen è che, ai produttori americani, poco importa di rappresentare sullo schermo la profondità della mitologia greca, riducendo l'adattamento dell' Iliade di Omero ad una parata di combattimenti con eserciti immensi e flotte che riempono i mari, lasciando una piccola divagazione "divina" per spiegare la natura del punto debole di Achille situato nel famoso tallone. Una trentina di anni fa le cose erano diverse, il cinema era sicuramente diverso, ma non si aveva certo paura di portare all' attenzione del pubblico quasi, se non completamente, a digiuno di storia greca, racconti legati alla sua mitologia, film che ne raccontano i personaggi e le leggende rimanendo allo stesso tempo prodotti di puro intrattenimento. Un esempio calzante è sicuramente Scontro di Titani, risalente all' ormai lontano 1981, incentrato sulla storia di Perseo, figlio di Zeus, e del suo viaggio per salvare la bella Andromeda scelta dalla dea Teti come vittima sacrificale per punire la madre della ragazza. Costruito sull' impianto narrativo tipico dei film d'avventura, con tanto di percorso a tappe che si conclude con il salvataggio/liberazione della bella di turno e coronamento romantico del loro amore, Scontro di Titani aggiunge l'elemento mitologico: ci sono le divinità (Zeus, Era, Teti, Afrodite, Poseidone e Atena), guidate da sentimenti molto poco "divini" come gelosia, lussuria, vendetta, che giocano con il destino degli uomini quasi per capriccio, e ci sono le creature leggendarie come Pegaso, Medusa, Caronte e il Kraken, che prendono vita grazie grazie agli effetti visivi di quello che a tutt'oggi riconosciuto come uno degli assoluti maestri della stop-motion, Ray Harryhausen. Certo, gli effetti speciali nel cinema si sono evoluti in maniera esponenziale nel corso degli anni anni, e per film di Desmond Davis questi anni pesano irrimediabilmente come un macigno, ma ancora oggi è possibile apprezzare le soluzioni visive apportate per comporre sequenze con attori in carne e ossa e le "creature" animate di Harryhausen, come il deforme Calibos, l' inquietante Medusa o il "titanico" Kraken.

Come si diceva poco sopra, a quasi trent'anni dal film di Davis, l' industria cinematografica hollywoodiana ha fatto passi da gigante soprattutto in ambito tecnologico e gli affascinanti effetti visivi di Harryhausen sono stati completamente sostituiti da un' imperante uso della computer grafica. Quale migliore occasione allora per riproporre oggi lo "Scontro tra Titani"? A Hollywood poi non si butta via niente e visto che la moda (o piaga?) del remake non accenna certo a scemare, si prendono un po' dei costumi avanzati dal su citato Troy, si ricalcano gli slanci plastici di Brad "Achille" Pitt su Sam "Perseo" Wartinghton e si affida il tutto a Louis Leterrier, uno che con L' Incredibile Hulk ha perlomeno dimostrato di saper girare delle pregevoli sequenza d'azione senza abbandonarsi alla concitazione caotica di molti suoi colleghi. Ad anche in questo caso è proprio la sua regia a regalarci le cose migliori del film, lo scontro con Calibos, quello con gli scorpioni o l' imponente attacco del Kraken. Neanche ci fosse bisogno di dirlo il punto debole del film sta nella sceneggiatura: tutto quello che c'era di buono nel film di Davis è stato "ripulito" da una riscrittura dello script del 1981 di Beverley Cross, per mano di tre sceneggiatori che hanno pensato bene di rendere tutto molto, ma molto scialbo. Pensando forse che al pubblico di oggi poco importa l'aspetto accattivante di divinità soggette a vizi e virtù tipiche dell' essere umano, hanno ridotto la storia ad una ribellione dell' uomo verso gli Dei dell' Olimpo fomentata dal Dio degli Inferi, Ade (un Ralph Fiennes quasi inguardabile), desideroso di vendetta nei confronti di suo fratello, Zeus (Liam Neeson vestito come un Cavaliere dello Zodiaco), il tutto infarcito con richiami più o meno espliciti alla saga fantasy per eccellenza (che non citerò). In tutto questo Perseo gioca il ruolo del figlio di papà, un continuo "gne gne gne divinità cattive mi avete ucciso la famiglia", "gne gne gne sono figlio di Zeus ma combatto come un uomo", "gne gne gne non mi servono i doni di mio padre", che però alla fine Gemma Arterton mica la rifiuta. Ne risulta l' ennesimo rifacimento dove Hollywood punta al ribasso riducendo un filmetto, già di per se con poche frecce al suo arco, al solito vuoto spettacolo di effetti speciali.

Monday, April 19, 2010

Italian Online Movie Awards 2010 - NOMINATIONS


Si è svolta ieri sul forum del sito IOMA e in diretta su RadioPress, l' annuncio delle nomination degli Italian Online Movie Awards 2010:

---NOMINATIONS---

MIGLIOR FILM
Avatar
Bastardi Senza Gloria
Gran Torino
Il Profeta
Shutter Island

MIGLIOR FILM ITALIANO
Baaria
La Doppia Ora
Mine Vaganti
La Prima Cosa Bella
Vincere

MIGLIOR REGIA
Clint Eastwood - Gran Torino
Jaques Audiard - Il Profeta
James Cameron - Avatar
Martin Scorsese - Shutter Island
Quentin Tarantino - Bastardi Senza Gloria


MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE
Coraline e la Porta Magica
La Principessa e il Ranocchio
Piovono Polpette
Ponyo sulla Scogliera
Up

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Clint Eastwood - Gran Torino
George Clooney - Tra le Nuvole
Joaquim Phoenix - Two Lovers
Leonardo Di Caprio - Shutter Island
Sam Rockwell - Moon

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Carey Mulligan - An Education
Charlotte Gainsburg - Antichrist
Ksenya Rappoport - La Doppia Ora
Melissa Leo - Frozen River
Meryl Streep - Julie & Julia
Penelope Cruz - Gli Abbracci Spezzati

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Brad Pitt - Bastardi Senza Gloria
Christoph Waltz - Bastardi Senza Gloria
Matt Damon - Invictus
Niels Arestrup - Il Profeta
Stanley Tucci - Amabili Resti

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Anna Kendick - Tra le Nuvole
Diane Kruger - Bastardi Senza Gloria
Julianne Moore - A single man
Melanie Laurent - Bastardi Senza Gloria
Vera Farmiga - Tra le Nuvole

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
A serious man
Bastardi senza gloria
Gran Torino
Il Profeta
Up

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Amabili Resti
An Education
District 9
Shutter Island
Tra le Nuvole

MIGLIOR FOTOGRAFIA
A single man
Avatar
Bastardi Senza Gloria
Il Nastro Bianco
Shutter Island

MIGLIOR MONTAGGIO
Avatar
Bastardi Senza Gloria
Gran Torino
Il Profeta
Shutter Island

MIGLIOR COLONNA SONORA
Avatar
Bastardi Senza Gloria
Moon
Nel Paese delle Creature Selvagge
Shutter Island
Up

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Alice in Wonderland
Avatar
District 9
Nel Paese delle Creature Selvagge
Star Trek

Mi sembra sia la prima volta, da quando voto per gli IOMA, che le categorie Miglior Film e Miglior Regia vanno di pari passo, tra l'altro con dei titoli di tutto rispetto anche se si sente la mancanza di film importanti come A Serious Man o Il Nastro Bianco. Tutte notevoli anche le interpretazioni dei protagonisti maschili dove spicca a sorpresa tra i condidati Sam Rockwell per l'intenso e difficile ruolo in Moon. Tra i non protagonisti maschili, immancabili Brad Pitt e Christoph Waltz, così come nella categoria femminile vengono riconosciute le interpretazioni della Laurant e della Kruger sempre per Bastardi Senza Gloria, e del duo Farminga / Kendick per l' ultimo film di Jason Reitman, Tra le Nuvole. Per quel che riguarda le categorie Sceneggiature Originali e non, prevedo una bella battaglia soprattutto nella prima dove mi trovo a parteggiare per A Serious Man e per Bastardi Senza Gloria. Le categorie "tecniche" quest'anno si sono ridotte a quattro, Fotografia, Montaggio, Colonna Sonora ed Effetti Speciali. La prima ha un grande favorito che è anche la mia unica scelta, Il Nastro Bianco di Haneke con la splendida fotografia in bianco e nero di Christian Berger. Mentre il Montaggio mi crea qualche indecisione, per Colonna Sonora ed Effetti Speciali sono tentato dal favorire il film di Jonze le cui nomine si sono ridotte a queste due categorie. Certo che, specialmente nell' ultima, con Avatar e District 9 tra i nominati non avrà vita facile. E infine i film d'animazione dove tre su cinque sono tra i migliori film del 2009 in assoluto, UP, Ponyo e Coraline. Naturalmente la mia preferenza andrà al capolavoro Pixar.

Note: se nel post non ho indicato la data in cui i vincitori verranno annunciati dipende solo dal fatto che ancora non è stata annunciata ufficilamente...non è che mi sono dimenticato, sia chiaro ^__*

Sunday, April 18, 2010

Lyric of the Week + Video / SHE & HIM - IN THE SUN

**Oh, Zooey!!!**


It's hard to be ignored
When I look at you, you look so bored
My baby, my darling
I've been taking a beating

Well alright
(Well alright)
It's okay
(It's okay)

We all get the slip sometimes everyday
I'll just keep it to myself in the sun, in the sun

It's hard to take the blame
When I look at you, you're so ashamed
My baby, my darling
I've been thinking of leaving

Well alright
(Well alright)
It's okay
(It's okay)

We all get the slip sometimes everyday
I'll just keep it to myself in the sun, in the sun

Well alright
(Well alright)
It's okay
(It's okay)

We all feel ashamed sometimes everyday
I'll just keep it to myself in the sun, in the sun

Thursday, April 15, 2010

CINEQUIZ - ST.01 - EP.26 "The blind swordsman"

ATTENZIONE: per motivi che verranno adeguatamente spiegati la settimana prossima (ma che forse alcuni di voi possono già immaginare ^__*) il CINEQUIZ si prende una pausa di due settimane. L' episodio 27 sarà regolarmente su queste pagine il prossimo giovedi 6 maggio. Buon divertimento ^__^


Secondo frame!


Soluzione: GETTIN' ANY?
Vincitore: Chimy

Classifica:
Grace - pt. 16
Chimy - pt. 9
Nick - pt. 6
frenzmag - pt. 3
Gianmario - pt. 3
Moka - pt. 3
Tob - pt. 3
Spino - pt. 2
Hazred - pt. 1
sommobuta - pt. 1

Ed ecco il terzo "merdoso" frame ^__*


Wednesday, April 14, 2010

Lo scrittore "fantasma"

Per parlare dell' ultima fatica di Roman Polanski si potrebbe anche partire dalla fine, da quell' ultimo splendido fotogramma che, con un semplice fuoricampo, non solo riesce ad incorniciare un finale praticamente perfetto, ma a definire ancora di più la figura del protagonista, il ghost writer che da anche il titolo al film (nella versione originale almeno). Vengono definiti così quegli scrittori incaricati, come nel caso in questione, di redigere libri che saranno poi accreditati ad altri. Per sua stessa funzione il ghost writer rimane nell' ombra di quello che risulterà poi il vero autore del libro, senza che il suo nome venga mai citato. Quasi a voler ancora di più sottolineare il suo ruolo, il protagonista del film non viene mai chiamato per nome anzi, la sua figura viene spesso assimilata a quella del suo predecessore, morto per annegamento dopo essere caduto in mare da un traghetto, che si trova così a sostituire per redigere la biografia dell' ex Primo Ministro britannico. Le misteriose e sospette circostanze intorno alla morte del precedente ghost writer unita all' improvvisa imputazione per crimini di guerra che grava sul suo datore di lavoro, porterà il personaggio interpretato da un bravo Ewan McGregor ad indagare sui pericolosi segreti di uno degli uomini politici più influenti al mondo. Con uno script tratto dall' omonimo romanzo di Robert Harris (adattato dallo stesso autore), Polanski intrappola il protagonista in una situazione da "intrigo" hitchcockiano, e lo spettatore in un thriller fantapolitico (anche se sono tutt'altro che nascosti i paralleli con la figura di Tony Blair e i suoi rapporti con gli USA durante la guerra in Iraq) dal ritmo contenuto ma implacabile, straordinariamente riuscito grazie all' insieme delle sue parti: la già citata sceneggiatura fa coppia con una regia che esalta la scelta delle ambientazioni e delle scenografie restituendo allo spettatore tutto il senso di smarrimento del protagonista. Ultimo ma non ultimo c'è da considerare l'apporto del cast, che partendo da Ewan McGragor sfoggia un parco attori tutti in grande spolvero anche nei ruoli minori (Jim Belushi), da Pierce Brosnan ai ruoli femminili interpretati da Kim Cattrall e da una mai troppo celebrata Olivia Williams.

Tuesday, April 13, 2010

Aspettando "Dream Home" : EXODUS

Un gruppo di uomini unicamente vestiti con slip da bagno, maschera, boccaglio e pinne, picchiano selvaggiamente un malcapitato sconosciuto. Fin da questa prima inquietante sequenza, Exodus si candida come il film più surreale di Pang Ho-Cheung e quello che segue non fa che confermare questa prima impressione: il poliziotto Tsim Kin-Yip (Simon Yam) si trova a dover sostituire un collega nel raccogliere la deposizione di un uomo (un dimesso e occhialuto Nick Cheung) arrestato per essersi intrufolato in una toilette per donne con tanto di videocamera. L'uomo in un primo momento afferma che la sua unica intenzione era di raccogliere prove circa un "sindacato di donne assassine" intenzionate ad uccidere tutti gli uomini, ma cambia la sua versione dei fatti dopo aver ricevuto la misteriosa visita di un ufficiale donna (una inquietante Meggie Sue). Insospettito da questa particolare intromissione, Yip comincia ad indagare per scoprire fino a che punto le storie raccontate dall' uomo sono pure e semplice farneticazioni. Il regista di Hong Kong ci conduce insieme al suo protagonista in un lento ma inesorabile sprofondare nel sospetto e nella paranoia, all' ombra di un possibile complotto di proporzioni inimagginabili "troppo assurdo per essere vero, ma non per questo necessariamente falso". Ma proseguendo su percorsi tematici già seguiti con Beyond Our Ken, Pang Ho-Chenung racconta le dinamiche di coppia, il rapporto/battaglia tra uomo e donna, insinuando il sospetto che l' ossessione per le indagini di Yip altro non sia che una via di fuga dal logorio della vita di coppia. Il tutto è diretto con la mano sicura di chi ha raggiunto una sorta di maturazione nel proprio percorso registico, arrivando ad una forma sempre più essenziale ben distante da quella vista nei primi film dell' eclettico regista hongkonghese.

Monday, April 12, 2010

FANTASTIC MR. WES

I racconti di Roald Dahl hanno sempre suscitato particolare interesse a Hollywood e a tutt'oggi sono diversi i film tratti dai suoi libri (Gremlins, Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato, James e la Pesca Gigante ecc.). Nel processo di trasposizione cinematografica, tanto di un racconto quanto di un romanzo, credo conti a pari merito sia la fedeltà al testo originale in fase di sceneggiatura (e questo non significa che deve essere preso e ricopiato parola per parola, ma che perlomeno non ne vengano snaturati i contenuti) quanto il "tocco" personale del regista. Esempio calzante di una riuscita commistione tra questi due elementi, penso possa essere La Fabbrica di Cioccolato di Burton e probabilmente ancor di più Fantastic Mr. Fox di Wes Anderson. Per quanto i suoi film siano sempre particolarmente colorati e popolati da personaggi sopra le righe, era difficile immaginare il regista americano impegnato in un film d'animazione in stop-motion la cui storia è incentrata su di una volpe che proverbialmente "perde il pelo ma non il vizio": Fox, questo il suo nome, decide di mettere la testa a posto quando la compagna rimane in cinta e da spietato cacciatore di oche e galline diventa giornalista. Ma la sua natura repressa di cacciatore lo inguaia con tre dei più pericolosi allevatori della zona finendo per mettere in pericolo la sua famiglia e tutta la piccola comunità di animali nella quale vive. Bastano i primi cinque minuti del film, l' introduzione di Mr. e Mrs. Fox e la seguente sortita in un pollaio, perché tutti i dubbi svaniscano, perché in un attimo sia riconoscibile la mano di Anderson: la prima carrellata laterale, le "parentesi" con le quali vengono introdotti i personaggi, la suddivisione in capitoli con tanto di didascalia, l'utilizzo e la ricercatezza della colonna sonora sono tutti elementi stilistici che in qualche modo hanno contraddistinto la sua filmografia e che qui si ritrovano perfettamente integrati alle tecniche d'animazione passo uno. Ma anche da un punto di vista narrativo il film presenta elementi e tematiche ricorrenti nel cinema di "andersoniano" che si fondono con la storia originali di Dahl. La sceneggiatura infatti, adattata dallo stesso Anderson in collaborazione con Noah Baumbach, verte su alcune tematiche molto care al regista, quali l' importanza dei legami familiari con un occhio di riguardo alla figura paterna e, neanche ci fosse bisogno di dirlo, quella di Mr. Fox si va ad affiancare a quelle ormai storiche di Herman Blume, Royal Tenenbaum e Steve Zissou. Il cast scelto per dare le voci ai personaggi del film vede oltre gli storici amici di Anderson (Bill Murray, Jason Swartzman, Owen Wilson) alcune felici new entry (George Clooney, Maryl Streep, Willem Dafoe) rendendo quasi d'obbligo la visione della pellicola in lingua originale. Ma al di là di questo Fantastic Mr. Fox è un film che non si fa fatica ad amare perchè, pur non essendo tecnicamente (almeno a livello d'animazioni) all' altezza di quel piccolo capolavoro che è Coraline, ne la migliore pellicola del buon Wes, ne possiede tutto il cuore e tanto basta.

Sunday, April 11, 2010

Lyric of the Week + Video / HALL & OATES - YOU MAKE MY DREAMS COME TRUE

E' uscito il DVD di 500 Days of Summer*


What I want, you've got
But it might be hard to handle
Like the flame that burns the candle
The candle feeds the flame yeah yeah
What I got full stock of thoughts and dreams that scatter
And you pull them all together
And how I can't explain oh yeah
Well well you (ooh ooh ooh ooh)
You make my dreams come true (you you) you (you you)
Well well well you (ooh ooh ooh ooh) oh yeah
You make my dreams come true (ooh oooh ooh ooh) hell yeah

On a night when bad dreams become a screamer
When they're messin' with a dreamer
I can laugh it in the face
Twist and shout my way out
And wrap yourself around me
'Cause I ain't the way you found me
And I'll never be the same oh yeah
Well 'cause you (ooh ooh ooh ooh) hmmm hmm
You make my dreams come true (you you you you) oh yeah
Well well well you (ooh ooh ooh ooh) ooh
You make my dreams come true (you you you you) oh yeah

Listen to this

I'm down on my daydream
All that sleepwalk should be over by now
I know
Well you hell yeah
you make my dreams come true (you you you you) oh yeah (you you)
I've been waiting for, waiting for you girl (ooh ooh ooh ooh)
Oh yeah you make my dreams come true (you you you you)
Me you me and you
I've been waiting for, waiting for you girl (ooh ooh ooh ooh) all my life
You make my dreams come true (you you) whoa (you you)
Whoa whoa I've been waiting for waiting for waiting for
Waiting for waiting for waiting for waiting for
(You make my dreams) ooh ooh ooh ooh
I've been waiting for you girl (you you you you)
(You make my dream you you you you)

BONUS


*Ottima occasione per proporre l'ennesimo brano dalla colonna sonora e un video bonus ^__^

Thursday, April 08, 2010

CINEQUIZ - ST.01 - EP.25 "Bait"


Secondo frame! Fatevi sotto!!!


Soluzione: STAR WARS EP. VI - IL RITORNO DELLO JEDI
Vincitore: Nick

Classifica:
Grace - pt. 16
Chimy - pt. 7
Nick - pt. 6
frenzmag - pt. 3
Gianmario - pt. 3
Moka - pt. 3
Tob - pt. 3
Spino - pt. 2
Hazred - pt. 1
sommobuta - pt. 1

Il terzo e (forse) più riconoscibile frame


Wednesday, April 07, 2010

Le colpe dei padri

Ad Haneke piace giocare con lo spettatore, lo sappiamo bene. Gli piace provocarlo in maniera sfacciata, privarlo di qualsiasi certezza negandogli il ruolo passivo di chi sta dall'altra parte dello schermo, aspettando che gli venga raccontata/mostrata una storia che si muova seguendo punti fermi quali inizio, svolgimento e conclusione. Il regista di origini austriache non vuole questo tipo di spettatore ma preferisce mettere il pubblico in una posizione il meno confortevole possibile, renderlo partecipe quasi come se si trattasse di uno dei protagonisti: lo rende complice come in Funny Games. Lo trasforma in voyeur come in Caché. O ancora lo rende un testimone come nel suo ultimo e bellissimo Il Nastro Bianco. Ma testimone di cosa? Testimone di una verità innominabile, troppo agghiacciante per poter essere anche solo presa in considerazione e che perfino i personaggi del film fanno finta che non esista. Lo stesso Haneke, dopo aver condotto la pellicola lasciandoci intendere la precisa intenzione di svelare il mistero dietro gli inquietanti accadimenti che lentamente sconvolgono la vita di una piccola comunità tedesca, ci lascia senza una risposta che forse non c'è bisogno di esplicitare perchè è sotto i nostri occhi, scritta col sangue sulle pagine della nostra storia recente. La regia di Haneke e la splendida fotografia in bianco e nero (mai troppo celebrata) di Christian Berger catturano con precisione la gelida austerità che aleggia sulla bucolica comunità nel nord della Germania a pochi mesi dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Una serie di "incidenti" sempre più gravi e violenti ne sconvolge l'apparente tranquillità portando a galla tutto il marcio che nessun perbenismo di facciata potrebbe contenere. Haneke ci mostra, a suo modo, una violenza (fisica, psicologica, morale) che si consuma dietro porte chiuse, nel buio delle case, o sotto gli occhi dei più innocenti. E così, una rigida educazione religiosa, punizioni corporali, incesti, nastri bianchi come marchi d' infamia, ingravidano una nuova generazione che da li a pochi anni partorirà uno dei più grandi orrori che l'umanità abbia mai conosciuto.

Tuesday, April 06, 2010

Aspettando "Dream Home" : ISABELLA

Nell' agosto del 1999, mentre Macao stava per tornare territorio cinese, Shing, poliziotto dai trascorsi tutt'altro che cristallini, passa la notte con una giovane ragazza, una delle tante, solo per scoprire la mattina seguente che si tratta di sua figlia decisa a riavvicinarsi a lui dopo la prematura scomparsa della madre. Prosegue il percorso di maturazione artistica di Pang Ho-Cheung cominciato con Beyond Our Ken e che con questo Isabella raggiunge sicuramente uno dei punti più alti, se non il più alto, della sua filmografia. L'incontro tra padre e figlia, il loro riallacciare i rapporti, costruire un legame partendo da zero, sono tematiche trattate con estrema intelligenza, evitando scontate banalità ma sottolineando la necessità di entrambi di colmare un vuoto, dovuto al recente lutto per lei e alla vita sregolata per lui, ma soprattutto allontanare per sempre la solitudine. Dialoghi brillanti, situazioni da commedia (la maniera in cui lei si libera di tutte le amanti del padre o di come lui, novello padre, insegna alla figlia ad usare le bottiglie di vetro come arma contundente senza ferirsi) si contrappongono a momenti più sofferti, confinati spesso in brevi flashback, nei quali si apprezza la volontà di non indugiare in parentesi necessariamente commoventi. Anche la regia svolge egregiamente la sua parte, misurata, mai invasiva, perfetta per raccontare in immagini la condizione dei protagonisti e per far risaltare le atmosfere e la bellezza così particolare ed "europea" dell' ex-colonia portoghese, qui pronta a scrollarsi di dosso il passato coloniale così come Shing, con la decisione sofferta che prende nella parte finale del film, vuole fare con il suo di passato per poter guardare con speranza al futuro.

Thursday, April 01, 2010

CINEQUIZ - ST.01 - EP.24 "This is me"

Happy April Fools' Day ^__*


In ritardo vi auguro Buona Pasqua e posto il secondo frame!!!


Terzo frame dove finalmente si vede il volto del protagonista che nei precedenti due era sempre coperto...chi se lo porta a casa questo punticino?


Soluzione: IL MERLO MASCHIO
Vincitore: Grace

Classifica:
Grace - pt. 16
Chimy - pt. 7
Nick - pt. 4
frenzmag - pt. 3
Gianmario - pt. 3
Moka - pt. 3
Tob - pt. 3
Spino - pt. 2
Hazred - pt. 1
sommobuta - pt. 1